Il decreto Rilancio prevede una serie di aiuti, per famiglie, imprese e lavoratori, necessari in questo periodo storico contrassegnato dalla presenza del coronavirus. Aiuti che si traducono in indennità spesso riconosciute dall’INPS, l’ente a cui fare domanda.

In questa guida completa sul bonus domestici COVID 19 ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta, chi ne ha diritto e quali sono i requisiti necessari, come richiederlo, come fare domanda tramite il sito INPS, il call center dedicato oppure attraverso un patronato della tua città.

Cos’è e come funziona

I lavoratori domestici, in questa fase di emergenza coronavirus, hanno diritto a un aiuto economico erogato dall’INPS Pari a 500 euro al mese, per i mesi di aprile e maggio. In tutto quindi 1.000 euro.

Una misura concreta per colf e badanti, che lavorano presso le famiglie come aiuto domestico. Vediamo i requisiti per avere diritto a questo bonus. Ricordiamo inoltre che tra i lavoratori domestici rientrano non solo colf e badanti, ma anche per esempio i baby sitter.

Questa misura è volta ad aiutare tutti i lavoratori domestici. Inoltre, come vedremo più avanti, non è necessario che tu abbia sospeso o interrotto l’attività lavorativa. Non è un requisiti indispensabile l’aver interrotto il lavoro. Di seguito vediamo quali sono i requisiti necessari di accesso.

Requisiti

Hai diritto al bonus se possiedi tutti i seguenti requisiti:

  1. Al 23 febbraio 2020, avevi uno o più rapporti di lavoro, per un totale di maggiore di 10 ore settimanali. Quindi, per esempio, se hai due datori di lavoro: per uno lavori 6 ore a settimana e per l’altro lavori 5 ore a settimana, in totale sono 11 ore. Hai diritto al bonus.
  2. Non convivi con la famiglia per cui lavori. Se vivi con loro, allora non hai diritto al bonus.
  3. Non percepisci pensione. Non si conteggia la pensione di invalidità: se la percepisci, hai diritto anche al bonus domestici.

Hai diritto al bonus a prescindere dal fatto che tu abbia lavorato o meno durante la fase di lockdown. Il Decreto Rilancio infatti, non impone come requisito la sospensione o interruzione del rapporto di lavoro: quello che conta è che alla data del 23 febbraio avevi in essere uno o più contratti per un totale di più di 10 ore a settimana.

Attenzione

Hai diritto al bonus solo se svolgevi lavoro domestico regolarmente iscritto all’INPS e per il quale il tuo datore di lavoro versava i contributi. Non spetta ai lavoratori in nero.

Come richiederlo

Puoi richiedere il bonus domestici attraverso una di queste alternative:

  1. Sito INPS;
  2. Call center INPS;
  3. Patronato della tua zona.

Puoi scegliere la modalità che preferisci, in base alle tue comodità. Per esempio c’è chi si trova meglio a fare tutto da casa tramite pc e chi invece preferisce avere l’aiuto di un consulente, una persona esperta che inoltri la domanda.

Vediamo insieme le tre modalità.

1. Online sul sito INPS

Puoi fare domanda accedendo a questa pagina del sito INPS. Per accedere devi possedere il PIN dispositivo INPS, oppure CNS, SPID o CIE. Una volta loggato puoi inserire la tua domanda. Devi fornire il codice IBAN (mi raccomando, deve essere intestato a te!). In alternativa all’IBAN, come modalità di pagamento puoi scegliere il bonifico domiciliato presso Poste italiane.

Una volta inserita la domanda, il sito ti rilascia una ricevuta con un numero ID. Quando poi l’INPS lavora la tua domanda, allora assegna numero di protocollo e sede INPS di riferimento della pratica. Riceverai quindi una notifica dove l’INPS ti invita a collegarti di nuovo al sito, nella sezione Consultazione pratica, per scaricare la ricevuta completa di ID e riferimento sede INPS.

Sempre nella sezione Consultazione pratica, puoi verificare in ogni momento lo stato di avanzamento della tua domanda, in modo da sapere se l’INPS la accetta o rifiuta.

2. Call center

Puoi chiedere il bonus domestici anche chiamando il contact center INPS, il quale risponde al numero 803 164 (la chiamata è gratis da telefono fisso), oppure il numero 06 164 164 (attivo per i cellulari, costo variabile in base alla tua tariffa).

Un operatore telefonico ti chiederà i tuoi dati e procederà a inviare la domanda. In seguito, puoi in ogni momento chiamare il call center per conoscere lo stato di avanzamento della tua richiesta.

3. Patronato

In alternativa al sito INPS e al call center, puoi rivolgerti a un patronato della tua città. Un funzionario compila la domanda e ti rilascia una ricevuta. Dopodiché, con quella ricevuta, puoi chiedere informazioni sullo stato di avanzamento della domanda, tramite il call center oppure lo stesso patronato.

Domanda

Una volta inoltrata la domanda, l’INPS provvede a effettuare i dovuti controlli, dunque ad accettare o rifiutare la tua richiesta. Puoi ricevere il bonus attraverso una di queste modalità:

  1. IBAN, quindi su conto corrente bancario o postale. Va bene anche una carta prepagata dotata di IBAN;
  2. Bonifico domiciliato presso Poste Italiane. Il bonifico domiciliato è un metodo di pagamento molto semplice, adatto a chi non ha un conto corrente o una prepagata con IBAN. Praticamente l’INPS ti invia i soldi in Posta, intestandoli a tuo nome. Tu ricevi una comunicazione che ti avvisa appunto della presenza del bonifico e ti invita ad andare a ritirare. Non dovrai far altro che presentarti in banca munito di documenti di identità e ritirare quanto ti spetta.

Il bonus spetta solo una volta, quindi hai diritto a 500 euro per il mese di aprile e 500 euro per il mese di maggio. In tutto sono 1.000 euro. L’INPS ha aperto le domanda il giorno 25 maggio 2020.