La condizione di autoinsufficienza non è semplice da sopportare tantomeno da gestire: se un tuo famigliare ha necessità di continua assistenza medica e non puoi lasciarlo mai solo, con la conseguenza che non puoi più lavorare, puoi richiedere dei sostegni economici, tra cui l’assegno di cura.
In questa guida completa sull’assegno di cura ti spiego cos’è e come funziona, a quanto ammonta l’importo minimo e quello massimo, quali sono i requisiti per richiederlo, quando scade il bando di domanda, come inoltrare la richiesta al proprio Comune oppure alla Regione di riferimento. Ecco cosa devi sapere.
Cos’è e come funziona
L’assegno di cura é un aiuto economico a favore di chi assiste in casa un disabile non autosufficiente. Non bisogna confondere l’assegno di cura con quello di accompagnamento, poiché i due aiuti hanno un’importante differenza: l’accompagnamento viene richiesto, riconosciuto e pagato dall’INPS, mentre l’assegno di cura viene gestito dal Comune.
L’accompagnamento é istituito con leggi nazionali, mentre l’assegno di cura é stabilito con apposite leggi regionali: si pensi ad esempio alla legge n.05/1994 per l’Emilia Romagna, oppure per la Puglia alla delibera della Giunta Regionale 1633 del 30 ottobre 2006. Ogni Regione ha la possibilità di istituire questa forma di aiuto, in maniera autonoma, indipendentemente dall’INPS.
Suggerimento
Di solito le Regioni stabiliscono che, chi percepisce l’indennità di accompagnamento può ottenere anche l’assegno di cura. Sono infatti due prestazioni completamente diverse e compatibili l’una con l’altra.
A quanto ammonta: importo
Non é l’INPS a gestire l’assegno di cura, quindi non c’è una legge nazionale che indichi un importo preciso per ogni Regione. Ne consegue che, ogni singola Regione, attraverso la propria Giunta, delibera sia sui requisiti di accesso all’aiuto, sia sull’importo, che quindi varia da regione a Regione.
L’importo dell’assegno può dipendere da vari fattori:
- L’ISEE dell’anziano/disabile;
- La patologia di cui soffre;
- Il possesso di immobili di proprietà di un certo valore;
- La presenza o meno di una badante.
Sulla base di questi parametri, la Regione può assegnare un aiuto economico che, di solito, si aggira da un minimo di 50 euro a un massimo deciso dalla Regione. Quindi per conoscere con esattezza l’importo, i requisiti di domanda, la scadenza del bando, puoi rivolgerti alla tua Regione, al patronato della tua città, oppure direttamente all’ufficio URP del tuo Comune.
Ecco alcuni esempi di assegno di cura:
- Assegno di cura disposto dalla Provincia di Bolzano. L’importo dipende dal livello di assistenza di cui necessita il disabile. Più sono le ore di assistenza di cui ha bisogno il disabile, maggiore è l’importo erogato (fino a un massimo di 1.800 euro mensili).
Livello assistenza | Ore fabbisogno mensile | Importo |
---|---|---|
1 | 60 – 120 | 558,50€ |
2 | 120-180 | 900€ |
3 | 180-240 | 1.350€ |
4 | 240 | 1.800€ |
Puoi chiedere maggiori informazioni sull’assegno e sulla domanda da inviare, all’Ente di competenza.
2. Assegno di cura previsto dall’Emilia Romagna. In questa Regione è previsto un assegno di cura + un ulteriore contributo di 160 euro mensili per le situazioni più critiche. Queste prestazioni vengono erogate solo a chi non supera i seguenti ISEE:
- 25.000 euro annui per l’assegno di cura;
- 20.000 euro annui per il contributo aggiuntivo di 160 euro, da usare per il pagamento e la messa in regola di collaboratori assistenziali.
L’importo erogato, dipende dal livello di non autosufficienza del disabile. I livelli sono A (per un bisogno alto di assistenza), B (per un bisogno medio) e C (basso). In base al livello assegnato, ecco gli importi giornalieri spettanti:
- 22€ livello A;
- 17€ livello B;
- 13€ livello C;
Puoi avere maggiori informazioni e un aiuto per fare domanda, dagli sportelli sociali Emilia Romagna.
A chi spetta
L’assegno di cura spetta alle persone e agli anziani disabili, che non sono in grado di deambulare o comunque non autosufficienti. Ogni singola Regione, in maniera autonoma, stabilisce i requisiti di accesso all’aiuto. Non tutte le Regioni e i Comuni offrono questo aiuto e ogni realtà può prevedere dei requisiti di accesso differenti. Solitamente comunque l’assegno di cura spetta a a disabili e anziani non autosufficienti con:
- Reddito ISEE familiare inferiore a un importo stabilito dalla Regione;
- Certificato medico che attesti la non autosufficienza;
- Demenza;
- La presenza o meno di collaboratori o badanti.
Puoi conoscere i requisiti previsti dalla tua zona recandoti presso l’ufficio URP del tuo Comune, un CAF o un Patronato.
Scadenza
Recati in Comune, all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) per sapere con precisione la data di scadenza di presentazione delle domande. Spesso i Comuni decidono di prolungare i termini di presentazione delle domande, proprio per permettere la partecipazione anche ai ritardatari dell’ultimo momento.
Bando
Puoi reperire tutte le informazioni presso l’ufficio URP del tuo Comune o presso un patronato. Solitamente i Comuni lanciano un bando di domanda, a cui occorre partecipare presentando tutti i documenti necessari (modulo di domanda, attestazione ISEE, certificati medici, ecc.).
Una volta consegnata la domanda, il Comune analizza tutte le richieste ricevute e stila una graduatoria. Le persone inserite in graduatoria avranno diritto all’aiuto, fino ad esaurimento dei fondi disponibili. Quindi può succedere che, sebbene un anziano sia rientrato in graduatoria, non riceva l’assegno a causa dell’esaurimento dei fondi.
Suggerimento
Se pur essendo in graduatoria non hai avuto l’assegno perché i fondi sono terminati, informati comunque su tutte le forme di aiuto economico ed assistenziale a cui hai diritto in alternativa, non solo da parte del Comune, ma anche dell’INPS e dell’ASL. Gli anziani malati infatti, hanno diritto ad accedere alle RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale), a carico dell’ASL.
Domanda
Puoi trovare il modulo di richiesta presso:
- Il tuo Comune di residenza;
- Caf o Patronati della tua città, i quali possono aiutarti nella compilazione della domanda e nel reperimento di altri documenti quale ad esempio il modello ISEE. Il CAF solitamente assiste durante tutta la procedura: dalla compilazione della domanda fino all’invio di quest’ultima.
Il modulo di domanda cambia da Regione a Regione, puoi scaricarlo dal sito Internet locale oppure ritirarlo in Comune o al patronato: Di solito gli elementi da indicare nel modulo di domanda sono:
- I dati personali del disabile;
- I dati del richiedente l’assegno;
- Il rapporto tra disabile e richiedente;
- L’IBAN su cui versare l’assegno o altri metodi di pagamento eventualmente previsti.