È arrivato il momento di presentare il modello 730 (o il modello redditi PF, se hai una partita IVA) e, tra le altre cose, c’è da scegliere a chi destinare il due, il cinque e l’8 per mille. Non si tratta, come sempre, di una scelta obbligatoria: se vuoi puoi scegliere, così come puoi optare per lasciare tutto allo stato, oppure puoi non effettuare alcuna scelta.
In questa guida completa ti spiego a quanto ammontano il 2, il 5 e l’8 per mille, ti spiego come effettuare il calcolo fornendoti alcuni esempi concreti, tipo il 2 per mille di 1.000 euro, di 2.000 euro, di 5.000 euro o di 10.000 euro.
Come funziona
Il 2, 5 e 8 per mille, rappresentano una quota di imposte che, al posto di andare nelle tasche dello stato, decidi di destinare a degli enti di tua scelta, tra partiti politici, ONLUS oppure enti religiosi. Per te non rappresenta alcun costo, non devi fare alcun pagamento: semplicemente, dei soldi che hai già versato al fisco, quella parte (appunto 2, 5 e 8 per mille) vanno agli enti da te prescelti.
Ogni mese infatti, il tuo datore di lavoro, scala dal tuo stipendio lordo le imposte e le versa al fisco. Dunque tu alla fine dell’anno hai già versato le imposte. L’anno successivo poi, quando vai a presentare la dichiarazione dei redditi, puoi decidere di destinare una piccola parte di queste imposte già pagate, a enti di tuo interesse.
Quindi se per esempio scegli di destinare il 5 per mille a una specifica ONLUS, il 5 per mille delle imposte che hai già versato al fisco, quest’ultimo non le tiene per sé ma le trasferisce appunto all’ONLUS come da tua scelta.
Vediamo come si effettua il calcolo.
Calcolo
Sulla CU (Certificazione Unica che ti lascia il tuo datore di lavoro), puoi verificare quante imposte hai pagato lo scorso anno. Da quell’importo poi, puoi calcolare il 2, il 5 e l’8 per mille.
Vediamo a quanto ammontano, supponendo un’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) pari a 1.000, 2.000, 5.000 o 10.000 euro.
2, 5 e 8 per mille di 1.000 euro
Supponiamo che l’anno scorso tu abbia versato 1.000 euro di IRPEF, ecco come calcolare la destinazione di:
- 2 per mille -> 1.000 / 1000 * 2 = 2 euro è il 2 per mille di 1.000 euro;
- 5 per mille -> 1.000 / 1000 * 5 = 5 euro è il 5 per mille di 1.000 euro;
- 8 per mille -> 1.000 /1000 * 8 = 8 è l’8 per mille di 1.000 euro.
2, 5 e 8 per mille di 2.000 euro
Supponiamo che l’anno scorso tu abbia versato 2.000 euro di IRPEF, ecco come calcolare la destinazione di:
- 2 per mille -> 2.000 / 1000 * 2 = 4 euro è il 2 per mille di 1.000 euro;
- 5 per mille -> 2.000 / 1000 * 5 = 10 euro è il 5 per mille di 1.000 euro;
- 8 per mille -> 2.000 /1000 * 8 = 16 è l’8 per mille di 1.000 euro.
2, 5 e 8 per mille di 5.000 euro
Supponiamo che l’anno scorso tu abbia versato 5.000 euro di IRPEF, ecco come calcolare la destinazione di:
- 2 per mille -> 5.000 / 1000 * 2 = 10 euro è il 2 per mille di 1.000 euro;
- 5 per mille -> 5.000 / 1000 * 5 = 25 euro è il 5 per mille di 1.000 euro;
- 8 per mille -> 5.000 /1000 * 8 = 40 è l’8 per mille di 1.000 euro.
2, 5 e 8 per mille di 10.000 euro
Supponiamo che l’anno scorso tu abbia versato 1.000 euro di IRPEF, ecco come calcolare la destinazione di:
- 2 per mille -> 10.000 / 1000 * 2 = 20 euro è il 2 per mille di 1.000 euro;
- 5 per mille -> 10.000 / 1000 * 5 = 50 euro è il 5 per mille di 1.000 euro;
- 8 per mille -> 10.000 /1000 * 8 = 80 è l’8 per mille di 1.000 euro.
Cosa succede se non effettui alcuna scelta
Come ti ho detto in apertura, la scelta del 2, 5 e 8 per mille non è obbligatoria. Puoi anche decidere di non scegliere nulla, oppure semplicemente puoi scegliere di destinare solo il 2, solo il 5 o solo l’8 per mille. Oppure due si e uno no. Come preferisci.
Quando non scegli però, le risorse non tornano a te, né tantomeno rimangono tutte allo stato. Semplicemente, vengono ripartite in proporzione agli enti scelti da chi invece una scelta l’ha espressa. Praticamente scelgono gli altri al posto tuo.
Se desideri lasciare tutto allo stato, devi espressamente scegliere come beneficiario lo stato.