L’emergenza coronavirus ha creato molti disagi nel mondo imprenditoriale italiani, tra i lavoratori stagionali, i lavoratori intermittenti, a progetto, i liberi professionisti. Il decreto Rilancio ha quindi previsto degli aiuti economici per queste categorie specifiche.

In questa guida completa sul bonus 1000 euro maggio ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta, i requisiti per averne diritto, cosa prevede il decreto per i liberi professionisti e per i commercianti, come richiederlo e infine quando arriva, entro quanto tempo dalla domanda.

A chi spetta

Il bonus partite IVA, che inizialmente era di 600 euro per tutti, per il mese di maggio sale a 1.000 euro per alcune categorie. Nello specifico i 1.000 euro spettano a:

  • Liberi professionisti (quelli privi di specifica cassa di previdenza e che quindi si iscrivono alla Gestione Separata INPS).
  • Titolari di rapporti di lavoro Co.Co.Co.;
  • Lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo.

Sempre per il mese di maggio, spettano invece 600 euro a:

  • Lavoratori dipendenti stagionali operanti in ambito differente dal turismo;
  • Lavoratori intermittenti;
  • Lavoratori autonomi senza partita IVA;
  • Venditori a domicilio.

Requisiti

Vediamo ora i requisiti previsti per ogni categoria.

Titolari di rapporto di lavoro Co.Co.Co.

Hai diritto al bonus 1.000 euro maggio se possiedi i seguenti requisiti:

  1. Sei iscritto alla Gestione Separata INPS;
  2. Non percepisci pensione o altra indennità;
  3. Alla data del 19 maggio 2020 risulti senza lavoro.

Lavoratori dipendenti stagionali del turismo

Hai diritto al bonus 1.000 euro maggio se possiedi i seguenti requisiti:

  1. Hai perso il lavoro tra il 1 gennaio 2019 e il 17 marzo 2020;
  2. Non percepisci pensione o altra indennità, NASPI e non hai un altro rapporto di lavoro.

I 1.000 euro spettano anche ai lavoratori in somministrazione.

Stagionali operanti in ambito diverso dal turismo

Hai diritto al bonus 600 euro maggio se possiedi i seguenti requisiti:

  1. Hai perso il lavoro tra il 1 gennaio 2019 e il 17 marzo 2020;
  2. Durante il periodo 1 gennaio 2019 – 17 marzo 2020 hai almeno 30 giorni di contributi INPS.

Lavoratori intermittenti

Hai diritto al bonus 600 euro maggio se durante il periodo 1 gennaio 2019 – 17 marzo 2020 hai almeno 30 giorni di contributi INPS.

Autonomi senza partita IVA

Hai diritto al bonus 600 euro maggio se possiedi i seguenti requisiti:

  1. Tra il 1 gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 eri titolare di un contratto di lavoro occasionale e hai almeno una giornata mensile di contributi INPS;
  2. Alla data del 23 febbraio 2020 risulti senza contratto.

Venditori a domicilio

Hai diritto al bonus 600 euro maggio se nel 2019 hai avuto un reddito maggiore di 5.000 euro derivante dalla vendita a domicilio.

Professionisti

Hai diritto al bonus 1.000 euro maggio se possiedi i seguenti requisiti:

  1. Sei iscritto alla Gestione Separata INPS;
  2. Non percepisci pensione o altra indennità;
  3. Nel bimestre marzo/aprile 2020 hai registrato una perdita del reddito di almeno il 33% rispetto al reddito marzo/aprile 2019.

Chiariamo meglio la questione della perdita di reddito di almeno il 33%. Innanzitutto per reddito si intende la differenza tra ricavi e costi. Devi quindi considerare il reddito (differenza ricavi e costi) del bimestre marzo/aprile 2020 con il reddito dello stesso bimestre marzo/aprile 2019.

