C’è tempo per fare grandi cambiamenti, grandi e piccoli. E questo momento potrebbe non essere adesso. Sebbene ci possano essere delle valide ragioni per lasciare il tuo impiego, ci sono anche una serie di valutazioni da fare, che potrebbero convincerti che per il momento è meglio non muoverti.

In questa guida completa ti elenco 10 motivi per non lasciare un lavoro a tempo indeterminato, le domande che devi porti prima di prendere una decisione definitiva, i dubbi da dissipare per arrivare a una conclusione razionale.

Lasci un posto fisso

Il posto fisso è un modus vivendi che è diventato oggetto di ironia in alcuni film. Ed è vero che l’italiano è abitudinario, ama la tranquillità e la sicurezza e questo a volte potrebbe limitare il suo guizzo di genialità. Ma essere così parsimoniosi è anche un pregio.

Se hai un posto a tempo indeterminato, con i tempi che corrono potrebbe non essere semplicissimo trovarne uno nuovo che ti garantisca la stessa sicurezza. Lasciare la via vecchia (e sicura) per una nuova (ignota), potrebbe non essere una buona scelta.

Non hai un’alternativa

Se semplicemente stai pensando di lasciare il tuo lavoro a tempo indeterminato perché non ti trovi bene, ma non hai un asso nella manica, un nuovo impiego, allora pensaci due e più volte.

Se lasci il tuo lavoro a tempo indeterminato, senza avere un’alternativa, non è detto che tu riesca a trovarne un altro subito. E se hai famiglia o comunque delle spese a cui far fronte, potresti trovarti in serie difficoltà se non trovi subito altro.

Forse vuoi lasciare il lavoro per perseguire la passione della tua vita. Prima di farlo, devi avere un piano, devi delineare come realizzare il tuo obiettivo, come portare a casa la pagnotta senza avere un lavoro a tempo pieno.

Sei a corto di risparmi

Un altro motivo valido per non lasciare il tuo lavoro a tempo indeterminato, è l’assenza di risparmi. Se il tuo conto corrente sta piangendo, lasciare un lavoro che ti generi entrate potrebbe essere una mossa molto azzardata, rischiosa.

Se non hai abbastanza soldi da parte per poterti mantenere fino a quando non avrai trovato un nuovo lavoro, devi assolutamente pensarci due volte prima di smettere. Se odi troppo il tuo attuale lavoro, pensa che l’unico motivo per rimanere in un lavoro così detestabile è proprio quello di risparmiare qualcosa, per poi abbandonare.

Perdi le tutele

Un lavoro a tempo indeterminato significa avere la malattia pagata, la maternità, avere diritto a permessi, ferie, contributi previdenziali. Sei sicuro di voler rinunciare a tutto questo?

E’ vero che anche un contratto a tempo determinato ti offre le stesse caratteristiche, ma non ti garantisce il rinnovo. Quindi lascia il lavoro solo se hai un’alternativa a tempo indeterminato.

Non hai finito di imparare

Vuoi veramente andartene dall’azienda per cui lavori, ma chiediti prima se rimanendoci ancora un po’ ci guadagni in termini di qualifica, che ti renderanno più appetibile per il futuro.

Per ottenere l’esperienza di cui hai bisogno, potresti anche chiedere di lavorare in un dipartimento diverso, lavorarci quanto basta per apprendere e poi lasciare felicemente.

Se non è così male, aspetta

Se il tuo lavoro non ha neanche un aspetto positivo, allora mollalo. Ma se si tratta di un solo aspetto del tuo lavoro che inficia sul tuo gradimento, allora aspetta un po’. Con il tempo le cose potrebbero cambiare.

Man mano che le aziende crescono, che il tempo passa, le cose cambiano. Non puoi non aspettarti qualche ostacolo sulla tua strada lavorativa, ma è probabile che fra qualche tempo tutto sia risolto.

Stai mollando solo per uno stipendio più alto

Se stai lasciando solo ed esclusivamente per soldi, pensaci bene. Forse questa frase potrebbe sembrare un po’ azzardata, perché nessuno lavora per la gloria, ma per il denaro e sicuramente un gruzzolo in più a fine mese non dispiace a nessuno.

Attento però, uno stipendio più alto potrebbe significare maggiore responsabilità, maggiori incarichi e soprattutto maggiore pressione e stress. Sei sicuro di riuscire a sostenere tutto questo?

Se non vedi l’ora di metterti alla prova, allora buttati pure, ma se ami la tranquillità, rimani dove sei, soprattutto se la differenza di stipendio non è così alta. Il denaro non può e non deve essere l’unico criterio per capire se è il momento di cambiare. Siediti e inizia a pensare a tutto il resto.

Qualcuno ti ha consigliato di farlo

Quando si tratta di cambiamenti così importanti, l’unica voce che devi ascoltare è la tua. Sei tu che vivi quel lavoro, sei tu che ti confronti ogni giorni con i tuoi incarichi e i tuoi colleghi. Sei tu che rischi se lasci qualcosa di certo per l’incerto.

Se qualcuno ti ha detto di lasciare e tu lo stai facendo perché ti senti spinto a farlo, è tempo di ripensarci. A volte è facile farsi coinvolgere dalle opinioni (il più delle volte non richieste) di qualcuno. Pensa con la tua testa: solo tu sai cosa è bene o male per te.

La nuova opportunità potrebbe non essere eccezionale

Hai ricevuto una nuova offerta di lavoro che, a primo impatto, ti sembra entusiasmante. E’ possibile che questa nuova opportunità sia eccezionale, ma devi esserne certo.

Prima di accettare un nuovo lavoro poniti alcune domande: questa nuova posizione ti soddisferebbe più del tuo lavoro attuale? Si tratta veramente di un’opportunità migliore? Perché e in quali circostanze ritieni sia migliore?

Puoi iniziare qualcos’altro senza lasciare

Delle volte, per intraprendere una nuova strada bisogna per forza lasciare la vecchia. Ma non è sempre così. A volte è possibile intraprendere un nuovo progetto senza necessariamente lasciare l’attuale impiego.

Questo vale soprattutto se hai deciso di metterti in proprio. Per esempio, se hai deciso di dedicarti al web design come lavoratore autonomo, potresti farlo la sera, rientrato da lavoro. Giusto per un periodo di tempo e capire se ingrani bene. Se sì, quando ti senti sicuro allora potresti lasciare l’attuale impiego.