Hai dei risparmi da parte e, piuttosto che tenerli fermi su un conto corrente, stai valutando la possibilità di investirli. Prima di addentarti in questo campo, hai bisogno di conoscere almeno le basi, soprattutto se intendi investire in quello azionario e obbligazionario.

Azioni e obbligazioni infatti, sono molto differenti tra loro: con le prime acquisti determinati diritti, con le seconde altri ancora. Ma l’aspetto più impattante è quello dei rischi: in questa guida completa sulla differenza tra azioni e obbligazioni ti spiego le caratteristiche di entrambe e ti fornisco alcuni esempi, in modo che tu comprenda quale conviene nel tuo caso, quel è l’investimento adatto alle tue esigenze.

Differenza

Azioni e obbligazioni sono entrambe prodotti finanziari. La prima differenza è questa:

  • Acquistando un’azione, diventi comproprietario della società che l’ha emessa;
  • Acquistando un’obbligazione invece, diventi semplicemente creditore.

Mi spiego meglio.

Le azioni non sono altro che quote della società. Se quindi tu compri delle azioni, diventi socio a tutti gli effetti e acquisisci diritti e doveri. Il diritto per esempio di avere un dividendo a fine anno (se l’impresa va bene e ci sono utili), ma anche il dovere di partecipare alla vita sociale dell’impresa (in base al tipo di azione che hai comprato).

Inoltre con l’azione, stai rischiando di perdere il tuo capitale. Essendo tu diventato socio, se l’azienda va male, potresti persino perdere tutto il capitale investito. Hai acquisito un vero e proprio rischio di impresa. Se invece le cose vanno bene, a fine anno, l’azienda può pagarti persino degli utili.

Le obbligazioni invece, non sono quote della società. Sono semplici prestiti che le aziende chiedono. Per esempio: supponiamo che un’azienda abbia bisogno di 50.000 euro. Piuttosto che chiederli a una banca, decide di emettere obbligazioni, ossia di chiedere un prestito di 50.000 euro agli investitori. Tu puoi decidere di comprare quote di questo prestito.

Ad esempio, decidi di dare all’azienda 5.000 euro. Significa che stai investendo 5.000 euro in obbligazioni di quella società. Significa che le stai facendo un prestito, stai diventando suo creditore. In qualità di creditore, non partecipi al rischio sociale, come invece avviene per gli azionisti. L’azienda deve restituirti il prestito entro una certa data e deve pagarti degli interessi, per esempio annuali o semestrali.

Il tuo guadagno quindi, in qualità di investitore, è quello sugli interessi.

Le obbligazioni dunque, in conclusione, sono potenzialmente più sicure rispetto alle azioni, hanno meno rischi. Ma generalmente offrono anche meno guadagni rispetto alle azioni. Con le azioni puoi guadagnare tanto, ma anche perdere tanto. Tutto dipende da come andrà il mercato, che non sempre è prevedibile.

Attenzione però: non sempre le obbligazioni sono così sicure. Dipende da che tipo di azioni compri.

Tipologie di obbligazioni

In base al soggetto emittente, le obbligazioni possono essere:

  • Obbligazioni emesse dallo stato. Sono i cosiddetti titoli pubblici. Praticamente in questo caso, tu stai prestando soldi allo stato. Queste sono le obbligazioni che forniscono maggiori garanzie. Anche qui non c’è la certezza al 100%, un minimo di rischio c’è, soprattutto se compri obbligazioni di stati poco stabili. Ma se compri obbligazioni di stati che offrono una certa stabilità, generalmente puoi dormire sonni più che tranquilli. In Italia le obbligazioni di stato (i titoli di stato), sono tra i più sicuri al mondo.
  • Obbligazioni emesse da aziende private. Anche in questo caso hai una certa sicurezza. Diventi creditore di un’azienda privata, ma considera che, se l’azienda dovesse andare malissimo, dovesse fallire, in qualità di obbligazionista tu sei il primo a riavere il tuo denaro. Le aziende in fallimento infatti, devono prima di tutto pagare i loro debiti (quindi fornitori, obbligazionisti), e poi eventualmente, se rimane denaro, dividerlo tra i soci. Perché appunto i soci sono coloro che hanno comprato azioni e si sono assunti il rischio aziendale. Tu in qualità di obbligazionista, non hai assunto questo rischio.

Obbligazioni convertibili in azioni

Esiste un’altra categoria di obbligazioni piuttosto interessante: le obbligazioni convertibili. Significa che, alla scadenza, al posto di riavere il tuo denaro, puoi decidere di investirlo in azioni della società. Ti faccio un esempio.

Supponiamo che decidi di sottoscrivere 6.000 euro di obbligazioni dell’azienda X, che ti paga l’8% di interesse ogni anno e ti restituisce il capitale (ossia i 6.000 euro), dopo due anni. Allo scadere dei due anni quindi, puoi ottenere i tuoi 6.000 euro indietro, oppure decidere di comprare azioni, diventando a tutti gli effetti socio dell’azienda, azionista (con tutti i rischi e diritti connessi).

Si tratta di un’opportunità interessante se preferisci iniziare con un investimento obbligazionario, quindi non assumerti troppi rischi, seguire un po’ le vicissitudini di quell’azienda e capire se ti conviene, se la ritieni abbastanza affidabile per trasformare il tuo investimento in azioni.

Chiaramente si tratta solo di un’opzione: alla scadenza, puoi decidere se riavere i tuoi soldi indietro oppure trasformare il denaro in azioni. Non hai alcun obbligo, tutto dipende da ciò che decidi in quel momento.