Anche se non presenti l’ISEE, hai diritto comunque all’assegno unico. Esso si definisce infatti anche “universale” che significa appunto “destinato a tutte le famiglie”, anche quelle con redditi più alti e anche quelle che decidono di non presentare l’ISEE.
In questa guida completa ti spiego qual è l’importo che ti spetta in caso di assegno unico senza ISEE, quali documenti devi presentare per ottenerlo, a quanto ammonta l’importo minimo, quali sono le eventuali maggiorazioni, infine in quali casi ti spettano gli arretrati anche se presenti l’ISEE in ritardo.
Si può richiedere
Durante la richiesta dell’assegno unico, occorre comunicare anche l’ISEE. Tuttavia, non è obbligatorio: se non comunichi il tuo ISEE, semplicemente l’INPS ti eroga l’importo minimo.
Questo perché, se l’INPS non conosce il tuo ISEE, allora ti considera come nucleo familiare ad alto reddito, ossia con ISEE maggiore di 43.240 euro. In tal caso, spetta l’importo minimo. L’assegno unico infatti spetta a tutti, ecco perché è definito anche “universale”: spetta a tutte le famiglie, anche le più facoltose. A questi ultimi però, spetta l’importo minimo.
Importo: quanto spetta
Se non presenti l’ISEE all’INPS, l’assegno unico ti spetta lo stesso e ti spetta l’importo minimo (art. 4, co. 9 del D. Lgs. n. 230/21), ossia quello destinato alle famiglie con ISEE maggiore di 43.240 euro.
L’importo minimo dell’assegno universale è pari a 54,1 euro per ogni figlio. Tale importo, pur in assenza di ISEE, può aumentare in caso di condizioni particolari, quali:
- Per ogni figlio dal terzo in poi;
- In caso di figli di età compresa tra 0 e 1 anno;
- In caso di figli di età compresa tra 1 e 3 anni, ma solo se questa famiglia ha almeno 3 figli;
- In caso di madre di età minore di 21 anni;
- In caso di genitori entrambi lavoratori;
- In caso di figlio disabile.
In questi casi, l’importo minimo di 54,1 euro può aumentare, anche se non hai presentato l’ISEE.
L’importo di 54,1 euro si riferisce a ogni figlio. Se quindi per esempio hai due figli, allora hai diritto a un assegno pari a 108,2. Importo che può aumentare in caso di particolari condizioni come sopra dichiarato (figlio disabile, famiglia numerosa, ecc.).
Arretrati
Ogni anno devi presentare la DSU per calcolare l’ISEE. Non è necessario presentare la domanda di assegno unico ogni anno, perché si rinnova in automatico. Quello che però va presentato è la DSU, ogni anno. Puoi anche non presentarla, ma se non la presenti, ti spetta l’importo minimo (come sopra).
La DSU puoi presentarla ogni anno entro il 28 febbraio. In questo modo l’INPS può calcolare l’importo di assegno unico che ti spetta. Se non presenti la DSU, continui a percepire l’assegno unico, ma l’INPS inizia a versarti solo l’importo minimo.
Se presenti la DSU in ritardo, purché entro il 30 giugno, l’INPS poi ti versa anche gli arretrati. Se invece la presenti solo dopo il 30 giugno, allora inizia a pagarti l’assegno unico che ti spetta, ma solo a partire dal mese successivo alla presentazione della DSU. Non ti spettano gli arretrati. Facciamo alcuni esempi per meglio comprendere.
ESEMPIO 1. Presenti la DSU entro il 28 febbraio
In questo caso continui a percepire l’assegno unico che ti spetta, correttamente calcolato.
ESEMPIO 2. Presenti la DSU il 1 aprile (quindi entro il 30 giugno)
In questo caso, l’INPS ti eroga gli arretrati dei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Ossia importo dell’assegno intero, quello che ti spetta, non l’importo minimo. Se presentando la DSU ti spettano 100 euro a figlio, ma i primi tre mesi ti aveva erogato solo i 54 euro, allora i restanti 50 euro a figli (da gennaio a marzo), te li versa nei mesi successivi. Hai presentato la DSU in tempo, quindi hai diritto agli arretrati.
ESEMPIO 3. Presenti la DSU il 1 luglio (quindi oltre il 30 giugno)
In questo caso, hai percepito l’assegno con importo minimo per i mesi da gennaio a giugno. Non hai diritto ad alcun arretrato. a partire da luglio inizi a percepire l’importo pieno a cui hai diritto, ma gli arretrati sono persi.
Documenti
I documenti necessari per presentare la domanda di assegno unico sono sempre gli stessi, con ISEE e senza ISEE:
- Dati dei figli a carico (nome, cognome, codice fiscale, presenza di particolari situazioni come handicap…);
- Dati dell’altro genitore;
- IBAN per ricevere l’assegno;
- Consenso al trattamento dei dati.
Attenzione
L’INPS potrebbe chiederti documenti aggiuntivi, in base alla tua specifica situazione.
2 figli
Se non presenti l’ISEE e hai un solo figlio, ti spetta l’assegno unico in misura base, ossia ti spettano 54,1 euro al mese. L’INPS te li accredita l’importo spettante dul tuo conto corrente, sull’IBAN che hai indicato al momento della presentazione della domanda.
Se hai due figli, ti spetta un importo doppio, quindi 108,2 euro al mese. Gli importi potrebbero essere maggiorati in particolari condizioni, ad esempio se uno o due figli sono portatori di disabilità oppure in caso di famiglia numerosa.