È arrivato il momento di presentare la dichiarazione dei redditi e, tra le varie cose da fare, c’è da scegliere a chi destinare il due, cinque e otto per mille. Quest’anno però, non sai proprio deciderti a chi destinare il tuo denaro, sei in dubbio tra un ente e l’altro oppure non hai idea di cosa fare. Ti stai dunque chiedendo cosa succede se non scegli niente.
In questa guida completa ti spiego cosa succede se non effettui alcuna scelta, dove vanno a finire i tuoi soldi se non scegli nessuno tra 8, 5 e 2 per mille, cosa devi fare se desideri che il denaro vada all’ente fiscale generale e alcuni esempi di calcolo
Di cosa si tratta
Il 2, 5 e 8 per mille, rappresentano la scelta di destinazione di una parte delle tasse che hai versato allo stato. Nello specifico:
- Il 2 per mille, va a un partito politico di tua scelta:
- Il 5 per mille, va a un ente del terzo settore (oppure ONLUS) di tua scelta);
- L’8 per mille, va a un’istituzione religiosa di tua scelta.
Dunque il 2 per mille dell’IRPEF che hai versato lo scorso anno, va a un partito politico. Se quindi per esempio, lo scorso anno hai pagato 2.000 euro di IRPEF (imposte sul tuo reddito), allora 4 euro (2 per mille di 2.000) andranno al partito politico che hai scelto. Se lo scorso anno hai pagato 2.000 euro di IRPEF, allora 10 euro (5 per mille di 2.000) andranno a una ONLUS.
L’IRPEF è l’imposta che paghi ogni mese, te la trattiene direttamente il datore di lavoro sullo stipendio. Il calcolo quindi, del 2, 5 e 8 per mille viene effettuato sull’IRPEF che hai già versato al fisco, tramite il tuo datore di lavoro.
Cosa significa
Il 2, il 5 e l’8 per mille, sono soldi che non tornano a te, ma vanno appunto all’ente che hai scelto. Questi soldi non rappresentano alcun esborso per te. Semplicemente sono imposte che hai già versato (tramite il tuo stipendio) e, effettuando una scelta, comunichi al fisco che questo denaro non deve intascarlo, ma versarlo appunto agli enti che hai scelto. È una scelta consentita proprio dal fisco.
Quando presenti la dichiarazione dei redditi, c’è un foglio dedicato proprio a questa scelta: al 2, al 5 e all’8 per mille.
Non è obbligatorio
Innanzitutto iniziamo col dire che, effettuare una scelta per la destinazione del 2, 5 e 8 per mille, non è obbligatorio. Puoi anche non effettuare alcuna scelta. Oppure puoi per esempio effettuare una scelta solo per il 2 per mille, ma non per il 5 e per l’8. O al contrario, puoi fare una scelta per il 5 e l’8 ma non per il 2.
Puoi fare come desideri, non c’è alcun obbligo. Dunque anche se non scegli nulla, la tua dichiarazione dei redditi è valida sotto questo punto di vista. Semplicemente non hai voluto esprimere una preferenza. La tua non scelta comunque, ha delle conseguenze. Vediamo quali.
Dove vanno i soldi
Se non effettui alcuna scelta, i soldi non tornano a te. Semplicemente, la quota viene divisa tra Stato e i diversi enti in proporzione alle scelte effettuate dai cittadini. Mi spiego meglio con un esempio.
Supponiamo che tu non abbia scelto nulla. Se avessi scelto, sarebbero andati 4 euro a un partito politico, 10 euro a una ONLUS e 16 euro a un ente religioso. In totale 30 euro. Non avendo scelto nulla, questi 30 euro non ti tornano indietro, ma lo stato li divide tra coloro che hanno ricevuto più scelte.
Se quindi per esempio, tra gli enti religiosi, la gente ha scelto così:
- Il 40% dei votanti ha optato per la religione cattolica;
- il 30% per il culto valdese;
- Il 20% per il culto evangelico;
- E così via.
Allora di questi tuoi 30 euro, il 40% va alla religione cattolica, il 30% al culto valdese, il 20% al culto evangelico, e così via. Praticamente quindi, una non scelta equivale a… far scegliere gli altri al posto tuo.
Se, al contrario di ciò, desideri che il denaro (i 30 euro dell’esempio) in capo alla fiscalità generale, invece che non scegliere, laddove possibile devi scegliere espressamente lo Stato come beneficiario. In questo caso, il tuo denaro non viene diviso in proporzione alle scelte effettuate dagli altri, ma semplicemente rimane allo stato.
La scelta puoi effettuarla in fase di dichiarazione dei redditi, compilando gli appositi campi.