Scrivere una lettera a un giudice significa dover rispettare alcune regole formali. Una buona lettera è parte integrante del tuo intento: non puoi certo pensare di fare una buona impressione, né tantomeno essere convincente, se la tua lettera è scritta male o in modo disordinato.
In questa guida completa ti fornisco 10 consigli per redigere una lettera per un giudice, cosa scrivere, quali regole formali rispettare, come rivolgersi, come fare la tua richiesta, infine come spedire la lettera in modo che tu abbia la certezza che giunga a corretta destinazione.
Essere convincente
Devi scrivere una lettera a un giudice e ti stai chiedendo quale sia il modo migliore per intraprendere una comunicazione efficace. Il tipo di scrittura è una parte molto importante: quando scrivi a un tribunale devi assicurarti che stile di scrittura e tonalità siano appropriati.
I documenti depositati in tribunale, incluse richieste e memorandum, rappresentano documenti importanti, devono essere credibili e persuasivi. Ecco allora 10 consigli su come redigere una lettera a un giudice.
Come rivolgersi
- Tipo di scrittura. La cosa migliore da fare, affinché la tua lettera sia leggibile agevolmente, è scriverla al computer. Se intendi scriverla a mano, usa un foglio a righe e una penna di colore nero, che è più formale. Cerca di avere una buona scrittura, più semplice e leggibile possibile. Non scrivere troppo piccolo. L’unica eccezione, ossia l’unico caso in cui è meglio che sia la persona a scrivere la lettera a mano, è quando il mittente è un bambino: in tal caso, una lettera scritta a mano potrebbe essere di maggiore impatto.
- Intestazione. Quando ti rivolgi a un giudice, non puoi certo iniziare a scrivere “caro”, ma neanche “egregio” va bene. La forma migliore per iniziare é “Illustrissimo” + nome e cognome. Quindi per esempio va bene “Illustrissimo Antonio Verdi”. Rivolgersi con termini adeguati al giudice è molto importante: dimostra stima e rispetto verso il suo ruolo.
- Titolo ufficiale. Nella seconda riga della lettera, devi menzionare il titolo ufficiale del giudice. Il soggetto infatti, può essere per esempio un giudice ordinario, un giudice associato. Devi poi anche aggiungere il nome completo della corte, per esempio Presidente della Corte d’Appello. Quindi, va bene scrivere Illustrissimo Antonio Verdi, giudice associato, Presidente della Corte d’Appello“. In questo modo individui precisamente la persona a cui è indirizzata la lettera.
- Indirizzo. A questo punto devi inserire l’indirizzo del tribunale, indicando via, numero civico, CAP, comune e provincia. Così ad esempio: via delle Ginestre, 43 – 20010 Milano (MI).
- Luogo e Data. In alto a sinistra del foglio, scrivi luogo e data, in formato come questo: Milano, 22 febbraio 2022, per esempio. La data è molto importante: quindi non dimenticare di inserire la collocazione temporale nel documento;
- Corpo della lettera. A questo punto, dopo la formale intestazione, puoi scrivere il corpo della lettera, spiegando i motivi della missiva. Ricorda che ti stai rivolgendo al giudice, quindi nel corpo della lettera, quando ti rivolgi a lui, utilizza l’espressione “Vostro onore“.
- Registro alto. Non basta solo dare del “Vostro onore” al giudice. In tutta la lettera devi cercare di mantenere un registro alto. Ricorda che stai parlando con un’autorità della magistratura, dunque è importante mantenere dei toni adeguati.
- Chiusura. Al termine della tua lettera, devi ancora una volta essere formale. Innanzitutto devi lasciare il tuo recapito: nome, cognome, indirizzo, email e numero di telefono. Infine procedere con i saluti. Puoi scrivere: “RingraziandoVi per l’attenzione dedicatami, Vi saluto cordialmente”.
- Controllo. Dopo aver scritto la lettera, controllane nuovamente il contenuto, in modo da correggere eventuali errori.
- Copia. Stampa una copia da spedire e una copia per te. E’ sempre bene conservare la lettera, in futuro potrebbe servirti.
Alcune lettere sono più importanti di altre, non possiamo certo sostenere il contrario. Quando si tratta di scrivere una lettera a un giudice poi, la forma assume particolare rilevanza. Una lettera adeguata, è una parte da non sottovalutare per la buona riuscita del tuo intento.
Durante la stesura del corpo della lettera, prenditi il giusto tempo per pensare con calma e chiarezza come strutturare la comunicazione, come spiegare il problema adeguatamente. Mentre ti rivolgi al giudice cerca di usare una terminologia legale precisa quando esprimi i concetti.
Raccomandata con ricevuta di ritorno
Quando scrivi la lettera al giudice, è importante che giunga a destinazione e che tu ne abbia la certezza. Per questo motivo è bene inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno: appena il postino arriva in tribunale, farà firmare l’avviso di ricevimento al personale a cui la consegna.
Tu riceverai l’avviso di ricevimento entro qualche giorno. In questo modo hai la certezza che il tribunale abbia ricevuto la tua missiva. Un altro metodo per avere certezza della ricezione, è quello di inviare una PEC. Se non lo sapessi già, ti informo che la PEC ha lo stesso valore di una raccomandata. Se quindi opti per la PEC, consulta il sito del tribunale, per vedere se quel giudice dispone di una PEC e dunque conoscere l’indirizzo.
Attenzione
Se trovi un tradizionale indirizzo email, puoi comunque inviare la lettera tramite questa, ma sappi che le email classiche non hanno alcun valore sotto il profilo della sicurezza. Nessuno ti assicura che l’email sia giunta a destinazione. Saprai che il giudice ha ricevuto la mail, solo se ti risponde. Sempre che la tua email esiga risposta. Per questi motivi sconsiglio la classica email: meglio una raccomandata con ricevuta di ritorno oppure la PEC.