L’estate sta prendendo il sopravvento ed è arrivata l’ora di pensare alla climatizzazione: se anche tu fai parte di coloro che non sopportano il caldo e l’afa e fai di tutto per combatterli, allora sei nel posto giusto al momento giusto: ci sono delle agevolazioni che non devi farti sfuggire.

In questa guida completa sul bonus climatizzatori ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta, quali sono i requisiti per averne diritto, qual è la percentuale di detrazione in caso di ristrutturazione e senza detrazione, come effettuare il pagamento e infine come compilare la causale del bonifico parlante.

Cos’è e come funziona

Per bonus condizionatori si intende la possibilità di detrarre IRPEF (o IRES per le società) dalla dichiarazione dei redditi. In pratica spendi per esempio 1.000 euro, di questi 1.000 euro ottieni una parte indietro nel momento in cui presenti la dichiarazione dei redditi. Questa parte si chiama rimborso.

Privati

Se sei una persona fisica, ossia senza partita IVA, allora ottieni il rimborso direttamente in busta paga: tu devi solo fare la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, la quale comunicherà al tuo datore di lavoro i vari dati affinché nel mese di luglio/agosto ti versi il rimborso direttamente in busta paga.

Aziende

Se hai una partita IVA come ditta individuale, hai diritto alla detrazione IRPEF.

Se invece hai una società, hai diritto alla detrazione IRES (Imposta sul Reddito delle Società).

A chi spetta

Hai diritto alla detrazione se acquisti uno dei seguenti prodotti:

  • Climatizzatore;
  • Deumidificatore d’aria;
  • Pompa di calore (detta anche termopompa).

Per avere diritto alla detrazione, occorre possedere determinati requisiti.

Requisiti

Hai diritto alla detrazione fiscale se sussistono le seguenti condizioni:

  1. Il pagamento deve avvenire con fattura, su cui riportare tutte le caratteristiche del condizionatore;
  2. Il bonifico deve essere parlante, ossia la causale deve contemplare la legge di riferimento, il tuo codice fiscale (compratore), partita IVA e intestazione del venditore, il riferimento alla fattura;
  3. Sempre nella causale del bonifico devi inserire il riferimento alla legge, la normativa che prevede il bonus. In questo caso è “art. 16-bis del Dpr 917/1986”.

Esempio

Ecco un esempio causale da inserire nel bonifico: “Tuo codice fiscale + intestazione e partita IVA venditore + riferimento fattura + riferimento legge” =  “MARR56RERI456 Climax srl 129389899 fattura n. XX del XX bonifico per detrazione ai sensi art. 16 bis del Dpr 917/1986”.

Detrazioni

Come ti ho detto all’inizio, non esiste uno specifico bonus climatizzatori, ma hai comunque varie possibilità per ottenere la detrazione:

  1. Bonus climatizzatori con ristrutturazione. Se stai ristrutturando casa oppure la parte comune del condominio, hai diritto a una detrazione del 50% per l’acquisto di nuovo impianto a pompa di calore a risparmio energetico (anche se non ad alta efficienza). In questo caso hai diritto anche all’IVA agevolata al 10%;
  2. Bonus climatizzatori a notevole efficienza energetica. Detrazione del 65% per l’installazione di climatizzatori con pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione dell’impianto di riscaldamento presente. La detrazione vale sia per i privati che per le aziende (negozi, uffici…);
  3. Se stai eseguendo una ristrutturazione straordinaria della casa (o della parte comune di un edificio) hai diritto a una detrazione del 50% se compri un climatizzatore in classe energetica almeno A+.

Senza ristrutturazione

Molti pensano di aver diritto del bonus climatizzatore solo in caso di ristrutturazione della casa (o negozio, ufficio) oppure delle parti comuni di un condominio. In realtà la normativa prevede la detrazione anche senza ristrutturazione.

Nello specifico ti spetta una detrazione del 65% se sostituisci completamente l’impianto di climatizzazione con un nuovo ad alta efficienza energetica.

È importante sottolineare che, come per tutte le detrazioni, anche per quella senza ristrutturazione occorre effettuare il pagamento con bonifico parlante (leggi in alto l’esempio di bonifico e relativa causale) e che il pagamento sia attestato da apposita fattura riportante tutte le specifiche del condizionatore.

Pagamento

Per ottenere la detrazione dei presentare la dichiarazione dei redditi, ossia:

  • Il 730, se sei un lavoratore dipendente oppure un pensionato;
  • Il modello Unico, se hai la partita IVA oppure sei disoccupato.

Una volta presentata la dichiarazione dei redditi, hai diritto al rimborso IRPEF. Affinché l’Agenzia delle Entrate ti riconosca il rimborso, devi aver eseguito il pagamento del condizionatore in un certo modo:

  • Tramite bonifico. Non sono ammessi pagamenti in contanti, con carta di credito o bancomat o Postepay. L’unico pagamento ammesso è quello con bonifico;
  • Il bonifico deve essere parlante, ossia indicare i seguenti dati nella causale: “acquisto climatizzatore” + tuo codice fiscale + partita IVA/codice fiscale della ditta beneficiaria del bonifico + riferimento alla fattura + riferimento alla legge del bonus.

Bonifico

Il bonifico che effettui al venditore deve essere “parlante” ossia indicare una serie di elementi tali da chiarire che si tratta di un bonifico per il quale richiedi le detrazioni. Il bonifico deve contenere le seguenti informazioni:

  • “Acquisto climatizzatore”;
  • Tuo codice fiscale, ossia il compratore. Chiaramente anche la fattura deve essere intestata a te;
  • Codice fiscale/Partita IVA del venditore e nome della ditta;
  • Riferimento fattura
  • Riferimento alla norma.

Ecco come compilare la causale:

“Acquisto climatizzatore + Tuo codice fiscale + P. IVA ditta + Nome ditta + riferimento fattura + riferimento norma detrazione”

“Acquisto climatizzatore MRSS59e445F544D1 13094sadsa79d Climax srl fattura n. XX del XX bonifico per detrazione ai sensi art. 16 bis del Dpr 917/1986″.

Se effettui il bonifico parlante tramite il tuo home banking, quasi sicuramente la tua banca ha un’apposita sezione da cui puoi fare i bonifici SEPA per detrazioni fiscali. In pratica quando ti colleghi al sito della tua banca, al posto di scegliere come al solito “bonifico SEPA” devi scegliere “bonifico SEPA per detrazione fiscale” e da lì il sito ti chiede direttamente di inserire il tuo codice fiscale, la partita IVA del venditore, la ragione sociale. Praticamente ti guida nella compilazione del bonifico per le detrazioni.

Fattura

Affinché tu possa usufruire della detrazione fiscale, è necessario che la ditta emetta fattura e specifichi che si tratta di lavori con detrazione fiscale. Devi quindi conservare la fattura e allegarla alla dichiarazione dei redditi.

Ricapitolando, gli step per ottenere la detrazione sono:

1. Fattura che indichi chiaramente il riferimento alla detrazione;
2. Bonifico parlante,
3. Dichiarazione dei redditi, a cui allegare la fattura.

Dopo aver fatto la dichiarazione dei redditi, non resta altro che attendere: riceverai il tuo rimborso con la busta paga di luglio. Se invece sei un imprenditore, potrai usare il credito in compensazione.