Arrivato il momento della sostituzione della caldaia? Le caldaie durano tanto, soprattutto se nel tempo hai effettuato una buona e regolare manutenzione, ma arriva inesorabilmente il giorno in cui bisogna cambiarla con una nuova. La notizia positiva è che lo stato riserva delle interessanti agevolazioni e sconti fiscali.
In questa guida completa sul bonus caldaia ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta, i requisiti per averne diritto, come fare domanda, qual è la percentuale di detrazione spettante, come compilare il bonifico parlante e i documenti da conservare, infine come chiedere il bonus caldaia sconto immediato.
Cos’è e come funziona
Se decidi di cambiare la caldaia, sicuramente ne hai una piuttosto vecchia e ne stai acquistando una di ultima generazione, grazie alla quale otterrai un risparmio energetico (nello specifico del gas). L’acquisto di una caldaia nuova di ultima tecnologica si traduce in un minore consumo di gas.
Lo stato infatti riconosce l’importanza del risparmio energetico, a tutela dell’ambiente e della società e quindi premia coloro che effettuano lavori, interventi o sostituzioni di impianti volti a ridurre i consumi del gas. Il premio consiste in una detrazione IRPEF. Quindi, nel momento in cui presenti la dichiarazione dei redditi, hai diritto a un rimborso IRPEF sul costo pagato per l’acquisto della nuova caldaia.
In cosa consiste
Hai diritto alla detrazione IRPEF per i costi di sostituzione caldaia con una a condensazione (ad aria o acqua è indifferente). Quindi, nota molto importante, hai diritto alla detrazione IRPEF solo in caso di sostituzione di una caldaia esistente con una nuova a condensazione. Se invece si tratta di installazione ex novo (su un immobile che non aveva proprio caldaia), allora la detrazione spetta solo se si installa un generatore a biomassa).
Detrazione
La detrazione spettante è uguale a:
- 50% del costo, se la caldaia a condensazione di classe energetica A;
- 65% del costo se la caldaia, oltre alla classificazione in classe A, è anche dotata di apparecchiature di regolazione del calore di ultima generazione.
Se invece compri una nuova caldaia a condensazione, ma di classe B, non hai diritto alla detrazione.
Rientrano nella detrazione anche i costi sostenuti per:
- Cambiare l’impianto da autonomo a centralizzato (avviene soprattutto nei condomini) con contatore del calore;
- Interventi effettuati su impianti già centralizzati, per aggiungere il contatore del calore.
Non rientrano nella detrazione i lavori per passare da impianto centralizzato ad autonomo.
Cosa rientra nell’agevolazione
Come detto nei paragrafi precedenti, puoi chiedere la detrazione fiscale del:
- 50% se cambi la tua attuale caldaia con una a condensazione in classe energetica A, da cambiare;
- 65% se la caldaia a condensazione, è in classe energetica A e inoltre dotata di apparecchi di regolazione del calore.
La percentuale di detrazione si applica sia al costo della caldaia, sia al costo del professionista che la installa.
Esempio
La ditta termoidraulica ti fa un preventivo di 2.000 euro, di cui 14 euro di caldaia e 600 euro di manodopera. Hai diritto alla detrazione su tutti i 2.000 euro. Quindi, se ti spetta una detrazione del 50%, avrai un rimborso IRPEF di 1.000 euro.
Detrazione fiscale
Nell’esempio precedente, abbiamo ipotizzato l’acquisto di una caldaia, il cui costo, comprensivo di manodopera di installazione, era di 2.000 euro in totale. Hai quindi diritto a una detrazione IRPEF di 1.000 euro. Questi 1.000 euro non li avrai tutti insieme nella prossima dichiarazione dei redditi, ma ripartiti in 10 quote annuali di pari importo.
Quindi, se per esempio hai diritto a 1.000 euro di rimborso IRPEF, otterrai 100 euro di rimborso all’anno, per 10 anni.
Inoltre, la prima quota spetta a partire dall’anno successivo a quello di spesa. Quindi, se per esempio hai sostituito la caldaia del 2020, la prima quota di 100 euro ti spetta con il 730 (o modello Unico) del 2021.
A chi spetta
Il bonus caldaie spetta a:
- Consumatori, quindi che possono ottenere la detrazione come rimborso IRPEF;
- Società, che quindi possono ottenere la detrazione come rimborso IRES.
