L’alternanza scuola lavoro è un progetto, promosso dal MIUR, che permette agli studenti di liceo, istituti tecnici e professionali, di trascorrere un periodo di tempo a diretto contatto con la realtà lavorativa, grazie a un tirocinio ad hoc presso aziende o enti della Pubblica Amministrazione.
In questa guida completa sull’alternanza scuola lavoro ti spiego cos’è e come funziona se svolto in Italia o all’estero, i pro e i contro, quando è obbligatoria, come la disciplina la legge, quante sono le ore giornaliere e settimanali da dedicare al tirocinio, come conoscere le aziende aderenti all’iniziativa grazie al Registro delle Imprese ed infine come redigere la relazione finale del tirocinio svolto.
Cos’è e come funziona
L’alternanza scuola lavoro, che nello specifico si chiama “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” è un sistema di studio che consente agli studenti di scuola superiore con almeno 15 anno di prestare servizio presso un’azienda o un ente della Pubblica Amministrazione. In questo modo lo studente entra già nel mondo del lavoro, ha la possibilità di una formazione pratica, di un’esperienza di lavoro reale e non solo sui libri.
L’alternanza scuola lavoro è quindi un momento di preparazione che unisce studio teorico a esperienza pratica in azienda, allo scopo di arricchire le competenze acquisite sui libri con un’esperienza extrascolastica e aumentare il senso di responsabilità del ragazzo.
Legge
La normativa che regola l’alternanza scuola lavoro è composta da:
- Decreto Legislativo n. 77 del 2005;
- Legge n. 107 del 2015, precisamente dal comma 33 al 43.
La suddetta normativa stabilisce che l’alternanza scuola lavoro sia attuata presso gli istituiti tecnici e quelli professionali, a partire dal terzo anno e fino all’anno della maturità.
Obbligo
Per quali scuole è obbligatoria. L’alternanza scuola lavoro è obbligatoria, a partire dal terzo anno e fino al quinto, per gli studenti delle seguenti scuole:
- Licei (liceo scientifico, liceo linguistico…);
- Istituti tecnici;
- Istituti professionali.
Il progetto alternanza scuola lavoro prevede quattro fasi:
- Scelta dell’azienda o Ente presso cui svolgerlo, insieme al proprio professore di riferimento che accompagna lo studente nell’individuazione delle attitudini e del percorso più adatto;
- Incontro con l’azienda, nello specifico con il referente dell’azienda, in modo da entrare subito in contatto con la realtà aziendale e discutere il progetto;
- Svolgimento del progetto;
- Valutazione finale per confermare le competenze acquisite durante il lavoro, sia da parte dell’azienda “ospitante” che da parte della scuola, che emettono un “certificato” che conferma le competenze acquisite.
Ore
Le ore minime da fare, per assolvere all’impegno di alternanza scuola lavoro, dipendono dal tipo di scuola. Sono previste le seguenti ore minime:
- 90 ore nei licei;
- 150 ore negli istituti tecnici;
- 180 ore negli istituti professionali.
Il monte ore si intende triennale, quindi nei licei 90 ore da assolvere nel triennio, negli istituti tecnici 150 ore in tutto il triennio e negli istituti professionali 180 ore da assolvere in tutto il triennio. Molti hanno criticato questo “monte ore” perché ritenuto insufficiente a garantire allo studente delle competenze reali in ambito lavorativo: il tutto si riduce a poco più di una settimana all’anno (per i licei anche meno) ed è davvero un tempo risicato per permettere al ragazzo di apprendere qualcosa.
Lo studente segue il progetto per un massimo di 8 ore giornaliere per un massimo di 40 ore settimanali.
Registro
Il progetto inizia con un colloquio dello studente con il proprio tutore, ossia un suo insegnante che ne conosce attitudini e aspirazioni. Insieme allo studente indica e sceglie l’azienda che meglio risponde al progetto di apprendimento, all’indirizzo scolastico e, chiaramente, alle abilità e capacità del ragazzo.
