Lo scorso anno eri titolare di un rapporto di lavoro part time ciclico verticale? In presenza di alcune condizioni essenziali (che vedremo di seguito) hai diritto a un bonus pari a 550 euro, erogato dall’INPS. Si tratta di un’indennità una tantum, che percepisci una sola volta.

In questa guida completa sul bonus 550 euro part time ciclico verticale ti spiego cos’è e come funziona, i requisiti per ottenerlo, come richiederlo attraverso il sito INPS o tramite altre modalità, cosa si intende per part time ciclico verticale, infine quali sono i casi di incompatibilità.

Cos’è e come funziona

Questo bonus è una indennità una tantum che ti spetta se sei titolare di un contratto di lavoro part time ciclico verticale (bonus previsto dall’art. 18 del D.L. n. 145/23).

Il bonus ammonta a un importo di 550 euro, che percepisci una volta sola (una tantum), quindi non ogni mese o periodicamente. L’ente preposto all’erogazione è l’INPS.

Il bonus non concorre alla formazione del reddito.

Requisiti

Hai diritto al bonus part time ciclico se possiedi i seguenti requisiti:

  1. Al m0mento della richiesta del bonus, non hai altri lavori dipendenti (oltre eventualmente a quello ciclico ancora in essere);
  2. Non sei titolare di pensione;
  3. Non sei titolare di NASpI;
  4. Lo scorso anno sei stato titolare di un contratto di lavoro part time ciclico, durante il quale non hai lavorato per almeno sette settimane (e fino a un massimo di venti settimane) e, in questo periodo di non lavoro, c’è stato un periodo di ferma di almeno un mese continuativo. Spieghiamo meglio questo punto, che potrebbe non essere chiaro. Per avere diritto al bonus, devi avere un contratto part time ciclico verticale (in base ti spieghiamo cosa si intende), durante il quale c’è stato, lo scorso anno, un periodo di NON lavoro di almeno sette settimane (e massimo venti settimane). Di questo periodo di NON lavoro, ci deve essere stato un periodo di almeno un mese continuativo in cui sei stato a casa. Ti facciamo alcuni esempi.

Esempio 1

Supponiamo che tu abbia questo contratto part time ciclico; lo scorso anno sei rimasto a casa per dieci settimane (circa due mesi), quindi è soddisfatto il requisito di almeno sette settimane di NON lavoro (tu ne hai fatte dieci). Tuttavia, queste dieci settimane di NON lavoro erano “spezzettate”, nel senso che non hai mai avuto un periodo di non lavoro di almeno un mese continuativo; ma al massimo di due o tre settimane, e poi rientravi a lavoro. In questo caso non hai diritto al bonus, perché appunto manca il requisito di almeno un mese continuativo di non lavoro.

Esempio 2

Supponiamo che tu abbia un contratto part time ciclico; lo scorso anno sei rimasto a casa per nove settimane (circa due mesi), quindi è soddisfatto il requisito di almeno sette settimane di NON lavoro (tu ne hai fatte nove). Durante uno di questi fermi, sei stato a casa per 35 giorni, quindi è soddisfatto anche il secondo requisito (ossia avere un periodo di ferma di almeno un mese). In questo caso hai diritto al bonus, perché entrambi i requisiti sono soddisfatti.

Cosa si intende per un mese: 30 o 31 giorni?

Per un mese di lavoro, l’INPS intende un periodo di quattro settimane, quindi né 30 né 31 giorni, bensì quattro settimane.

Assegno ordinario di invalidità

Se sei titolare di assegno di invalidità, hai diritto al bonus part time ciclico (ovviamente in presenza dei requisiti sopra esposti). Non ne hanno diritto infatti, solo i titolari di NASpI e di pensione. I titolari di assegno ordinario di invalidità ne hanno diritto.

L’INPS ti considera titolare di NASpI anche se, al momento della domanda del bonus, la tua NASpI è momentaneamente sospesa. Questo succede quando per esempio, il disoccupato, trova un lavoro a tempo determinato, ma di durata inferiore a sei mesi: in questo caso la NASpI non decade, ma l’INPS la sospende e la riprende quando scade il contratto di lavoro. Se quindi in questo momento sei titolare di NASpI, ma è momentaneamente sospesa, non hai diritto al bonus part time ciclico.

Come richiederlo

Per ricevere il bonus part time ciclico puoi:

  1. Presentare domanda tu stesso, tramite il sito INPS andando su “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” a questo punto scegli l’opzione “Indennità una tantum per i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale”. Per usare il sito INPS devi possedere uno SPID di livello almeno 2, oppure CIE oppure CNS. Dopo aver presentato la domanda, il sistema ti permette di scaricare la ricevuta di invio, nonché di monitorare lo stato di avanzamento della tua domanda, dunque sapere se è stata accettata, protocollata, accolta, rifiutata.
  2. Oppure rivolgerti a un patronato della tua zona, che inoltrerà la domanda per te;
  3. Oppure presentare richiesta tramite il call center INPS, che risponde al numero verde 803 164 da telefono di casa, oppure al numero 06 164164 da cellulare (il costo dipende dal piano tariffario del tuo gestore).

Dipendenti pubblici

Il bonus part time ciclico spetta solo ai titolari di contratto di lavoro presso aziende private: si tratta di una misura rivolta solo ai dipendenti di questo settore.

Se lo scorso anno lavoravi presso un ente pubblico, un ente locale, come può essere il comune, la scuola o qualsiasi altro ente della Pubblica Amministrazione, non hai diritto al bonus, anche se eri titolare di contratto part time ciclico verticale.

 Cosa si intende per part time ciclico verticale

Il contratto di lavoro a part time ciclico verticale è un particolare contratto che prevede che, nei giorni in cui lavori, lavori a tempo pieno, in altri giorni invece, non lavori affatto.

Per esempio, è un contratto di lavoro part time ciclico verticale se lavori solo per alcuni giorni del mese, oppure se lavori solo alcuni mesi durante l’anno. Durante il periodo di lavoro, ossia in quei giorni del mese in cui lavori (o in quella parte dell’anno in cui lavori), sei a tempo pieno.

Dunque, per esempio, supponiamo che lavori solo il sabato e la domenica. Dal lunedì al venerdì sei a casa, non lavori affatto, il sabato e la domenica invece lavori a tempo pieno, ossia otto ore al giorno.