Il caro vita è in aumento, l’inflazione si fa sentire e il governo ha pensato a un bonus di 380 euro per le famiglie che hanno un reddito sotto un certo limite. Il bonus funziona attraverso una carta, una sorta di carta prepagata e ti permette di comprare beni di prima necessità, cibo per la tua famiglia.

In questa guida completa sul bonus 380 euro ti spiego cos’è e come funziona, qual è lo scopo di questo aiuto economico erogato dallo Stato, i requisiti per averne diritto, a chi spetta, come richiederlo, cosa puoi comprare, infine quali spese puoi sostenere con il denaro accreditato.

Come funziona

Il bonus 380 euro, che tecnicamente si chiama Carta risparmio spese, è un incentivo pari appunto a 380 euro che lo stato ha deciso di destinare ai nuclei familiari che hanno un reddito basso.

Si tratta di una carta prepagata, sulla quale ci sono questi 380 euro e che puoi spendere per comprare beni di prima necessità. Dunque è una carta vincolata: puoi comprare solo determinati beni e non qualsiasi cosa (più avanti vediamo cosa puoi comprare con la carta).

Requisiti: a chi spetta

Hai diritto alla Carta risparmio spesa se vivi in un nucleo familiare con ISEE non maggiore di 15.000 euro. Ciò significa che, se percepisci altri aiuti economici, solitamente già erogati quando una persona ha un ISEE inferiore a 15.000 euro, allora non ti spetta il bonus.

Per fare alcuni esempi: il bonus non ti spetta se percepisci già il reddito di cittadinanza, il reddito di inclusione, il sussidio di mobilità, o altri aiuti di integrazione al reddito.

Come richiederlo

L’aspetto positivo di questo bonus è che non devi fare alcuna richiesta: il bonus arriva in automatico! Direttamente il ministero provvede a effettuare i dovuti controlli. Se risulta che hai un ISEE non superiore a 15.000 euro, hai diritto automaticamente alla carta risparmio spesa.

Il Ministero invia le carte a partire dal mese di luglio 2023: ricevi dunque una comunicazione per posta, nella quale lo stato ti comunica che hai diritto alla carta e ti invita ad andare a ritirarla presso l’Ufficio postale della tua zona. Non devi quindi fare nulla se non, appunto, recarti in posta per ritirare la carta.

Attenzione

Devi fare almeno un pagamento con la carta entro il 15 settembre 2023, in modo da attivarla. Se non usi la carta e trascorre questa data, ti viene disattivata. Usala quindi al più presto per fare la tua spesa!

Quando arriva

Il ministero, tramite un controllo incrociato dei dati, conosce già gli aventi diritto. Se quindi la carta ti spetta, ricevi in automatico a casa una comunicazione, con l’invito a recarti in Posta per ritirare la carta.

Il ministero invia le carte a partire dal mese di luglio. Dunque entro luglio/agosto dovresti ricevere la comunicazione, se ne hai diritto. Senza far alcuna domanda specifica, perché il riconoscimento del diritto è automatico.

Quando ricevi la carta, ricorda di fare almeno un acquisto entro il 15 settembre 2023, altrimenti perdi tutti i soldi presenti sulla stessa. E’ necessario usarla entro questa data per evitare di perdere l’importo presente.

I 380 euro sono una tantum, non sono mensili. Si tratta di un aiuto singolo, per venire incontro alle famiglie in questo momento di difficoltà, in cui le spese, l’inflazione sono in aumento per tutti. Ma sicuramente le famiglie con un reddito più basso, vedono un impatto maggiore sul proprio budget, ecco perché la carta è dedicata solo ai meno abbienti.

Spesa: cosa puoi comprare

Puoi usare i 380 euro solo per comprare beni di prima necessità, nello specifico beni alimentari. Puoi quindi usarla per esempio per fare la spesa al supermercato, quando acquisiti il cibo per la tua famiglia.

Non puoi usare la carta per altri acquisti, per esempio per pagare bollette, farmaci, per comprare libri oppure biglietti del treno. La carta è riservata solo all’acquisto di beni alimentari.

Single

Hai diritto alla carta anche se sei single, purché il tuo ISEE non superi i 15.000 euro. Lo scopo della carta è quello di aiutare tutte le persone con un reddito basso, ma viene data priorità alle famiglie, soprattutto le famiglie più numerose (quelle con almeno tre figli). Ricevono la carta anche gli altri, ma il ministero ha deciso di dare priorità alle famiglie con più bambini, dopodiché invia le carte anche agli altri aventi diritto.