L’Europa ha dato vita a un sistema all’interno del quale vige il libero scambio di merci e la libera circolazione delle persone. Con il tempo, i paesi membri hanno adottato una moneta unica.
In questa guida completa sulla Banca Centrale Europea (BCE) ti spiego cos’è e come funziona, dove si trova, quali sono le funzioni istituzionali, i compiti, quel è l’obiettivo che si prefigge, da chi è composta, di cosa si occupano le varie figure che operano all’interno dell’istituzione.
Cos’è e come funziona
La Banca Centrale Europea (BCE) è la banca che fa capo a tutte le banche centrali dei Paesi che aderiscono alla moneta unica. Ogni nazione infatti ha la sua Banca centrale: in Italia per esempio abbiamo la Banca d’Italia (anche detta Bankitalia). Così come l’Italia, anche le altre nazioni hanno una propria banca centrale.
Prima che nascesse l’Europa e la moneta euro, ogni banca centrale era responsabile della politica monetaria del suo paese. Con l’euro, questo compito è passato alla Banca centrale europea (BCE): il suo ruolo è quello di attuare la politica monetaria di tutti i paesi membri dell’Unione.
Dove si trova
La Banca Centrale Europea ha sede a Francoforte, in Germania. L’immobile si trova nel centro di Francoforte, nella parte orientale.
In passato la BCE aveva sede presso l’Eurotower, sempre a Francoforte. Proprio per questo motivo, in molti chiamano ancora la BCE Eurotower.
Funzioni
La Banca centrale europea ha il compito di attuare la politica economica e monetaria all’interno dei Paesi aderenti all’Unione Europea. L’obiettivo primario è quello di mantenere l’inflazione al di sotto del 2% nel medio periodo.
L’inflazione è l’aumento generale del livello medio dei prezzi. Se i prezzi aumentano, le famiglie non riescono a comprare la stessa quantità di prodotti di prima, ma meno. Se prima con 1.000 euro compravano tot, con un’inflazione più alta (ossia prezzi più alti), riescono a comprarne meno.
La BCE quindi ha l’obiettivo di mantenere i prezzi a un livello calmierato, allo scopo di avvantaggiare le famiglie, di permettere loro di comprare i beni a prezzi non eccessivi. In questo modo il potere di acquisto della moneta è più alto: con tot moneta si possono comprare più beni.
Un aumento dei prezzi, con il passare del tempo, è quasi scontato: basti pensare ai prezzi di 10 anni fa, non sono certamente uguali a quelli di oggi. L’obiettivo della BCE è quello di mantenere l’inflazione nel medio periodo al di sotto del 2%, quindi di mantenere l’aumento dei prezzi sotto questa percentuale.
Come influenza l’inflazione la BCE? Aumentando o diminuendo il tasso di interesse dei prestiti che concede alle banche:
- Se la BCE concede prestiti a un tasso dell’1%, le banche ottengono prestiti (denaro) pagando soltanto l’1%; a sua volta, quando concedono prestiti alla clientela (famiglie e imprese), li concedono a un tasso di interesse basso (all’1,5% per esempio, per avere un guadagno di 0,50%). Essendo il tasso di interesse basso, famiglie e imprese sono più invogliate a chiedere prestiti. Li chiedono, li ottengono, dunque nel sistema aumenta la moneta in circolazione. Essendoci più denaro in giro, famiglie e imprese spenderanno di più, quindi i prezzi aumenteranno (ossia l’inflazione aumenterà);
- Se la BCE concede prestiti a un tasso più alto, per esempio del 5%, le banche ottengono prestiti (denaro) pagando il 5%; a sua volta, quando concedono prestiti alla clientela (famiglie e imprese), li concedono a un tasso di interesse più alto (al 6% per esempio, per avere un guadagno di 1%). Essendo il tasso di interesse piuttosto alto, famiglie e imprese sono meno invogliate a chiedere prestiti. Non li chiedono e dunque nel sistema diminuisce la moneta in circolazione. Essendoci meno denaro in giro, famiglie e imprese spenderanno di meno, quindi i prezzi scenderanno (ossia l’inflazione diminuirà).
Nel primo caso, ossia riduzione dei tassi di interesse -> che porta all’aumento della moneta in circolazione -> aumento dei consumi -> aumento dell’inflazione = si parla di politica monetaria espansiva, perché aumenta la presenza di denaro nel sistema economico.
Nel secondo caso, ossia aumento dei tassi di interesse -> che porta alla riduzione della moneta in circolazione -> riduzione dei consumi -> riduzione dell’inflazione = si parla di politica monetaria restrittiva, perché riduce la presenza di denaro nel sistema economico.
In conclusione: quando la BCE vuole abbassare l’inflazione, opta per la politica monetaria restrittiva (meno denaro in circolazione => riduzione dei prezzi). Quando la BCE vuole aumentare l’inflazione, opta per la politica monetaria espansiva (più denaro in circolazione => aumento dei prezzi).
Compiti
La BCE, oltre a fissare i tassi di interesse, agisce sui seguenti fronti:
- Gestisce le riserve di monete straniere, comprandole e vendendole, per ridurre/aumentare i tassi di cambio con l’euro;
- Verifica che le autorità nazionali controllino in modo corretto i mercati e le istituzioni;
- Garantisce la stabilità del sistema bancario;
- Permette l’emissione di moneta (euro) da parte delle nazioni europei.
Da chi è composta
La BCE è composta dai seguenti organi:
- Presidente della BCE; è il rappresentante dell’istituzione in varie occasioni: dalle assemblee dell’UE agli eventi pubblici, oppure presso istituzioni estere;
- Consiglio Direttivo, è l’organo che ha la funzione di prendere decisioni. Ha quindi un compito di notevole importanza. E’ composto da Comitato esecutivo + i presidenti delle banche centrali dei singoli paesi UE;
- Comitato esecutivo, è l’organo che fa eseguire le decisioni prese dal consiglio direttivo, che ne assicura il rispetto, ha il compito di gestire gli affari dell’istituto. E’ composto da presidente + vicepresidente della BCE + 4 componenti scelti dai premier dei paesi aderenti alla moneta unica.
- Consiglio generale, che ha compiti di organizzazione e di consulenza verso tutti gli altri organi e più in generale verso le singole banche centrali dei vari paesi. E’ composto da presidente + vicepresidente della BCE + presidenti delle banche centrali di tutte le nazioni UE.