Indipendentemente dal settore in cui lavori, ti sarà capitato di dover affrontare scadenze ravvicinate, obiettivi impegnativi o un cumulo di ordini da smaltire: tutto ciò costringe a lavorare più del solito. Ultimamente il tuo datore di lavoro ti chiede spesso di fare degli straordinari e tu sei sempre disponibile. Oggi proprio non ce la fai e vorresti avere delle scuse per non fare straordinari.
Forse non hai un vero e proprio motivo per non accettare lo straordinario, semplicemente ti senti troppo stanco. Beh, anche questa può essere una risposta: nessuno dovrebbe essere obbligato a continuare a lavorare extra se si sente sotto tono. Comunica semplicemente al tuo datore di lavoro che non ti senti bene e oggi preferisci stare a casa.
Cosa dice la legge
Diversi studi hanno dimostrato che nel tempo si riduce la prestazione lavorativa. Oltre un certo orario di lavoro, la capacità di concentrazione diminuisce di parecchio: dopo troppe ore corpo e mente si stancano e potresti non essere più in grado di svolgere al meglio il tuo lavoro.
Se fai straordinario, il giorno successivo probabilmente danneggerai la tua produttività, essendo stanco dal giorno prima: non produrrai quanto avresti dovuto, ti sentirai ancora più stanco e avrai bisogno di maggiore riposo. Un cane che si morde la coda insomma.
Nel lungo termine, lavorare troppo può essere dannoso per la salute psicofisica e portare a mal di schiena, stiramenti muscolari a seconda del tipo di lavoro svolto, stress, ansia, fino a depressione. Ecco perché la legge da una parte tutela i datori di lavoro, che possono chiedere lo straordinario ai propri dipendenti. Dall’altra tutela i lavoratori, ponendo dei limiti al lavoro straordinario.
Il datore di lavoro può chiedere ai dipendenti delle ore aggiuntive, ossia lo straordinario, ma deve rispettare questi limiti:
- L’orario settimanale medio lavorativo non deve superare le 48 ore (art. 4 D. Lgs. 66/2003). L’orario medio si calcola considerando gli ultimi 4 mesi (o al massimo 12, se decido dal CCNL);
- Il dipendente può fare un massimo di 250 ore di straordinario all’anno (a meno che specifico CCNL preveda di più).
Inoltre, il datore di lavoro deve operare secondo correttezza e buona fede, deve chiedere lo straordinario solo per fronteggiare reali urgenze, necessità, maggiore carico temporaneo di lavoro. Non può usare lo straordinario sempre, ogni giorno, anche per le questioni ordinarie. A quel punto dovrebbe assumere altri lavoratori, non caricare troppo quelli che già ci sono.
Motivazioni per rifiutare
Fatte queste doverose premesse, è chiaro che non sempre c’è un rapporto ostile tra dipendente e datore di lavoro. Nella maggior parte dei casi tutto si svolge (o dovrebbe svolgersi) in modo sereno e comprensivo. Ciò nonostante, succede che un dipendente non abbia intenzione di fare lo straordinario proprio quel giorno. Ecco le 10 motivazioni più usate:
- Non hai trovato una baby sitter che si prenda cura di tuo figlio piccolo. Se hai dei bambini, è chiaro che non puoi lasciarli da soli. Se non hai amici, parenti e non riesci neanche a trovare una baby sitter, non puoi lasciarli per andare a lavoro.
- Hai un’urgenza con un tuo familiare. Sempre di più sono le persone che si prendono cure di genitori, zii o persone anziane. Se quel giorno hai prenotato un’appuntamento improrogabile, per esempio una importante visita specialistica, sarà difficile accettare lo straordinario.
- In casa si è rotto un tubo. Capita a chiunque di ritrovarsi con un tubo dell’acqua rotto oppure lavatrice/lavastoviglie che hanno allagato casa;
- L’auto non parte. La batteria si è scaricata e sei rimasto a piedi. Forse ci sono dei mezzi pubblici da prendere, ma non ti consentirebbero di arrivare in orario.
- Non ci sono mezzi per tornare tardi a casa. Non sempre i mezzi pubblici funzionano fino a tardi. Se l’orario di lavoro va oltre questi limiti, non sapresti come tornare a casa.
- Appuntamento dal dentista. Se hai un dente che ti fa male, è difficile che tu riesca a essere concentrato sul lavoro. Si tratta di uno di quegli impegni improrogabili.
- Problemi familiari. Hai un problema in famiglia, per esempio c’è un tuo parente che sta arrivando in aereo e non c’è nessun altro che possa andare a prenderlo.
- Devi andare a prendere tuo figlio dal campo. Tuo figlio esce da un incontro sportivo, non ci sono mezzi pubblici e devi andare a prenderlo.
- Forte mal di testa. Può capitare a chiunque di avere un forte mal di testa, che non se ne va neanche con i classici analgesici.
- Appartamento in ristrutturazione. Hai gli operai in casa e oggi occorre la tua presenza, per accoglierli e gestire il lavoro.
Attenzione
Se il datore di lavoro è corretto e in buona fede e non supera i limiti sopra esposti, accettare lo straordinario è un compito del dipendente, a meno che ci siano giustificati e comprovati motivi. In caso di rifiuto ingiustificato, il dipendente potrebbe incorrere in provvedimenti disciplinari.