Proteggere i propri cari da alcuni rischi è un gesto di amore e responsabilità, soprattutto se sei l’unica persona che in casa lavora e quindi i tuoi familiari possono fare affidamento solo sul tuo reddito. Ad oggi ci sono tante polizze che possono garantire una serie di coperture per quegli eventi che purtroppo possono colpire chiunque.
In questa guida completa sull’assicurazione sulla vita ti spiego cos’è e come funziona, qual è il costo medio annuo e da quali fattori dipende, se e quando conviene, cosa prevede il contratto, cosa copre, come stipulare una polizza a favore di un terzo, come chiedere un preventivo online e infine come detrarre il premio in dichiarazione dei redditi.
Cos’è e come funziona
L’assicurazione sulla vita è un contratto che in caso di tuo decesso garantisce i tuoi familiari con un capitale. Volendo, se lo inserisci nel contratto, può coprire anche l’invalidità assoluta irreversibile. L’assicurazione sulla vita quindi, ricapitolando, copre i seguenti casi:
- Tua morte. Se vieni a mancare, sai che i tuoi familiari potranno contare su un reddito preciso;
- Tua invalidità assoluta e non temporanea. Nel caso dovessi diventare invalido al 100%, la polizza ti garantisce un capitale per la tua sussistenza.
Non è molto bello parlare di morte o invalidità assoluta, questo è vero. Ma al giorno d’oggi è quanto mai opportuno pensarci: è di grande importanza stipulare un’assicurazione sulla vita sulla persona che in famiglia garantisce la maggiore fonte di reddito.
Questo perché, se viene a mancare oppure diventa invalido, almeno la famiglia può mantenere un certo tenore di vita. Purtroppo nessuno è padrone del proprio domani e se anche oggi si gode di ottima salute, domani potrebbe accadere qualsiasi cosa, un incidente, una malattia improvvisa, che potrebbe sconvolgere i propri piani e quelli della famiglia.
Costo
Stai pensando di stipulare un’assicurazione sulla vita e, prima di decidere, desideri sapere più o meno su che cifra si aggira il costo annuo medio. Inizio col dirti che il costo dipende da vari fattori importantissimi, te li elenco subito:
- Età. Se sei molto giovane, per esempio under 30, le possibilità di decesso e di invalidità sono molto remote, quindi il costo della polizza è bassissimo; al contrario, con il crescere dell’età il rischio aumenta e quindi il costo della polizza anche;
- Stato di salute. Se sei sano come un pesce, le possibilità di decesso e di invalidità sono molto remote, quindi il costo della polizza è bassissimo. Al contrario, se hai qualche patologia grave, il costo aumenta, perché aumentano i rischi per la tua salute;
- Capitale. Quando stipuli la polizza, devi decidere quanto capitale vuoi garantire ai tuoi familiari. Se vuoi garantire 500 euro al mese, la polizza ha un costo, se vuoi garantire 3.000 euro al mese, è chiaro che la polizza ha un altro costo, molto più alto.
Il costo totale della polizza quindi nasce dalla somma di tutte queste componenti: se sei giovanissimo e sano come un pesce, la polizza non avrà un costo elevatissimo, a meno che tu voglia dare ai tuoi cari una rendita di 50.000 euro al mese. Se sei giovane, mai hai patologie importanti, il costo aumenta, a parità di capitale garantito. Se sei in età avanzata, ma sei sano come un pesce, la polizza ha un certo costo; se oltre ad essere in età avanzata hai anche grossi problemi di salute, la tua polizza sarà molto alta.
Giusto per farsi un’idea: una persona adulta, tra i 40 e i 50 anni, in salute, senza particolari patologie gravi e che vuole garantire ai suoi familiari un capitale medio, potrebbe stipulare una polizza con un costo medio di circa 200 euro annui. Giusto per farti un’idea, perché come ti ho detto le variabili sono tante.
Conviene
Questa è la tipica domanda da un milione di dollari. Come puoi sapere se ti conviene o meno stipulare un’assicurazione sulla vita? Se domani per un motivo X passi a miglior vita, che sia un incidente o chissà cos’altro, non lo puoi certo sapere oggi. Chiunque, nonostante sia giovane e in buona salute, non puoi mai conoscere con certezza il proprio domani. Può programmare e magari la maggior parte dei programmi vanno a buon fine, ma purtroppo alcuni eventi sono incontrollabili dalla nostra volontà.