Elenco aziende ospitanti
Il tirocinio si può svolgere presso aziende private, associazioni, Onlus, enti culturali ma anche enti della Pubblica Amministrazione. Per cercare e conoscere l’elenco delle aziende a te vicine che aderiscono al progetto e quindi avviano tirocini, puoi consultare il Registro delle Imprese, a questo link puoi trovare tutte le aziende disponibili al percorso scuola-lavoro.
Relazione
Se quest’anno hai partecipato al progetto alternanza scuola lavoro, è molto probabile che il tuo tutor ti chieda una relazione finale sull’attività svolta, una sorta di tesina in cui descrivi le mansioni che hai ricoperto, il lavoro svolto in azienda durante il tirocinio e quindi tutto ciò che hai imparato grazie a questo percorso.
La relazione si divide in due parti:
I Parte
Comprende i dati oggettivi dell’esperienza, quindi:
- Azienda presso cui hai svolto il tirocinio e settore in cui opera;
- Durata dell’esperienza;
- Organizzazione (orario giornaliero e settimanale);
- Compiti svolti;
- Obiettivi prefissati.
II parte
La seconda parte della relazione è più soggettiva e indicherai:
- Quali sono stati gli aspetti positivi e quelli negativi dell’esperienza (se ci sono stati);
- Quali obiettivi hai raggiunto;
- Se ci sono degli aspetti che avresti migliorato;
- Se il tutor aziendale ti ha seguito come avresti voluto;
- Considerazioni finali.
All’estero
Per favorire l’internazionalità, il Ministero dell’Istruzione (M.I.U.R.) riconosce le ore di alternanza scuola lavoro svolte all’estero. Se quindi ti piacerebbe fare un’esperienza di lavoro all’estero, innanzitutto parlane con il tutor interno alla scuola, ossia il professore che ti seguirà in questo percorso.
Alternanza scuola lavoro all’estero, come funziona
Parlane con il tuo tutore interno e chiedi se la scuola ha già degli accordi con aziende estere per lo svolgimento di tirocini. Anche se al momento la tua scuola non ha mai avviato questa tipologia di tirocini, il tuo tutor potrà darti indicazioni in merito.
Puoi anche informarti da solo: ci sono varie agenzie che operano anche online e che organizzano vacanze studio all’estero e periodi di alternanza scuola lavoro fuori dai confini nazionali.
Non sempre si tratta di un’esperienza gratuita, ma di pacchetti completi che prevedono il costo di vitto e alloggio. Chiedi al tuo tutor se puoi richiedere delle agevolazioni e se la scuole può aiutarti nel pagare il pacchetto, grazie a borse di studio o sovvenzioni statali. Di solito le stesse agenzie forniscono informazioni in merito.
Pro e contro
L’alternanza scuola lavoro è un’esperienza unica e molto importante perché permette allo studente di addentrarsi nel mondo del lavoro, comprendere le proprie attitudini e sviluppare capacità. Ma come in tutte le cose, ci sono vantaggi e svantaggi.
Vantaggi:
- Entri nel mondo del lavoro e lo vivi a 360 gradi;
- Impari cose nuove;
- Ti rapporti con persone adulte che sono già nel mondo del lavoro forse da poco o forse da tanti anni. Al di là delle competenze professionali, capirai che la componente umana ha un ruolo centrale in ogni luogo di lavoro;
- Ti aiuta a capire cosa vuoi veramente, a valorizzare le tue attitudini e vocazioni.
Svantaggi:
- Purtroppo le ore sono troppo poche: come ti ho spiegato nei paragrafi precedenti, si parla al massimo di una settimana o poco più all’anno. Davvero poco per permetterti di vivere a pieno un’esperienza lavorativa. Ma qualcuno direbbe “meglio poco che niente”;
- A volte l’azienda assegnata non è collocata in posti molto semplici da raggiungere: si pensi ad aziende ubicate in zone industriali o agriturismi in campagna. Potrebbe quindi essere necessaria l’auto per raggiungerli;
- Non sempre si riesce a trovare un’azienda coerente con l’indirizzo di studi.