Non solo le classiche banche: anche Poste Italiane può emettere il classico assegno circolare, ossia quello emesso con certezza di fondi. In questo modo il beneficiario sa di poter contare sulla presenza effettiva del denaro al momento dell’incasso.
In questa guida completa sull’assegno circolare postale ti spiego come funziona, se è sicuro, come farlo senza conto corrente, da libretto postale, il costo da pagare, i tempi di incasso e la scadenza, l’importo massimo che puoi inserire, cosa si intende per “non trasferibile”, dopo quanti giorni è disponibile e infine come funziona per l’acquisto casa.
Indice
Come funziona
L’assegno circolare postale è un assegno che ha le stesse funzioni di un assegno bancario circolare: ti permette di trasferire o incassare denaro senza entrare in contatto con i contanti.
Così come l’assegno circolare bancario, anche quello postale è sicuro: prima di emetterlo, la posta ha verificato che sul tuo conto ci siano i fondi necessari per il pagamento. E non solo: questo importo lo “congela”, in modo che, fino alla riscossione, i fondi siano sicuri.
È sicuro
L’assegno circolare è sicuro. Se una persona ti consegna un assegno circolare postale, puoi stare certo che andando a incassarlo i fondi ci sono. Lo stesso vale al contrario: se una persona ti chiede di essere pagato con assegno circolare, una volta ottenuto può star certo di trovare i fondi.
A differenza di un classico assegno infatti, quello circolare la banca (o la posta) lo emette solo dopo aver verificato che sul conto dell’emittente ci siano i fondi necessari. Dopo la verifica, li “congela”, in modo che il titolare del conto non li prenda prima dell’incasso del beneficiario.
Attenzione
L’assegno circolare è sicuro se è vero. Se l’assegno è falsificato, non troverai denaro quando andrai a incassarlo. Accetta quindi assegni circolari solo da persone di cui hai fiducia.
Da libretto
Puoi emettere un assegno circolare postale se possiedi un conto corrente in posta, ma anche un libretto postale: i soldi che hai sul libretto puoi utilizzarli per l’emissione di un assegno. Tutto quello che devi fare è recarti presso un ufficio postale, chiedere l’emissione di un assegno circolare e indicarne l’importo.
Piccola differenza:
- Se il tuo libretto è dotato di carta libretto, puoi chiedere l’assegno circolare presso qualsiasi ufficio postale;
- Se non hai la carta libretto, puoi chiedere l’assegno circolare solo nell’ufficio postale dove hai aperto il libretto, non altrove.
Senza conto corrente
Come detto poc’anzi, puoi chiedere alla posta di emettere un assegno circolare, se possiedi un conto corrente in posta ma anche un classico libretto: la posta usa i fondi che hai in deposito.
Se non possiedi un conto corrente, puoi comunque emettere un assegno circolare postale: basta che ti rechi presso qualsiasi ufficio postale portando con te i contanti necessari. Per esempio se vuoi far emettere un assegno circolare di 500 euro, devi portare con te 500 euro + il costo dell’operazione.
Attenzione
Senza conto corrente puoi chiedere assegni circolari di importo massimo pari a 1.000 euro, non di più. Per somme maggiori devi avere un conto corrente in posta o un libretto postale.
Costo
L’emissione di un assegno circolare postale non è gratis. I costi sono i seguenti:
- Per l’emissione di assegni circolari postali fino a 1.999,999 euro = il costo è pari a 3 euro:
- Per l’emissione di assegni circolari postali da 2.000 euro e fino a 49.999,99 euro = il costo è pari a 8 euro:
- Per l’emissione di assegni circolari postali da 50.000 euro in poi = il costo è pari a 10 euro.
Importo | Costo |
---|---|
Fino a 1.999,999 euro | 3 euro |
Da 2.000 euro a 49.999,99 euro | 8 euro |
Da 50.000 euro in poi | 10 euro |
Tempi di incasso
Se hai ricevuto un assegno circolare, puoi incassarlo entro:
- 8 giorni, se si tratta di un assegno su piazza, ossia il luogo di emissione e il luogo di incasso sono gli stessi. Ad esempio l’assegno risulta emesso a Milano e tu vai a incassarlo presso una banca di Milano;
- 15 giorni, se si tratta di un assegno fuori piazza, ossia il luogo di emissione e il luogo di incasso sono diversi. Ad esempio l’assegno risulta emesso a Milano e tu vai a incassarlo presso una banca di Sesto Monza.
Vediamo cosa succede se trascorrono questi 8/15 giorni, a seconda dei casi, qual è la scadenza prevista per l’assegno.
Scadenza
Trascorsi questi 8 o 15 giorni, l’assegno resta comunque valido. Hai tempo 3 anni per chiedere la riscossione dell’assegno e l’istituto emittente non può negartela. L’istituto che ha emesso l’assegno, in questo caso le poste, devono pagare l’assegno entro 3 anni dall’emissione.
Superati i 3 anni, la posta inserisce l’assegno tra i titoli cosiddetti “dormienti“ fino al termine definitivo di 10 anni, dopodiché va in prescrizione.
Importo massimo
L’assegno circolare può essere di qualsiasi importo. Non c’è un limite massimo, un importo massimo. Può essere di migliaia e migliaia di euro, l’istituto ti garantisce che quei fondi sono lì.
L’unico limite che esiste è legato alla clausola di non trasferibilità. Mi spiego meglio: se l’assegno circolare è di 1.000 euro o più, deve essere non trasferibile: non è quindi ammessa la girata.
Non trasferibile
Assegno circolare postale non trasferibile significa che può incassarlo solo la persona indicata come beneficiario sull’assegno. Nessun altro può ritirare quel denaro: solo il beneficiario.
Quindi, se per esempio Mario Rossi emette un assegno circolare e come beneficiario sull’assegno indica Giulio Verdi, solo quest’ultimo può incassare l’assegno. Giulio Verdi non può apporre alcuna girata sull’assegno per trasferirlo, dunque non può trasferirlo a nessun altro.
Dopo quanti giorni è disponibile
Se hai ricevuto un assegno circolare e oggi ne hai chiesto l’incasso, sappi che i soldi non li trovi immediatamente sul conto corrente: ci vogliono quattro giorni lavorativi per l’incasso.
Allo stesso modo, se hai emesso tu un assegno circolare, per vedere scalata la somma dal tuo conto (o libretto), ci vorranno circa 4 giorni.
Per acquisto casa
Se stai comprando casa, il giorno del rogito devi presentarti con un assegno, da consegnare al venditore. Difficilmente un venditore accetta un classico assegno bancario: si usa l’assegno circolare, bancario o postale.
Prima del rogito quindi, devi recarti presso la tua banca e far emettere un assegno circolare. Se hai chiesto anche un mutuo, la banca che te lo ha concesso emetterà un assegno circolare anche per l’importo concordato.
Supponiamo che compri una casa da 200.000 euro, di cui 60.000 li metti tu e 140.000 li hai chiesti di mutuo. Il giorno del rogito devi presentarti con l’assegno dei 40.000 euro (o meno, se hai versato già una caparra in precedenza) e i restanti 160.000 euro erogati dalla banca che ha emesso il mutuo.