Più che altro, per capire se davvero conviene, devi farti un’altra domanda: se dovessi passare e miglior vita, i tuoi familiari hanno mezzi di sostentamento sufficienti Lavorano, hanno già delle rendite? Ci sono altri membri della tua famiglia che sono indipendenti economicamente? Se sì, allora una polizza assicurativa sarebbe una certezza in più, seppur non indispensabile.
Ma se sei l’unico a lavorare in famiglia, sicuramente la scelta migliore da fare è quella di stipulare un’assicurazione sulla vita. Il tuo reddito non è alto e non puoi sobbarcarti un’altra spesa? Potresti farla, magari proprio minima: le polizze infatti te le componi come vuoi, decidi tu quanto capitale garantire ai tuoi familiari. Non dico di garantire migliaia di euro al mese, ma almeno un minimo. Nel caso succedesse un imprevisto, sarebbe per i tuoi un grande aiuto.
Preventivo
La cosa migliore è fare vari preventivi prima di decidere, prima di scegliere la compagnia. Ogni compagnia assicurativa, che sia Poste Italiane, Generali, Allianz o altre, ti permette di comporre un “pacchetto” secondo le tue esigenze. Puoi per esempio decidere di inserire uno o più beneficiari, i tuoi familiari oppure stipulare un contratto assicurazione vita a favore di un terzo, quanto lasciare loro, puoi decidere se lasciare una rendita mensile oppure un importo consistente in unica soluzione o entrambi.
Cosa include
Insomma, decidi tu cosa fare, a chi beneficiare e quanto pagare, sulla base delle tue esigenze e sulla base delle tue possibilità. Puoi costruire una polizza che rispecchi pienamente i tuoi bisogni e che incida in maniera sopportabile sul tuo reddito di oggi. Online puoi trovare tanti preventivatori semplici e veloci.
Contratto
Per fare un’assicurazione sulla vita, devi stipulare un classico contratto. In questo contratto tu ti impegni a pagare tot euro all’anno, oppure al mese se lo preferisci. L’assicurazione, da parte sua, si impegna a pagare una rendita mensile oppure un capitale in unica soluzione ai beneficiari che tu scegli, oppure al beneficiario. nel caso in cui tu dovessi mancare. Tutto deve essere scritto nero su bianco, quindi ricorda di controllare bene le clausole di tutto ciò che sottoscrivi.
Cosa prevede
Un contratto assicurazione vita, solitamente prevede una rendita mensile:
- Ai tuoi cari in caso di tuo decesso. Oppure, se lo desideri, non una rendita mensile ma il pagamento di una somma tutta insieme, per esempio 100.000 euro. In alternativa, puoi scegliere entrambe le soluzioni: ossia capitale una tantum + rendita mensile. Insomma, la polizza te la costruisci tu, chiaramente in base a ciò che l’assicurazione può offrire;
- A te stesso, in caso di tua invalidità permanente e al 100%.
Attenzione
Non tutte le assicurazioni offrono sia la copertura caso morte che quella invalidità. Quindi prima di stipulare il contratto, verifica bene cosa copre e se il caso, compra due polizze, una che copre il caso morte e una il caso invalidità.
A favore di un terzo
Posso stipulare un’assicurazione vita a favore di un terzo? Nel senso, io pago l’assicurazione, però la persona coperta è un’altra? Certo che sì: per esempio puoi stipulare una polizza a carico del tuo coniuge e pagarla tu ogni mese/anno: in caso di decesso del coniuge, l’assicurazione ti paga quanto dovuto.
Puoi pagarla anche se non sei tu il beneficiario: per esempio stipulare un’assicurazione dove l’assicurato è un tuo amico, e il beneficiario un’altra persona ancora. Alle assicurazioni non interessa chi paga. Sul contratto scriverete chi è l’assicurato e chi è il beneficiario e tu decidi senza problemi. Chiaramente l’assicurato deve essere d’accordo con te: non puoi assicurare una persona senza il suo consenso.
Detrazione
Se stai pagando un’assicurazione sulla vita, puoi scaricare il costo nel 730. Se hai stipulato un’assicurazione dove l’assicurato è un familiare a tuo carico, tu puoi scaricare il costo.
Esempio
Hai stipulato un’assicurazione dove l’assicurato è il tuo coniuge, ma l’assicurazione la paghi tu. Il coniuge è a tuo carico. Puoi scaricare il costo del premio assicurativo con il tuo 730.