Il green pass è un documento che attesta la tua non positività, o meglio, il fatto che tu non sia risultato positivo a un tampone (dopo aver sviluppato l’infezione o meno), oppure che tu abbia ricevuto il vaccino anti COVID.

In questa guida completa sull’app Verifica Green Pass ti spiego a cosa serve quest’applicazione sviluppata dal Ministero della Salute (l’app si chiama VerificaC19), come scaricarla e installarla, come usarla per fare le verifiche richieste, come leggere il QR code che si trova sul green pass, infine quali sono le sanzioni che rischia chi vìola l’obbligo.

VerificaC19

Il green pass è un documento che dimostra che:

  • Hai ricevuto il vaccino anti COVID 19;
  • Oppure hai effettuato negli ultimi giorni un tampone, con risultato negativo;
  • Oppure hai superato il COVID 19 e ora risulti negativo.

E’ dunque un documento che attesta che non risulti positivo al COVID.

Il Ministero della Salute ha lanciato un’applicazione in grado di leggere i green pass: si chiama VerificaC19 e può scaricarla chi ne ha bisogno. Primi fra tutti gli abilitati ai controlli, dunque:

  • Forze dell’ordine;
  • Titolari di pubblici esercizi, i quali possono chiedere il green pass ai clienti che decidono di consumare in sala, al chiuso;
  • Strutture sanitarie.

Come scaricarla

Grazie a questa applicazione, si possono riconoscere i green pass falsi. Per usare l’app non occorre neanche avere una connessione internet (quindi funziona in offline) e il Ministero della Salute promette che non memorizza informazioni personali sullo smartphone del verificatore.

Puoi scaricare l’app da:

Download e uso dell’app VerificaC19 sono gratis.

QR code

Quando un soggetto verificatore chiede il green pass, si può mostrare sia quello cartaceo che quello digitale. Il verificatore non deve far altro che controllare il relativo QR code, presente sia sul green pass digitale che su quello cartaceo.

L’app VerificaC19 legge il codice, estrae le informazioni che interessano e controlla il sigillo apposto sul green pass. A questo punto l’app mostra i seguenti dati:

  • Nome e cognome;
  • Data di nascita;
  • Validità del green pass.

Il verificatore può chiedere un documento di identità per controllare la corrispondenza tra soggetto e dati del green pass. Come documenti di identità va bene la carta di identità oppure la patente, oppure il passaporto.

Come usare l’applicazione

Usare l’applicazione è molto semplice. Non ci sono procedure complicate da seguire, l’app è facile da usare anche per chi non ha grande dimestichezza con il cellulare. Supponiamo che tu sia gestore di un bar o ristorante, ecco cosa fare:

  1. Scarica e installa l’applicazione sul tuo smartphone Android o dispositivo iOS (download nei passi precedenti);
  2. Chiedi al cliente il green pass (può mostrarti sia il cartaceo che il digitale);
  3. A questo punto non devi far altro che avviare l’app e scansionare il QR code;
  4. L’applicazione ti dirà se quel certificato è valido oppure no.

Sanzioni

I trasgressori rischiano multe che vanno da 400 a 1000 euro e le multe si applicano non solo ai clienti, ma anche ai gestori dei pubblici esercizi che non hanno effettuato il controllo sui green pass della loro clientela.

Al momento le regole sono queste, anche se c’è chi richiama i principi della privacy e della riservatezza, in quanto il green pass come l’applicazione, permette al gestore dei locali di visualizzare dati anagrafi e sensibili (nome, cognome). Il Ministero sottolinea che tutti i dati sensibili sono utilizzati nel rispetto della privacy.

Chi controlla il green pass

Le persone abilitate a controllare il green pass sono:

  1. Titolari e gestori di pubblici esercizi;
  2. Forze dell’ordine;
  3. Gestori di strutture sanitarie.

La multa in caso di trasgressione va da 400 a 1.000 euro sia per il cliente che per l’esercente. Inoltre, se l’esercente vìola l’obbligo per tre volte nell’arco di tre giorni, le autorità potrebbero chiudere l’attività per un periodo che va da 1 a 10 giorni.

Come scaricare il green pass

I metodi per scaricare il green pass sono molteplici. Puoi scaricarlo da:

  • La Piattaforma nazionale DGC;
  • L’app Immuni;
  • L’app IO, se possiedi Spid o Carta d’Identità Elettronica (CIE);
  • Il fascicolo sanitario elettronico regionale, se possiedi Spid o Carta d’Identità Elettronica (CIE).

Bambini

Il green pass non è obbligatorio per i bambini di età inferiore a 12 anni, sono esentati. Dunque i bambini al di sotto di questa età possono accedere a qualsiasi luogo, anche senza tampone.

Esenzione

Sono esentati dal green pass:

  • I bambini con età al di sotto dei 12 anni;
  • I soggetti che, in base ai criteri definiti con circolare del Ministero della salute, non possono ricevere il vaccino.

La pandemia da COVID 19 ha generato un’emergenza che non è solo sanitaria, ma si è estesa anche al settore economico. Per contrastare la diffusione della pandemia, il governo ha dapprima attuato le misure di sicurezza tra cui quarantena, obbligo di dispositivi di protezione individuale, chiusura di esercizi pubblici, scuole.

Da un lato questo ha permesso di arginare i contagi, anche se non del tutto. I contagi hanno continuato la loro ascesa, anche nelle fasce di età più basse, anche se spesso caratterizzate da assenza di sintomi o lieve sintomatologia.

La crisi economica che ne è scaturita, è stata sicuramente tra le più pesanti degli ultimi decenni: la chiusura di qualsiasi attività, che non fosse di pubblica necessità, ha generato forti scompensi nel mondo imprenditoriale. Dal settore turistico alla ristorazione, ai cinema, teatri, piscine: gli incassi si sono ridotti sensibilmente o addirittura azzerati.