Non votare si può? Certo, la costituzione italiana prevede il diritto dovere di voto, ma nessuno può essere costretto a votare. Tant’è che per le elezioni politiche non é previsto alcun quorum minimo di votanti: qualunque sia quindi la percentuale, il numero di cittadini che si recano alle urne ed esprimono le proprie preferenze attraverso il voto, le elezioni sono valide.
Ciò significa che se, per assurdo, ci fossero 1000 votanti soltanto, sarebbero spogliate solo queste schede e i seggi distribuiti in base alla percentuali di voto ottenuta. Una situazione del genere però, dovrebbe preoccupare o quantomeno spingere alla riflessione e ad agire di conseguenza le forze politiche. Non votare però, soprattutto se lo si fa per esprimere il proprio dissenso verso la politica italiana, purtroppo non ha quel peso che si vorrebbe dare. Ecco perchè si parla di astensionismo attivo per il non voto: vediamo di cosa si tratta e come usufruirne.
L’astensionismo passivo (il non recarsi alle urne) non fa percentuale di media votanti e se per assurdo, come abbiamo detto in apertura, in tutta Italia votassero solo 1000 cittadini, i seggi sarebbero attribuiti in base a quelle votazioni. Inoltre, attenzione: le schede bianche e nulle, fanno si percentuale votanti, e vengono ripartite nel cosiddetto premio di maggioranza. In pratica il voto delle schede nulle o bianche non é poi così nullo, poichè il voto viene poi attributo al partito più votato.
Esiste però un altro metodo di astensione: l’astensionismo attivo per il non voto, un procedimento assolutamente legale che garantisce che il proprio voto bianco, non venga attribuito a nessuno, neanche al partito di maggioranza. Come far valere questo diritto?
Astensionismo attivo per il non voto
È facoltà dell’elettore recarsi al seggio, far vidimare il certificato elettorale e subito dopo avvalersi del diritto di rifiutare la scheda. È necessario assicurarsi che lo scrutatore o il presidente di seggio, scrivano a verbale che abbiamo deciso di avvalerci di tale opzione. Inoltre, se lo vogliamo (non é obbligatorio), é possibile far scrivere in calce al verbale, una dichiarazione in cui spieghiamo le motivazioni del nostro non voto (es.: ‘Nessuno dei partiti mi rappresenta’).