L’agricoltura rappresenta un settore importante della nostra economia, non soltanto perché fa parte della storia, ma anche perché è un settore che merita attenzione, considerando le difficoltà che incontra, sotto vari punti di vista.

In questa completa sulle agevolazioni agricoltura ti spiego cosa sono e come funzionano, ti fornisco un elenco delle attuali agevolazioni attive in Italia, come comprare un terreno in asta tramite l’istituto ISMEA, come venire a conoscenza dei vari sussidi, quali siti seguire e infine come presentare domanda di partecipazione a un bando.

Elenco

La legge di bilancio 2020 ha riservato spazio anche agli imprenditori del settore agricolo. Ecco le agevolazioni previste dalla normativa:

Esonero contributi INPS. Coltivatori diretti e IAP che si iscrivono alla previdenza agricola, non pagano i contributi INPS per due anni. Si tratta di un’agevolazione interessante, considerato che i contributi previdenziali rappresentano una spese importante per tutt gli imprenditori, soprattutto nella fase iniziale di apertura dell’attività.

  1. Esenzione IRPEF. Coltivatori diretti e IAP (imprenditori agricoli professionali), dalla base imponibile IRPEF possono escludere il reddito dominicale e agricolo. Come appena detto, questa esenzione riguarda solo gli imprenditori agricoli, ossia coloro che dedicano almeno il 50% del proprio lavoro al mondo agricolo e almeno il 50% del loro reddito deriva dal lavoro agricolo. Questa misura vale solo per il 2020, perché per il 2021, il reddito dominicale e agricolo concorre alla base imponibile IRPEF per il 50%. Negli anni seguenti tale percentuale si innalzerà.
  2. Bonus donne in campo. Si tratta di un fondo statale da 15 milioni di euro, che garantisce un mutuo a tasso zero fino a 3000 mila euro, destinato alle donne già imprenditrici nel campo agricolo o a coloro che desiderano diventarlo.

Terreni agricoli ISMEA

Hai un’idea imprenditoriale ma ancora non hai il fondo agricolo? Allora scopri le aste ISMEA! L’ente ISMEA è un ente statale a tutela del settore agricolo italiano e gestisce un elenco di fondi agricoli in vendita in asta. Quindi puoi anche risparmiare un bel po’ rispetto a un acquisto attraverso il normale mercato.

ISMEA gestisce la Banca delle Terre agricole, ossia un elenco, consultabile anche online, con tutti i terreni in vendita in asta. Per ogni regione puoi consultare i terreni in vendita e le loro caratteristiche (localizzazione, grado di fertilità, particelle catastali, ecc.) e manifestare il tuo interesse per uno o più lotti.

Dopo aver presentato il tuo interesse, ISMEA ti invita a partecipare a un’asta pubblica, dove vince chi offre di più per quel terreno. Inoltre, in caso di aggiudicazione dell’asta, se sei un giovane imprenditore puoi usufruire del pagamento del prezzo d’asta a rate semestrali o annuali per un massimo di 30 anni (art.13, co. 4-quater, D.L. 193/2016) e con un tasso di interesse agevolato.

A questa pagina ISMEA trovi l’elenco di tutti i terreni agricoli in vendita con questo meccanismo di asta. Per consultare la lista devi registrarti al sito.

Link utili

Ti consiglio di consultare periodicamente i seguenti siti di enti pubblici, che non di rado pubblicano bandi per la concessione di aiuti e agevolazioni ai nuovi imprenditori, anche nel settore agricolo:

  • ISMEA;
  • Invitalia, agenzia nazionale per lo sviluppo dell’imprenditorialità;
  • Il sito della tua regione. Spesso infatti, gli enti locali lanciano bandi o contributi specifici per l’agricoltura.

Ricorda comunque, che in ambito nazionale, è ISMEA che si occupa specificatamente del settore agricolo e sul sito puoi trovare bandi per contributi a fondo perduto, aiuti, benefici, fondi in vendita in asta, procedure.

Resto al Sud

Resto al Sud è un progetto a favore dello sviluppo di imprese (agricole e non) nel Mezzogiorno e nell’Italia centrale (limitatamente alla parte che ha sofferto il terremoto). L’agevolazione consiste in un finanziamento del 100% delle spese ammissibili, distribuito così:

  • 35% del finanziamento è a fondo perduto;
  • 65% del finanziamento è di tipo bancario, garantito da un apposito fondo e con agevolazioni sugli interessi.

Il finanziamento è dedicato alle nuove iniziative imprenditoriali, comprese quelle di trasformazione dei prodotti agricoli, pesce e acquacoltura. Non rientrano invece le attività meramente agricole, ma solo quelle di trasformazione dei prodotti agricoli.

Per accedere al progetto Resto al Sud devi possedere i seguenti requisiti:

  • Età inferiore a 46 anni;
  • Residenza al Sud oppure nelle regioni colpite da terremoto;
  • Non hai un’altra impresa oltre a quella per cui chiedi il contributo Resto al Sud;
  • Non hai un impiego a tempo indeterminato. Puoi fare domanda per il progetto Resto al Sud anche se al momento sei assunto, però se vieni ammesso al progetto, per poterne usufruire dovrai licenziarti. Se quindi hai già un lavoro, ti conviene mantenerlo, fare domanda a Invitalia e, se la tua domanda è ammessa, a questo punto licenziarti e dedicarti alla tua nuova avventura imprenditoriale, con il sostegno del finanziamento di Invitalia.

Per usufruire del progetto devi presentare domanda presso il sito Invitalia, non ci sono graduatorie: Invitalia analizza le domande in ordine cronologico di arrivo. Per avere maggiori informazioni su come presentare la domanda, puoi rivolgerti al servizio di assistenza Invitalia, ossia un elenco di enti presenti anche nella tua città, che possono aiutarti a presentare la domanda e anche a redigere il tuo progetto imprenditoriale da sottoporre all’attenzione di Invitalia.

Per usufruire del progetto infatti, Invitalia ti chiederà di fornirle un piano imprenditoriale, dove indicare l’oggetto delle tua attività, gli investimenti che intendi fare, le risorse da impiegare, gli obiettivi. Invitalia analizzerà il tuo progetto, la sua fattibilità e infine ti farà sapere se sei ammesso o meno al finanziamento di Resto al Sud.

Infine, a questa pagina trovi le FAQ su tutto ciò che riguarda il prestito agevolato Resto al Sud, quali sono i costi che puoi far rientrare nel prestito, quali no, come inviare la richiesta di partecipazione, cosa fare se Invitalia la accetta e tante altre informazioni utili per una partecipazione consapevole.