Se nel 2020 hai avuto un reddito inferiore a quello del 2019 in misura almeno del 33%, allora hai diritto al bonus da 1.000 euro. Vediamo meglio con un esempio di calcolo.

Esempio calcolo

Hai una partita IVA come libero professionista e registri i seguenti dati:

  • Ricavi di marzo/aprile 2019 = 8.000. Costi di marzo/aprile 2019 = 1.000. Quindi il reddito di marzo/aprile 2019 è stato pari a 7.000 euro.
  • Ricavi di marzo/aprile 2020 = 2.000. Costi di marzo/aprile 2020 = 500. Quindi il reddito di marzo/aprile 2020 è stato pari a 1.500 euro.

Per avere diritto al bonus, rispetto a marzo/aprile 2019 devi aver avuto un reddito di almeno il 33% inferiore, quindi il 33% di 7.000 è pari a 2.310. Ciò significa che, per avere diritto al bonus, il tuo reddito marzo/aprile 2020 deve essere di 4.690 euro o meno (differenza tra 7.000 e 2.310).

Nell’esempio citato, hai avuto un reddito marzo/aprile 2020 pari a 1.500 euro, che è molto inferiore rispetto a 4.690 euro, quindi hai diritto al bonus 1.000 euro.

Ricavi e costi per cassa

Ora che hai capito come fare il calcolo, ti spiego un’altra cosa. In base all’articolo 84 del Decreto Rilancio, i ricavi e i costi da prendere in considerazione sono quelli secondo il principio di cassa e non di competenza.

Ciò significa che devi considerare i ricavi effettivamente incassati, così come i costi effettivamente sostenuti. Quindi se per esempio nei mesi di marzo/aprile 2019 hai fatturato 4.000 euro ma effettivamente in quei mesi (marzo/aprile) te ne sono entrati solo 3.000, allora devi considerare i 3.000 euro come ricavi e non 4.000.

Lo stesso vale per i mesi di marzo/aprile 2020. Se hai fatturato 2.000 euro ma effettivamente in quei mesi hai incassato solo 1.000, allora devi conteggiare i 1.000 euro come ricavi e non 2.000.

Stesso concetto per i costi se per esempio nei mesi di marzo/aprile 2019 hai ricevuto dai tuoi fornitori fatture per 1.500 euro ma effettivamente nei mesi marzo/aprile ne sei riuscito a pagare solo 500, allora devi considerare i 500 euro come ricavi e non 1.500.

Commercianti

Il bonus 1.000 euro non spetta ad artigiani e commercianti. Gli aventi diritto hanno ricevuto solo i 600 euro a marzo e altri 600 euro per il mese di aprile, ma per il mese di maggio non spetta nulla. Questo perché a maggio i negozi hanno ripreso la loro attività.

Artigiani e commercianti però. possono accedere al contributo a fondo perduto per coronavirus. Puoi ottenere il contributo se hai avuto perdite del fatturato.

Come richiederlo

I liberi professionisti devono presentare una nuova domanda all’INPS, mentre per le restanti categorie arriva in automatico. I liberi professionisti infatti, per avere diritto al bonus devono dimostrare la perduta del reddito di almeno il 33% rispetto al secondo bimestre 2019.

Domanda INPS

Puoi inviare la domanda direttamente sul sito INPS, tramite call center, tramite un patronato oppure il tuo commercialista. Una volta che l’INPS accerta i tuoi requisiti (di concerto con l’Agenzia delle Entrate), ti riconosce il bonus.

Quando arriva

Ora passiamo all’atto pratico. Molti si chiedono quando verrà pagato il bonus. Le categorie per cui il bonus è automatico, probabilmente lo ricevono prima rispetto agli altri, perché l’INPS possiede già tutti i documenti.

I liberi professionisti invece devono attendere il mese di giugno o entro al massimo il mese di luglio: per questo periodo l’INPS dovrebbe aver completato il controllo delle domande ed erogato il relativo bonus.