Il tetto della tua casa è soggetto a continue infiltrazioni di acqua da tutte le parti? Vorresti che le mura del tuo appartamento fossero in grado di trattenere più calore d’inverno e farti stare più fresco l’estate? L’unica soluzione è quella di fare una ristrutturazione edilizia del tuo edificio e sfruttare le agevolazioni dello Stato per risparmiare.

In questa guida completa sul bonifico per ristrutturazione edilizia ti spiego come funziona, ti fornisco un fac simile ai fini della detrazione, come comporre la causale, cosa succede nel caso di errori sul bonifico, dunque come calcolare la ritenuta per l’impresa edile. In questa guida finalmente avrai tutto chiaro.

Cos’è e come funziona

Se stai effettuando dei lavori di ristrutturazione edilizia. in casa tua oppure in parti comuni del condominio, ai sensi dell’art. 16 bis del D.P.R. 917 22/12/1986, hai diritto a delle detrazioni IRPEF. In pratica, al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi (Tramite Modello 730 o Unico) potrai ottenere uno sconto sull’imposta pagata e quindi un rimborso.

Affinché tu possa usufruire della detrazione però, è necessario che la spesa rispetti determinati requisiti:

  • Il pagamento avvenga tramite bonifico bancario o postale;
  • Nella causale del bonifico sia indicata una precisa dicitura, volta identificare il lavoro di ristrutturazione oggetto di agevolazione.

Questo tipo di bonifico, si chiama “parlante”, perché appunto indica chiaramente il motivo del bonifico, rappresenta la prova del pagamento e condizione essenziale per poter usufruire delle detrazioni IRPEF in sede di dichiarazione dei redditi.

Fac simile

Nel bonifico occorre indicare i seguenti elementi:

  • Nome dell’ordinante (il titolare del conto corrente, che ordina il bonifico)
  • Nome del beneficiario, ossia quello dell’impresa che effettua i lavori, ad esempio “Aplpha s.r.l.”
  • Conto corrente del beneficiario, IBAN ed eventualmente codice Swift;
  • Paese: ossia il Paese dove si trova il conto corrente beneficiario, quindi solitamente “Italia”;
  • Importo;
  • Causale, che deve avere una specifica forma: ossia la dicitura “Bonifico per lavori edilizi che danno diritto alla detrazione ai sensi dell’art.16-bis Dpr 917 del 22/12/1986 Pagamento fattura n. __ del ____ a favore di ____ partita Iva ______ Beneficiario della detrazione_______ codice fiscale ___________”

Scarica subito il modello fac simile WORD del bonifico per ristrutturazione edilizia.

Causale

Quando paghi l’impresa per i lavori di ristrutturazione edile, devi fare un bonifico, bancario o postale. È di primaria importanza che compili il bonifico indicando la causale, ossia il motivo del pagamento. Occorre indicare una specifica dicitura, composta da:

  • La legge che sancisce il diritto alla detrazione, ossia l’art. 16 bis del D.P.R. 917 22/12/1986;
  • Il codice fiscale del pagatore, quindi il tuo;
  • Il codice fiscale del professionista (se non ha la partita IVA) o la partita IVA dell’impresa.

Esempio

L’azienda Alpha s.r.l. ha la seguente partita IVA 987654321 e ti rilascia la fattura n.54 del 06/07/2019. il tuo nome è Mario Rossi e il tuo codice fiscale è MRRSSI12345678. La causale del bonifico deve essere questa: “Bonifico per lavori edilizi che danno diritto alla detrazione ai sensi dell’art.16-bis Dpr 917 del 22/12/1986 Pagamento fattura n. 54 del 06/07/2019 a favore di Alpha s.r.l. partita Iva 987654321 Beneficiario della detrazione Mario Rossi codice fiscale MRRSSI12345678.

Errore

Se hai sbagliato a compilare il bonifico, puoi provare ad annullarlo e rifarlo correttamente. Se è già giunto al destinatario, puoi provare a metterti d’accordo con lui: chiedigli se può restituirti l’importo bonificato e tu provvederai a fare un nuovo bonifico con tutti i dati corretti.

Purtroppo, non sempre le imprese sono disposte alla restituzione, neanche se il cliente anticipa il nuovo bonifico, di solito per motivi tecnico-contabili. In tale caso, come sottolineato dalla circolare 43/E/2016 dell’Agenzia delle Entrate, se sussistono queste tre condizioni:

  • Hai compilato il bonifico in maniera errata;
  • Non è possibile ripetere il bonifico;
  • Sul pagamento è stata applicata la corretta tassazione.

Puoi ottenere comunque la detrazione facendoti rilasciare dal beneficiario una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui dichiara che la somma percepita è stata inserita in contabilità. Per usufruire della detrazione, dovrai allegare questa dichiarazione, al momento della compilazione del modello 730 (o Unico).

Calcolo ritenuta

L’articolo 25 del D.L. 78/2010 sancisce l’applicazione di una ritenuta pari all’8%, sui bonifici per il pagamento di lavori di ristrutturazione edilizia o risparmio energetico. La ritenuta viene scalata direttamente dalla banca che riceve il bonifico e si occupa quindi di versarla al fisco tramite modello F4 con codice tributo 1039.

Attenzione

L’impresa edile non deve indicare la ritenuta in fattura, non ce n’è bisogno, perché sia del calcolo che del versamento se ne occupa la banca.

La banca deve calcolare la ritenuta dell’8% sull’imponibile così calcolato (Agenzia delle Entrate circolare 40/E/2010): lordo della fattura = 1,2.

Esempio

Fattura pari a 1000 euro (importo lordo, quindi comprensivo di IVA). 1000 / 1,2 = 833,33 euro è la base imponibile su cui calcolare la ritenuta dell’8%. L’8% di 833,33 è pari a 66,66 euro. L’impresa quindi, non riceverà un bonifico di 1.000 euro, ma pari a 933,34 euro (1.000 – 66,66).