Giunto il momento di presentare la dichiarazione dei redditi, potresti essere assalito da uno o più dubbi su cosa e come inserire, anche perché nel 730 precompilato non ci sono tutte le spese detraibili, alcune devi aggiungerle tu, per non perdere il rimborso.

In questa guida completa ti spiego come inserire l’affitto nel 730 precompilato, come funziona la dichiarazione dei redditi, l’importo del rimborso che ti spetta, i vari casi tra cui quello degli studenti e i lavoratori fuori sede, anche senza residenza, infine cosa succede in caso di incapienza (e di cosa si tratta).

Come funziona

Se stai preparando la dichiarazione dei redditi e sei in affitto, sappi che puoi detrarre dalle tasse il canone di locazione pagato l’anno scorso. In questo modo puoi ottenere un rimborso IRPEF del 19%.

L’Agenzia delle Entrate riconosce il rimborso solo per l’affitto pagato per l’abitazione principale, ossia il luogo dove dimori abitualmente tu e la tua famiglia. Ma prevede anche un’eccezione: concede il rimborso anche per l’affitto pagato per studenti universitari o lavoratori fuori sede.

L’importo rimborsato dipende da due fattori precisi:

  1. Tuo reddito annuo lordo;
  2. Contratto di locazione stipulato.

Reddito annuo lordo

Il rimborso IRPEF non è uguale per tutti, dipende dal tuo reddito: se hai un reddito basso hai diritto a una detrazione maggiore. Man mano che il tuo reddito cresce, diminuisce l’importo di detrazione spettante.

Oltre i 30.987,41 euro annui non hai più diritto alla detrazione: se quindi il tuo reddito è maggiore, non ti spetta il rimborso IRPEF.

Contratto di locazione

Hai diritto al rimborso IRPEF se paghi un affitto:

  1. A canone libero;
  2. A canone convenzionale;
  3. Oppure sei un ragazzo di età tra 20 e 30 anni;
  4. Oppure sei uno studente universitario o lavoratore fuori sede.

Come spiegato nei passi precedenti, è necessario che tu viva in quella casa, che sia adibita ad abitazione principale.

Come inserirlo

Per ottenere il rimborso IRPEF, devi andare nella sezione V e compilare le righe:

  • E 71 se vivi in affitto ed è la tua abitazione principale;
  • E 72 se sei uno studente universitario o lavoratore fuori sede.

Vediamo come compilare il rigo E 71:

  • Nella casella 1, devi scrivere 1 se hai stipulato un contratto di affitto per abitazione principale; devi scrivere 2 se il contratto di affitto è in regime convenzionale; devi scrivere 3 se sei un giovane tra 20 e 30 e hai stipulato un contratto di affitto per abitazione principale;
  • Nella casella 2 devi indicare i giorni di affitto. Se sei stato in affitto tutto l’anno devi scrivere 365, altrimenti, se per esempio sei stato in affitto solo 3 mesi, devi scrivere 91 (ossia 3 mesi appunto);
  • Nella casella 3 devi indicare la percentuale di detrazione. A scelta devi scrivere 50, se chiedi la detrazione del 50% (e l’altro 50% lo detrae il tuo coniuge con cui hai cointestato il contratto di affitto), oppure devi scrivere 100 (se decidi di far valere solo tu tutta la detrazione).

Vediamo ora come compilare il rigo E 72, se sei uno studente universitario o lavoratore fuori sede:

  • Nella casella 1 devi indicare i giorni di affitto. Se hai vissuto in affitto tutto l’anno devi scrivere 365. Se hai vissuto meno di un anno, allora devi scrivere il numero esatto di giorno, per esempio 100, 120, ecc.
  • Nella casella 2 devi indicare la percentuale di detrazione. A scelta devi scrivere 50, se chiedi la detrazione del 50% (e l’altro 50% lo detrae per esempio un altro cointestatario del contatto di affitto), oppure devi scrivere 100 (se preferisci far valere tu tutta la detrazione).

Attenzione, in qualità di lavoratore dipendente, hai diritto al rimborso se hai trasferito la tua residenza nel comune dove lavori oppure in un comune vicino nei tre anni precedenti al 730. Se quindi ti sei trasferito da più di tre anni, non hai diritto alla detrazione.

Se in qualità di dipendente hai cambiato residenza proprio per stare vicino al lavoro (nello stesso comune o in uno limitrofo), per tre anni hai diritto alla detrazione. Purché il nuovo comune di residenza sia lontano almeno 100 km dal precedente oppure, se i km sono meno di 100, sia in una regione nuova.

Importo del rimborso

A seconda della tua situazione, del tipo di contratto di locazione e del tuo reddito, hai diritto alle seguenti somme a titolo di rimborso IRPEF:

1. Se hai stipulato un contratto di affitto destinato ad abitazione principale, hai diritto a un rimborso di:

  • 300 euro se hai un reddito annuo lordo fino a 15.493,71;
  • 150 euro se hai un reddito annuo lordo da 15.493,72 a 30987,41 euro.

2. Se hai stipulato un contratto di affitto in regime convenzionale, ovvero in cedolare secca, hai diritto a un rimborso di:

  • 495,80 euro se hai un reddito annuo lordo fino a 15.493,71;
  • 247,90 euro se hai un reddito annuo lordo da 15.493,72 a 30987,41 euro.

3. Se sei un giovane di età compresa tra i 20 e i 30 anni, hai diritto a un rimborso di 991,60 euro se hai un reddito annuo lordo fino a 15493,71 euro.

4. Se sei un lavoratore dipendente che ha cambiato la residenza per portarla nel comune di lavoro (o in un comune vicino), hai diritto a un rimborso di:

  • 991,60 euro se hai un reddito annuo lordo fino a 15.493,71;
  • 495,80 euro se hai un reddito annuo lordo da 15.493,72 a 30987,41 euro.

5. Se sei uno studente fuori sede, puoi portare in detrazione fino a un massimo di 2.633 euro, quindi il Irpef spettante è di circa 500 euro.

Studenti fuori sede

Hai diritto alla detrazione solo se ti trasferisci in un comune distante almeno 100 km dal precedente. Quindi, tra il comune di residenza (per esempio quello presso i tuoi genitori) e quello dove si trova l’università, deve essere almeno di 100 km e comunque in una provincia differente, altrimenti la detrazione non spetta.

Hai diritto alla detrazione anche se frequenti università presso uno Stato UE.

Senza residenza

Come visto nei paragrafi precedenti, il trasferimento di residenza è importante per poter ottenere le detrazioni. La casa infatti devi adibirla ad abitazione principale, dunque trasferire la residenza, insieme alla tua eventuale famiglia.

Se quindi ti trasferisci in un immobile in affitto, ma non prendi residenza, allora non puoi chiedere le detrazioni.

Incapienza

Se hai diritto a più rimborso di quante tasse hai pagato, allora ottieni un credito fiscale, che potrai utilizzare l’anno successivo.

Ad esempio, supponiamo che in base alla tua dichiarazione dei redditi tu abbia diritto a una detrazione IRPEF pari a 1.300 euro. Con il tuo reddito però, tu hai pagato quest’anno solo 900 euro di tasse. Quindi i 900 euro di rimborso li ottieni subito, i restanti 400 euro (essendo incapienti) li puoi scaricare l’anno prossimo con la dichiarazione dei redditi di quell’anno.