La percentuale di detrazione è pari a:
- 65%, per il montaggio di una caldaia a condensazione classe A con sistema di autoregolazione della temperatura;
- 50%, per il montaggio di una caldaia a condensazione in classe A, senza sistemi regolanti;
- 0% se la caldaia è in classe B.
Requisiti
Per aver diritto alla detrazione, occorrono i seguenti requisiti:
- Sostituzione di caldaia. La detrazione infatti, non è valida sulle installazioni ex novo, ossia su immobili dove prima non c’era un sistema di riscaldamento. Ad eccezione di un caso: se si installa un generatore a biomassa, allora si ha comunque diritto alla detrazione, anche se si tratta di nuova installazione e non sostituzione;
- Classe energetica. La classe energetica della caldaia deve essere almeno A. Se installi una caldaia in classe B, non hai diritto alla detrazione.
Domanda
Procedura bonus caldaia. La procedura per usufruire della detrazione è molto semplice:
- Trova la ditta che eseguirà i lavori di sostituzione caldaia. Chiedi vari preventivi a più ditte;
- A questo punto la ditta prescelta può iniziare i lavori;
- Al termine dei lavori devi fare il bonifico parlante (di seguito ti spiego cos’è il bonifico parlante e come compilarlo);
- Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, devi fare la comunicazione Enea attraverso il sito Detrazioni fiscali ENEA. Di solito nella compilazione della comunicazione ti aiuta la stessa ditta che ha fatto i lavori: vi incontrate un giorno a casa tua o in ufficio e la ditta compila insieme a te il modulo online. Essendo molto più esperti, sicuramente per loro risulta più semplice e di solito offrono questo servizi compreso nella prestazione.
Documenti
Il bonifico parlante, è un bonifico che, nella causale, reca i seguenti elementi:
- Indicazione della norma che ti da’ diritto alla detrazione, ossia ” art.1 co. 347 L. n° 296/06″;
- Tuo codice fiscale;
- Partita IVA della ditta che ha eseguito i lavori, beneficiaria del bonifico.
Una causale tipica può essere questa: “Sostituzione caldaia con caldaia a condensazione – art.1 co. 347 Legge n. 296 del 27/12/06. Fattura n° YYY del GG/MM/AA + Tuo codice fiscale + Partita IVA della ditta”.
L’anno successivo, al momento della dichiarazione dei redditi, dovrai presentare al CAF (o al commercialista) i seguenti documenti:
- Fattura rilasciata dalla ditta;
- Ricevuta del bonifico parlante.
Sconto immediato
Finora abbiamo parlato di bonus caldaia attraverso la detrazione fiscale: tu paghi alla ditta installatrice e poi tramite la dichiarazione dei redditi recuperi il 50 (o 65%) di quanto speso. Ma c’è un’altra possibilità per ottenere uno sconto immediato. Hai letto bene: niente dichiarazione dei redditi e niente 10 anni da attendere. Puoi ottenere tutto l’importo subito.
Supponiamo che tu abbia speso 2.000 euro di caldaia e abbia diritto a 1.000 euro di bonus. Puoi scegliere di indicare il costo nel 730 e quindi ottenerli in rate annuali di 100 euro al mese come rimborso IRPEF, oppure di ottenere subito 1.000 euro di sconto sulla fattura della ditta.
Praticamente infatti, l’Agenzia delle Entrate permette di trasferire il credito di imposta alla ditta installatrice: la ditta di effettua lo sconto in fattura, quindi tu paghi 1.000 euro al posto di 2.000. Dopodiché la ditta, recupera quei 1.000 euro detraendoli dalle tasse che a sua volta deve all’Agenzia delle Entrate. Quindi per te nulla di più semplice!
Se il fornitore accetta di applicare lo sconto immediato (non è obbligato infatti, è a sua discrezione aderire a questa possibilità), quindi tu paghi subito il prezzo scontato.
Attenzione
Dopo aver pagato, entro il 28 febbraio dell’anno successivo all’installazione della caldaia, devi fare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate tramite un apposito modulo reperibile presso gli uffici dell’Agenzia stessa oppure sul sito online. Per la compilazione puoi farti aiutare dalla ditta oppure da un CAF o consulente fiscale.
Esempio
Se cambi la caldaia del 2020, devi fare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro febbraio 2021.