Stai aspettando l’arrivo di un prodotto che hai comprato in America e sei in attesa che attraversi la Dogana italiana? Stai vendendo prodotti all’estero e vuoi capire come essere a posto con il Fisco italiano? Sicuramente la prima cosa che devi fare è capire cos’è e come funziona la bolla doganale.

In questa guida completa alla bolla doganale ti spiego quali sono le tipologie e quali servono nelle diverse occasioni, cosa cambia se acquisti merce fuori dall’Unione europea, come deve essere registrata, come leggerla in ogni casella presente sul documento, dunque se devi includerla nello spesometro.

Cos’è e come funziona

La bolla doganale è un certificato che conferma il pagamento delle tasse doganali e il rispetto di tutte le altre formalità previste alla dogana. La creazione della dogana inizia al momento della spedizione della merce: il mittente, compila e firma la bolletta doganale, che accompagna la merce fino alla frontiera. Questo documento ha due scopi precisi:

  1. Individuare il Paese estero di destinazione della merce;
  2. Calcolare le tasse doganali e pagarle all’autorità doganale.

Una volta pagate i diritti, la dogana assegna al modulo la data e un numero identificativo (art. 59, DPR 43/1972): così diventa bolla doganale, detta anche bolletta doganale. Chi riceve la merce quindi, ha la certezza che i diritti doganali sono stai pagati e tutte le formalità rispettate.

La bolla doganale è chiamata anche:

  • DAU (Documento Amministrativo Unico), in quanto non ci sono vari modelli, ma soltanto uno sia per l’importazione che per l’esportazione (Allegati 34 e ss. del Regolamento CE 2454/93);
  • DAE (Documento Accompagnamento Esportazione) è il modello valido a partire dal 2007 per le esportazioni Exra UE, che usa delle procedure telematiche.

Tipologia

La bolla doganale è un modello cartaceo unico, valido sia per le importazioni che per le esportazioni. Tuttavia, a seconda dei casi, la bolla assume nomi diversi:

  • Bolla di accompagnamento, quando deve solo seguire la merce da una dogana all’altra. Solo nell’ultima dogana si pagheranno i diritti ed espleteranno tutte le pratiche burocratiche: quindi nelle dogane precedenti, la bolla assume solo carattere di accompagnamento;
  • Bolla di importazione, serve per trasportare la merce dalla dogana alla destinazione definitiva;
  • Bolla di temporanea esportazione o temporanea importazione, contiene il motivo per cui le merci sono solo temporaneamente ferme in un Paese e la data entro cui devono essere definitivamente trasportate;
  • Bolla di introduzione in deposito, permettono lo stanziamento della merce in appositi locali messi a disposizione dalla dogana.

Estera

Se decidi di comprare della merce da un Paese extra UE, insieme alla merce riceverai:

  • La fattura emessa dal venditore straniero;
  • La fattura del trasportatore, che attesta il costo del suo servizio + l’eventuale l’importo anticipato in dogana; spesso infatti accade che i dazi doganali ed anche l’IVA vengano anticipati dallo spedizioniere, poi chiaramente il compratore glieli rimborsa una volta ricevuta la merce;
  • La bolla doganale, che attesta il pagamento dei diritti e delle altre pratiche doganali.

Nello specifico alla dogana occorre pagare:

  1. I dazi doganali, calcolati sul valore della merce + il nolo Extra UE (il nolo è la spesa di trasporto);
  2. L’IVA in base alle aliquote previste in Italia e calcolata non solo sul valore della merce ma su: valore merce – nolo nazionale + nolo Extra UE + dazi doganali. In pratica quindi, l’IVA si paga anche sui dazi stessi!

Registrazione

Nel momento in cui ricevi della merce da un Paese extra UE, devi registrare l’operazione contabilmente. Ci sono tre distinte registrazioni da fare e che riguardano:

  • La fattura extra UE;
  • La bolla doganale;
  • La fattura dello spedizioniere.

Supponiamo un acquisto merce da Paese Extra UE pari a 1.000 euro di valore. Spese spedizioniere pari a 500 euro. Lo spedizioniere anticipa IVA e diritti doganali e poi il destinatario gliele rimborsa.

Fattura extra UE

Essendo merce proveniente da un Paese Extra UE, è senza IVA e quindi l’operazione non deve passare dai registri IVA, ma solo dal libro giornale. Ecco come registrare la fattura emessa dal venditore:

  • Da Merci c/acquisti 1.000 euro
  • A Xiao Mao Hong Kong 1.000 euro
  • Causale: acquisto estero extra UE

Attenzione

Se la fattura non è in euro (ma per esempio in dollari, yuan, yen ecc.), allora evi prima calcolare il valore in euro considerando il tasso di cambio alla data riportata nella bolla doganale. Quasi sicuramente, tra la data di effettivo pagamento e quella di rilevamento dell’acquisto, ci sarà una differenza di tasso di cambio e quindi dovrai registrare un utile/perdita su cambio, anche se di pochi euro.

Bolla doganale

Per registrare la bolla doganale, che contiene IVA e diritti doganali, devi fare così:

  • Da acquisti extra UE c/transitorio 1.000 euro
  • Da IVA c/acquisti 220 euro
  • Da diritti doganali su acquisti 70 euro
  • A bolla doganale 1.290 euro

Poi per chiudere il conto transitorio fai così:

  • Da bolla doganale 1.000 euro
  • A Acquisti extra UE c/transitorio 1.000 euro

Attenzione

Di solito IVA e diritti vengono anticipati dallo spedizioniere, quindi devi fare anche la seguente scrittura:

  • Da bolla doganale 290 euro
  • A debiti vs spedizioniere per anticipo 290 euro

Fattura spedizioniere

Di solito lo spedizioniere anticipa IVA e diritti doganali, quindi devi fare le seguenti registrazioni:

  • Da debiti vs spedizioniere per anticipo 290 euro
  • Da spese di trasporto 500 euro
  • Da IVA su acquisti (sul trasporto) 110 euro
  • A Transport srl 900 euro

Come leggere

Se hai ricevuto una bolla doganale (quindi hai importato una merce), potrebbe sembrarti difficile decifrarla. In realtà vedrai che, dopo le prime volte, la leggerai meccanicamente. Ecco le sezioni di cui è composta e come interpretarle:

  • CASELLA 1: Dichiarazione Contiene la scritta IM (importazione);
  • CASELLA 8: Destinatario Il tuo indirizzo;
  • CASELLA 12: Elementi di trasporto Spese di trasporto UE e extra UE;
  • CASELLA 20: Termini Le condizioni contrattuali di spedizione;
  • CASELLA 22: Valuta La valuta usata per l’acquisto;
  • CASELLA 23: Tasso di cambio tasso di cambio fissato dalla dogana;
  • CASELLA 33: Codice merci Codice identificativo delle merci;
  • CASELLA 42: Prezzo Costo della merce al tasso di cambio;
  • CASELLA 44: Speciali Eventuali autorizzazioni, certificati;
  • CASELLA 47: Imposte IVA e dazi doganali.

Spesometro

Le spese sostenute per importazioni Extra Ue non vanno comunicate nello spesometro: per il loro transito in Italia occorre emettere la bolla doganale e quindi il fisco ne è già pienamente a conoscenza.