Hai bisogno di personale e stai pensando di assumere uno, due o più lavoratori. I contributi previdenziali, come sai, rappresentano un costo importante del personale, ma grazie ad alcuni incentivi, puoi ottenere uno sgravio del 100% su tale spesa.

In questa guida completa sull’agevolazione assunzioni donne ti spiego in cosa consiste questo incentivo se assumi donne di particolari categorie svantaggiate, a quanto ammonta il beneficio, quanto dura, quali sono i requisiti che le lavoratrici devono possedere affinché tu possa avvalerti dell’incentivo, infine come richiederlo attraverso il portale ufficiale INPS.

Cos’è e come funziona

La disparita di occupazione tra uomo e donna, è ancora oggi un problema irrisolto. Ci sono per esempio settori dove la percentuale di lavoratori uomini è nettamente più alta rispetto a quella delle donne, oppure zone italiane particolarmente svantaggiate.

Non solo: basti pensare a una lavoratrice che perde il lavoro non più giovanissima. Non è sempre facile reinventarsi oppure trovare una nuova occupazione nello stesso settore. Di conseguenza, aumenta il numero di donne disoccupate, che per periodi più o meno lunghi sono alla ricerca di un lavoro.

Lo scopo dell’esonero contributivo di cui parliamo in questa guida, è quello di incentivare i datori di lavoro ad assumere le donne svantaggiate, ossia facenti parte di categorie particolarmente sensibili, che faticano a inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro.

In cosa consiste l’incentivo

Se sei un datore di lavoro del settore privato, e assumi donne svantaggiate, hai diritto a un esonero dei contributi INPS (ex L. n. 92/2012) pari al 100%, fino ad un massimo di 6.000 euro annuali. Proprio così: praticamente l’esonero dei contributi INPS è totale, a meno che la dipendente abbia uno stipendio talmente alto, da superare i 6.000 euro di contributi previdenziali annui.

In tal caso, in qualità di datore di lavoro, devi versare all’INPS solo la quota eccedente i 6.000 euro. Ad esempio, se su quella dipendente sono dovuti 7.000 euro di contributi all’anno, grazie all’agevolazione ne versi solo 1.000.

Esclusione

L’agevolazione spetta a tutti i datori di lavoro privati, imprenditori e liberi professionisti, anche del settore agricolo, che assumo a tempo determinato o indeterminato.

Rimangono invece esclusi:

  • Pubblica Amministrazione; se la PA assume donne (dipendenti pubbliche) non ha diritto all’agevolazione;
  • Imprese del settore bancario/finanziario.

Requisiti

In qualità di datore di lavoro, hai diritto all’agevolazione, solo se assumi donne svantaggiate, ossia che rientrano in almeno uno di questi casi:

  • Donne che hanno 50 anni o più e disoccupate da almeno un anno;
  • Donne residenti in regioni svantaggiate e disoccupate da almeno sei mesi. Le regioni svantaggiate sono quelle beneficiarie fondi strutturali dell’Unione europea. L’assunzione può avvenire anche al di fuori delle regioni svantaggiate. Supponiamo per esempio che tu decida di assumere una donna dalla Puglia (rientra nelle regioni svantaggiate), ma il lavoro è in Lombardia. Come datore di lavoro hai diritto all’agevolazione, perché la donna al momento dell’assunzione è residente in Puglia;
  • Donne di ogni età che svolgono professioni o attività lavorative in settori con prevalenza di lavoratori uomini (ossia dove la differenza tra numero di lavoratori uomini e numero di lavoratrici donne supera il 25%) e disoccupate da almeno sei mesi. “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”. I settori agevolabili sono: agricoltura, industria estrattiva, costruzioni, acqua e gestione rifiuti, industria energetica, industria manifatturiera, trasporto, magazzinaggio, informazione e comunicazione, servizi alle PA;
  • Donne disoccupate da almeno 24 mesi, di qualsiasi età, ovunque residenti.

Il requisito deve essere presente il giorno della domanda del beneficio, facciamo un esempio concreto:

  • Se vuoi chiedere l’agevolazione per un’assunzione a tempo determinato, il requisito deve esistere il giorno di assunzione della lavoratrice;
  • Se vuoi richiedere l’agevolazione per una trasformazione a tempo indeterminato (e non lo avevi chiesto per la precedente assunzione a tempo determinato), il requisito è richiesto alla data della trasformazione.

Per quali contratti

Hai diritto all’agevolazione (ossia allo sconto del 100% dei contributi del dipendente), se la assumi a:

  • Tempo determinato;
  • Tempo indeterminato;
  • Tempo indeterminato in seguito a determinato agevolato;
  • Part time o full time;
  • Scopo di somministrazione.

Sono esclusi i contratti di lavoro;

  • Intermittente;
  • Domestico;
  • Apprendistato.

Durata

L’incentivo, ossia l’esonero contributivo al 100%, ti spetta per:

  • 12 mesi, se assumi la dipendente a tempo determinato;
  • 18 mesi, se la assumi a tempo indeterminato;
  • 18 mesi totali a partire dalla data di assunzione, in caso di trasformazione di contratto a tempo determinato già agevolato in contratto a tempo indeterminato.

Domanda: come richiederlo

Per ottenere il beneficio, devi presentare all’INPS specifica domanda di autorizzazione, tramite il Cassetto Previdenziale del sito ufficiale INPS. All’interno del cassetto, devi compilare il modulo 92-2012. Per ogni donna lavoratrice assunta (e in possesso dei requisiti) devi presentare una singola domanda. Se quindi stai assumendo due donne che rientrano nell’agevolazione, devi presentare due distinte domande sul portale INPS.

Suggerimento

In alternativa, puoi chiedere al tuo commercialista di presentare la domanda.