Annullare pagamento Postepay Evolution 2024: addebito non autorizzato, non contabilizzato, contestazione

La Postepay Evolution è una carta prepagata che ha alcune funzionalità del conto corrente: può infatti ricevere bonifici, essendo dotata di IBAN. Si tratta dunque di una carta interessante se sei alla ricerca di alcune funzioni come quelle del conto corrente, ma non vuoi aprirne uno.

In questa guida completa ti spiego come annullare un pagamento Postepay Evolution, ti spiego come fare in caso di addebito non autorizzato, pagamento non contabilizzato, acquisto rifiutato ma addebito avvenuto, nei casi peggiori come quello di una truffa, infine come chiedere il blocco di una ricarica oppure l’annullamento di un bonifico eseguito.

Come fare

Se hai effettuato un pagamento (non un bonifico) con Postepay Evolution, purtroppo ti dico subito che non puoi annullarlo. Essendo la Postepay Evolution una semplice carta prepagata e non una carta di credito classica, il pagamento non si può bloccare, una volta eseguito. In alcuni casi specifici però, puoi comunque ottenere la somma indietro. Ecco come.

Per ottenere indietro il tuo denaro, puoi presentare a Poste Italiane una contestazione di addebito (in basso trovi procedura e modulo). Prima di fare una contestazione però, ti consiglio di provare a risolvere la questione con il venditore: innanzitutto verifica attentamente le condizioni di acquisto, concorda una soluzione più veloce (per esempio chiedi un voucher, oppure il rimborso delle somme pagate).

Se il tentativo di conciliazione non va a buon fine o, peggio ancora, il venditore si dà per disperso, entro 100 giorni dalla data prevista di consegna (oppure dalla data di addebito) puoi inoltrare a Poste Italiane una contestazione di addebito

Addebito non autorizzato

Un altro caso da prendere in esame, è quello di una truffa vera e propria: un pagamento disposto da sconosciuti. Praticamente, ti ritrovi con un addebito improvviso, senza aver fatto alcun acquisto.

Purtroppo a volte succede che qualche malintenzionato entri in possesso dei dati della tua Postepay Evolution e li usi per fare acquisti, a tuo discapito.

Truffa

Se ritieni di essere stata vittima di una truffa, prima di tutto, collegati al sito Postepay e controlla con attenzione la cronologia delle operazioni (estratto conto e saldo). Tra gli addebiti ne trovi qualcuno strano, che corrisponde a un acquisto mai effettuato e ritieni sia una truffa.

Dopo esserti accertato che quell’addebito non corrisponde ad alcun tuo acquisto, allora puoi aprire la procedura di contestazione.

Pagamento non contabilizzato

Un pagamento non contabilizzato è un addebito che ancora non risulta nella cronologia delle operazioni della Postepay. Significa che il sistema ha acquisito il pagamento, ma ancora non lo ha addebitato sulla tua carta. Il pagamento risulterà comunque tra qualche giorno.

Se hai effettuato un pagamento con la tua Postepay Evolution, ma per uno dei problemi sopra esposti intendi annullarlo, sappi che non è possibile: anche se si tratta di un pagamento non contabilizzato, non puoi bloccarlo. Se ritieni di essere stato vittima di una truffa o un raggiro, puoi comunque fare una contestazione di addebito.

Modulo contestazione di addebito

Per aprire una contestazione di addebito, ossia per chiedere a Poste Italiane la restituzione della somma addebitata, ecco come fare:

1. Scarica il modulo di contestazione di addebito;
2. Compilalo in ogni sua parte;
3. A questo punto puoi inviarlo direttamente online, tramite fax al numero 06 98680330, alla PEC reclami.postepay@pec.posteitaliane.it, oppure puoi consegnarlo a mano presso un ufficio postale.

Per qualsiasi dubbio o domanda, è attivo il servizio al numero 800.003.322.

Acquisto rifiutato ma addebito avvenuto

Un altro caso, diverso dai precedenti, è quello di un acquisto rifiutato ma del quale comunque sulla tua carta risulta l’addebito. Si tratta di un caso particolare, ma non così raro.

Può succedere infatti, che su un sito e-commerce, un acquisto non vada a buon fine a causa di problemi tecnici. L’ordine non viene completato e quindi l’acquisto interrotto. Hai inserito i dati della tua carta, numero di Postepay e codice CVV2, l’acquisto non va a buon fine, purtroppo però ti ritrovi l’addebito.

In questo caso non devi fare nulla: il circuito di pagamento ha solo bloccato i tuoi soldi, ma te li riaccrediterà, in genere entro una decina di giorni. Il tempo necessario per verificare che effettivamente l’acquisto non è andato a buon fine e restituirti il denaro.

Blocco ricarica

Altra situazione: hai effettuato una ricarica Postepay verso un’altra carta Postepay. In questo caso non è possibile richiedere l’annullamento della ricarica.

I malintenzionati usano spesso questo metodo per truffare le persone: mettono in vendita un prodotto e chiedono il “pagamento” su Postepay (intestata ad altri, certo non a loro stessi). Purtroppo però, la ricarica Postepay non rappresenta un pagamento, ma appunto una ricarica.

L’unico modo che hai, eventualmente, per rientrare in possesso del tuo denaro, è quello di rivolgerti alla Polizia Postale, l’autorità che si occupa dei crimini sul web. Sporgendo denuncia, non è detto che tu abbia il tuo denaro indietro: si attivano i controlli da parte delle autorità, ma l’esito dipende tutto dalla situazione.

Annullamento bonifico

Se hai fatto un bonifico con Postepay Evolution, se risulta ancora “In lavorazione”, puoi annullarlo seguendo questa procedura:

1. Esegui il login sul sito di Poste Italiane;
2. Clicca sul tuo nome (lo trovi nella parte alta della schermata) e poi su My Poste;
3. Vai sulla tua Postepay Evolution e seleziona Cerca operazioni, quindi scegli la voce “In lavorazione”: appariranno i bonifici non ancora arrivati al destinatario;
4. Seleziona il bonifico che intendi annullare, clicca su Revoca e conferma.

Se hai fatto il bonifico direttamente presso un ufficio delle Poste, per annullarlo devi tornare allo sportello portando con te la ricevuta di presa in carico che ti aveva lasciato l’impiegato, un documento di identità e ovviamente la tua Postepay Evolution. Se il bonifico risulta ancora “in lavorazione”, l’impiegato potrà bloccarlo.