L’ottenimento dell’assegno unico non è automatico, per averlo devi presentare apposita domanda e indicare l’IBAN su cui l’INPS può erogare l’importo. Tuttavia, una volta presentata la domanda per la prima volta, se accettata dall’INPS, poi non devi più fare nulla per il rinnovo. Il rinnovo dell’assegno unico è automatico.

Per l’assegno unico non bisogna rifare domanda ogni anno, ma l’ISEE va rinnovato: in questa guida completa ti spiego perché devi rinnovare l’ISEE, cosa succede se non lo fai, entro quali scadenze puoi recuperare gli arretrati e infine come procedere con il rinnovo ISEE, attraverso i canali disponibili.

Rinnovo automatico

Se stai già percependo l’assegno unico, non devi fare una nuova domanda. Ogni anno l’assegno unico si rinnova in automatica, dunque non devi nuovamente presentare istanza all’INPS: continuerai a ricevere l’importo che ti spetta.

Devi però ricordare di presentare la nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), in modo da rinnovare l’ISEE. E devi farlo entro il 28 febbraio di ogni anno. In questo modo l’INPS può ricalcolare l’importo di assegno che ti spetta.

Cosa succede se non presenti l’ISEE

Se non presenti l’ISEE entro il 28 febbraio di ogni anno, a partire da marzo l’INPS inizia a erogarti l’assegno rimodulato con l’importo minimo. Tanto per intenderci: supponiamo che finora per tuo figlio tu abbia percepito un assegno pari a 100 euro. Se entro il 28 febbraio non rinnovi l’ISEE, a partire da marzo l’INPS ti eroga solo 54,1 euro mensili. E questo finché non rinnovi l’ISEE.

Non sei obbligato a rinnovarlo: l’ISEE puoi anche lasciarlo così. Quindi, ricapitolando: la domanda di assegno unico non va ripresentata ogni anno, l’ISEE invece si. Ma non è neanche obbligatorio: se non lo rinnovi, l’INPS inizia a erogarti l’assegno con l’importo minimo. E continua a erogartelo sempre, senza nessun problema, perché l’ISEE non è necessario per avere diritto all’assegno.

L’assegno unico infatti spetta a tutte le famiglie con figli, anche alle più benestanti. In questo caso però, spetta l’importo minimo. Non presentando l’ISEE, l’INPS ti “tratta” dunque come persona più danarosa, e quindi ti versa solo il minimo.

Comunicare l’ISEE in ritardo

Se comunichi l’ISEE entro il 30 giugno, a partire da luglio l’INPS ti eroga l’assegno con l’importo aggiornato. Quindi, se per esempio da marzo a luglio hai ricevuto solo 54,1 euro perché non avevi rinnovato l’ISEE, a partire da luglio ricevi 100 euro (o l’importo che ti spetta in base all’ISEE).

Inoltre, avendo rinnovato l’ISEE entro il 30 giugno, ti spettano anche gli arretrati da marzo a giugno. Dunque, ti spettano 100 euro al mese, ma tu ne hai percepito 54,1 per quattro mesi (da marzo a giugno), allora ricevi 183,6 euro di arretrati insieme all’assegno di luglio ( 45,9 x 4 = 183,6 euro).

Se comunichi l’ISEE dopo il 30 giugno, per esempio il 30 agosto, allora a partire da settembre percepisci l’importo dell’assegno rimodulato (in base all’ISEE che hai comunicato), ma non ricevi gli arretrati. Se comunichi l’ISEE dopo il 30 giugno dunque, gli arretrati sono persi.

Cosa fare se il tuo ISEE non cambia

La comunicazione ISEE devi farla comunque: se desideri ricevere l’importo dell’assegno che ti spetta, il rinnovo ISEE devi farlo ogni anno, anche se la tua situazione reddituale/patrimoniale non è cambiata per nulla rispetto allo scorso anno.

Infatti, se tu non rinnovi (pur essendo nella stessa situazione reddituale/economica), l’INPS comincia poi a erogarti l’assegno con l’importo minimo. Questo perché l’INPS non può conoscere con esattezza il tuo ISEE attuale, non può sapere se qualcosa è cambiato o no. Se quindi vuoi l’importo che ti spetta, devi presentare la DSU e rinnovare l’ISEE. Altrimenti devi accontentarti dell’importo minimo.

Come rinnovare ISEE

Un ISEE aggiornato ti permette di ricevere l’importo spettante. Per aggiornare l’ISEE non devi far altro che presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e puoi farlo attraverso uno di questi metodi:

  • Presso un CAF della tua zona;
  • Presso gli sportelli del tuo Comune;
  • Tramite il sito INPS.

Con la DSU tu dichiari la tua situazione reddituale e patrimoniale, nonché la composizione della tua famiglia. In questo modo l’INPS, dopo aver ricevuto tutte le informazioni che occorrono, può calcolare l’importo che ti spetta in qualità di assegno unico.

Suggerimento

Ricorda di presentare l’ISEE secondo le scadenze previste, in modo da non perdere denaro. Se sei in ritardo, cerca di presentare l’ISEE entro il 30 giugno, in modo da recuperare gli arretrati.