In arrivo buone notizie per chi ormai ha abbandonato l’uso del contante da tempo, ma anche per chi non vuole separarsene: un bella misura che incentiva anche i più affezionati della moneta cartacea a rinunciarvi a favore di bancomat e carta di credito.
In questa guida completa sul bonus 300 euro pagamenti elettronici, detto anche piano cashless, ti spiego cos’è e come funziona, qual è l’importo di rimborso a cui hai diritto, la percentuale i limiti previsti, come richiedere il rimborso e infine viene erogato sul conto corrente, bancario o postale.
Cos’è e come funziona
Il crescente desiderio di far dismettere i contanti a favore dei pagamenti elettronici, ha dato vita a una nuova iniziativa; il piano cashless. Spieghiamo con parole semplici di cosa si tratta.
Si tratta di un rimborso del 10% sulle somme spese, che ti arriva direttamente sul conto corrente. Il 10% si calcola sulle somme pagate con bancomat o carta di credito, presso in negozi. Non sono validi i pagamenti online.
Quindi, supponiamo che un mese spendi 250 euro, di cui 50 euro li paghi in contanti e 200 euro li paghi con la tua carta di credito o bancomat. Hai diritto a un rimborso pari a 20 euro (10% di 200), che ricevi direttamente sul tuo conto corrente, bancario o postale.
I conteggi avvengono ogni semestre, quindi ogni sei mesi ricevi un rimborso, per un totale di due volte l’anno e per un massimo di 300 euro l’anno (150 euro a semestre).
Esempio
Supponiamo che da gennaio a giugno tu spenda 4.000 euro, di cui 3.000 li hai sborsati tramite bancomat (pagando per esempio al supermercato, al fruttivendolo, ecc.) e 1.000 euro tu li abbia pagati in contanti. Hai diritto al 10% di 3.000, ossia 300 euro, ma siccome il limite massimo semestrale è di 150 euro, hai diritto solo a 150 euro e non 300.
Dunque, ricapitolando:
- Ogni sei mesi hai diritto a un rimborso pari al 10% delle somme pagate tramite bancomat/carta di credito.
- Il limite massimo di rimborso semestrale è pari a 150 euro. Quindi se per esempio durante un semestre spendi 10.000 euro, non ricevi 1.000 euro di rimborso (10% di 10.000) ma solo 150 euro, non di più.
- Il rimborso si calcola su tutte le somme pagate con bancomat o carta di credito.
- Nel conteggio non rientrano i pagamenti effettuati online, ma solo quelli effettuati presso i negozi fisici.
- Nel conteggio rientrano le somme pagate presso tutti i negozi: supermercati, alimentari, dentista, palestra, l’importante è che il pagamento avvenga in modo elettronico (bancomat, carta di credito).
Sicuramente ti starai chiedendo da quando partono questi rimborsi. C’è una brutta notizia: al momento si tratta solo di un’ipotesi allo studio del governo. Non c’è ancora alcuna legge, si tratta solo di una proposta, quindi i dettagli definitivi ancora non sono noti.
Quello che abbiamo esposto finora rappresenta il frutto delle idee finora partorite dal governo, ma non è detto che fino all’approvazione dell’incentivo le cose cambino. Per esempio potrebbe cambiare la percentuale (non più del 10%) oppure il limite (non più i 150 euro semestrali).
Non ci resta dunque che attendere le disposizioni definitive del governo: la misura dovrebbe entrare in vigore all’inizio del 2021.
Bancomat
La misura, se dovesse passare, riguarderebbe gli acquisti effettuati con bancomat. Se quindi durante un semestre effettui spese per un totale di 1.000 euro, hai diritto a 100 euro di rimborso.
Questo rimborso ti arriva direttamente sul conto corrente e puoi spenderlo come vuoi. Si tratta di denaro liquido, che puoi utilizzare come meglio desideri.
Carta di credito
Non solo gli acquisti con bancomat godono del rimborso, ma anche gli acquisti effettuati tramite carta di credito. Lo scopo del governo infatti, è quello di ridurre l’uso del contante, a favore dei pagamenti elettronici.
I commercianti beneficiano già del bonus POS, ossia un rimborso sulle commissioni bancarie da pagare per l’uso del POS nei loro negozi. Ma il governo ha voluto rafforzare l’incentivo prevedendo un rimborso anche per i clienti che optano per il pagamento con carte.
In questo modo sia commercianti che clienti sono incentivati a usare i pagamenti elettronici.
Purtroppo la misura non include i pagamenti online, anche perché i pagamenti su e-commerce non hanno assolutamente bisogno di incentivi, considerano il boom degli ultimi anni e considerando che nella stragrande maggioranza dei casi i clienti pagano con carta. Tranne qualcuno che è ancora affezionato al contrassegno.
Come richiederlo
Al momento non ci sono informazioni precise sulle modalità di richiesta del rimborso. L’ipotesi più plausibile è che tu debba registrarti all’applicazione IO (un’app statale da scaricare sul cellulare e che ti permette di accedere a vari servizi).
Una volta scaricata e installata l’applicazione, non devi far altro che registrarti, associare il tuo codice fiscale e la carta che intendi usare per i pagamenti. Dopodiché, ogni sei mesi riceverai il rimborso direttamente sul tuo conto corrente.
Non è comunque ancora detto che si debba scaricare l’app IO. Il governo sta studiando un metodo alternativo, che preveda una registrazione direttamente tramite il tuo canale bancario.
Al momento non è semplice stimare gli effetti positivi di questa misura. Certo è che gli italiani sono un popolo molto sensibile agli incentivi di questo tipo e non è così surreale immaginare un aumento massiccio dell’uso di bancomat e carte di credito.
La misura disincentiva non solo l’uso del contante, ma anche il nero, soprattutto in quei settori ritenuti a maggiore rischio evasione, come parrucchieri, ristoranti, saloni per la cura della bellezza, palestre. In pratica è il cliente stesso a pretendere il pagamento con bancomat, allo scopo di ottenere il rimborso.