Il bonus cicogna è un’indennità pagata dall’INPS, a cui puoi accedere esclusivamente partecipando a un bando di concorso, in caso di nascita o adozione di figli. Si tratta di un bonus che spetta una tantum, quindi solo una volta, in occasione della nascita o dell’adozione del figlio.
In questa guida completa sul bonus cicogna ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta, quali sono i requisiti per averne diritto, a cosa serve la DSU e dunque l’ISEE, come presentare domanda per ottenere il bonus, come conoscere lo stato di avanzamento dell’istanza e infine come funziona la graduatoria.
Cos’è e come funziona
Il bonus cicogna è un importo di denaro spettante solo ed esclusivamente ai seguenti soggetti:
- Dipendenti di Poste Italiane SpA;
- Dipendenti ex IPOST, che in busta paga pagano la trattenuta mensile dello 0,40% (legge n. 208/52);
- Pensionati del Gruppo Poste Italiane SpA o ex IPOST.
Attenzione
La platea di beneficiari è dunque abbastanza limitata. Il bonus cicogna non spetta a tutti i lavoratori, ma solo appunto quelli collegati a Poste Italiane o ex Post.
L’INPS indice il concorso ogni anno e, nel bando di concorso, indica l’importo da assegnare. In genere sono sui 500/600 euro, una tantum, che quindi ricevi una sola volta. Tuttavia l’importo del bonus potrebbe cambiare di anno in anno, ecco perché è bene sempre leggere il bando di concorso per conoscere l’importo esatto.
La domanda può presentarla direttamente il titolare del diritto, oppure:
- Il coniuge, se il titolare è deceduto;
- Il genitore non coniugato con il titolare, se quest’ultimo è deceduto.
Requisiti
Il contributo spetta per ogni nuovo nato o adottato, nell’anno indicato nel bando. Quindi, per esempio, nel bando 2024, il contributo spetta ai nati nell’anno 2023; nel 2025, il contributo spetta ai nati nell’anno 2024 e così via.
Il genitore richiedente deve aver presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) in modo da ottenere:
- L’ISEE Ordinario;
- Oppure l’ISEE minorenni se i genitori non sono sposati e non convivono.
L’ISEE è molto importante perché, dopo aver ricevuto tutte le domande, l’INPS stila una graduatoria e assegna il bonus in base alle disponibilità, ossia fino a esaurimento dei fondi. Dunque non è detto che tu, pur possedendo i requisiti, riceva il bonus. Tutto dipende dalla tua posizione in graduatoria e da quanti fondi sono disponibili.
Ogni anno, nel bando di concorso, trovi tutte queste informazioni: quanti sono i fondi disponibili, qual è l’importo del bonus e, di conseguenza, a quante persone in graduatoria l’INPS assegnerà il bonus.
Come richiederlo: domanda
La domanda per il bonus cicogna va presentata online, tramite il sito INPS. Devi dunque avere le credenziali (ad esempio lo SPID) per loggarti, compilare e infine inoltrare la domanda. Nel bando di concorso trovi tutte le informazioni, così come la scadenza, i termini entro cui inviare l’istanza.
Una volta presentata la domanda, puoi vedere lo stato della pratica online, loggandoti nella tua area riservata. Da qui puoi vedere se la tua domanda è stata protocollata, se è in lavorazione, se è accolta.
Graduatoria
L’ISEE serve all’INPS per stilare la graduatoria. Una volta che tutti gli interessati hanno inviato la domanda di partecipazione al bando (entro la scadenza indicata nel bando stesso), l’INPS inizia a lavorare le istanze ricevute.
Sulla base dell’ISEE di ogni partecipante, redige una graduatoria: minore è l’ISEE maggiore è la posizione nella graduatoria. Dunque il bonus cicogna è destinato a tutti, ma essendoci un tetto massimo, nel senso che i fondi sono limitati, l’INPS eroga il bonus fino a esaurimento degli stessi.
Dunque potrebbero ricevere il bonus i primi 200 della graduatoria, i primi 300, i primi 400… Tutto dipende da quanti fondi sono stati stanziati quest’anno per il bonus. Nel bando di concorso trovi tutte queste informazioni precise