Scuole chiuse, bambini e ragazzi a casa, mentre i genitori tornano a lavoro. È questo lo scenario che si presenta nella Fase 2 coronavirus e che risulta ingestibile per tante famiglie con figli minorenni a carico. Il bonus figli fino a 14 anni non è ancora stato approvato, è atteso per i primi di maggio, vi terremo informati.
Intanto, in questa guida completa sul bonus figli fino a 14 anni ti spiego cos’è e come funziona, quali sono i requisiti per averne diritto, come richiederlo, come fare domanda, dove richiederlo, importo spettante e durata.
Cos’è e come funziona
A causa dell’emergenza coronavirus, il governo ha dovuto affrontare delle situazioni molto critiche e prendere decisioni importanti per il sostegno di famiglie e imprese. La chiusura delle scuole ha messo in difficoltà tanti genitori, che a partire dalla Fase 2 COVID 19 hanno ripreso a lavorare, ma i figli rimangono a casa.
Allo scopo di aiutare tutti le famiglie, numerose (con 3 o più figli) e non numerose (con 1 solo figlio per esempio), l’INPS estende un bonus, finora dedicato solo ai bimbi fino a 1 anno, a tutti i genitori con figli fino a 14 anni.
Il bonus bebè infatti, prevede, per il primo anno di età del bambino, una somma mensile da inviare ai genitori, per far fronte alla nuova nascita. Il governo estende questa misura a tutte le famiglie con figli a carico fino a 14 anni. Quindi, in arrivo per tutti, non solo per chi ha un neonato, ma anche figli più grandicelli, un bonus che va da un minimo di 80 euro al mese fino a un massimo di 160 euro mensili.
Il bonus spetta a tutti, sia a chi ha redditi bassi sia a chi ha redditi più alti. Infatti spetta anche a chi ha un ISEE maggiore di 40.000 euro, nella misura di 80 euro al mese, che sarebbe appunto l’importo minimo del bonus. vediamo ora quali sono i requisiti di accesso, come fare domanda, dove richiederlo, come modificare qualche dato errato sulla domanda e infine quali sono i tempi di accredito.
Attenzione
AGGIORNAMENTO. Il decreto rilancio non contiene questo aiuto. Il governo, dopo varie discussioni, alla fine ha deciso di non inserirlo, quindi il bonus bebè rimane solo per i neonati, non viene esteso ai bambini e ragazzi fino a 14 anni. Le informazioni contenute in questa guida quindi, sono solo a scopo informativo. Niente bonus figli fino a 14 anni.
Requisiti
Hai diritto al bonus figli fino a 14 anni se possiedi i seguenti requisiti reddituali:
- ISEE fino a 7.000 euro. Hai diritto a 160 euro;
- ISEE tra 7 e 40.000 euro. Hai diritto a 120 euro;
- ISEE oltre 40.000 euro. Hai diritto a 80 euro.
Bonus per tutti
Quindi questa misura praticamente è per tutti, senza limiti reddituali, quindi sia per chi ha redditi irrisori che redditi più alti (oltre 40.000 euro annui). Come è facile immaginare, le famiglie meno abbienti hanno diritto a un importo maggiore.
Praticamente questo bonus figli fino a 14 anni non è altro che il bonus bebè, ossia quello previsto per i bimbi appena nati. A causa dell’emergenza coronavirus, tale bonus assume forma straordinaria e si estende per i figli fino a 14 anni.
Durata
Hai diritto al bonus dal mese di aprile fino a dicembre 2020, quindi in tutto, durante quest’anno percepisci:
- 1.440 euro (160 euro x 9 mesi) per i redditi ISEE fino a 7.000 euro annui;
- 1.080 euro (120 euro x 9 mesi) per i redditi ISEE tra 7 e 40.000 euro annui;
- 720 euro (80 euro x 9 mesi) per i redditi ISEE oltre 40.000 euro annui.
Domanda
La domanda devi farla direttamente all’INPS. Una volta accettata la tua richiesta, l’INPS ti invia il denaro attraverso bonifico domiciliato (qui ti spiego cos’è un bonifico domiciliato), accredito su conto corrente, libretto postale oppure su carta ricaricabile dotata di IBAN (quindi per esempio va benissimo anche la Postepay Evolution).
Attenzione
Ricorda che il mezzo di pagamento deve essere intestato al richiedente. Supponiamo che la moglie chiede il bonus, ma poi inserisce come IBAn di pagamento quello del marito, non va bene! Se non hai un conto corrente, apri almeno una carta prepagata con IBAN (tipo Postepay Evolution). Costa poco ed è facile da usare.
Pagamento
Per quanto riguarda il denaro, lo ricevi a partire dal mese successivo a quello in cui ha fatto domanda. Quindi se per esempio fai domanda a maggio, lo ricevi a giugno. Se per caso non lo ricevi a giugno, comunque a luglio ti accreditano anche gli arretrati.
Come richiederlo
Ora vediamo come richiedere il bonus figli a carico fino a 14 anni. Come detto nel paragrafo precedente, la domanda devi presentarla all’INPS. Puoi farlo tramite tre modi, a tua scelta:
- Sito INPS attraverso questa pagina INPS. devi quindi inserire le credenziali di accesso;
- Telefono INPS che risponde al numero 803 164 (se chiami da casa è gratis) oppure al numero 06 164 164 (se chiami da cellulare);
- Patronati.
Sempre attraverso questi canali, se successivamente alla domanda ti accorgi di aver sbagliato qualcosa (per esempio l’IBAN, l’indirizzo, ecc.) puoi sempre modificare quanto indicato nel modulo di domanda.
Una volta completata la domanda, ricevi una comunicazione SMS che ti avvisa dell’invio della stessa. A partire da ora puoi consultare sempre lo stato di avanzamento della tua richiesta, per sapere se è in lavorazione, accolta o rifiutata, andando sempre sul sito INPS, accedendo con i tuoi dati e cliccando su “Consultazione domande”. Oppure puoi chiamare il call center per sapere a che punto è la richiesta.
Se durante la richiesta hai inserito anche la PEC, riceverai su essa la risposta di accettazione o rifiuto della domanda di bonus.
Dove richiederlo
Come indicato nei passi precedenti, questa misura devi richiederla direttamente all’INPS, quindi non si va in Comune oppure su altri siti particolari. Devi presentare la domanda tramite il sito INPS, oppure il call center INPS, oppure un patronato.
Sempre sul sito INPS puoi controllare lo stato di avanzamento della domanda, sapere se l’hanno accolta oppure no, oppure se è ancora in attesa di esito.
Per tutti
Il bonus è dedicato a tutti, senza distinzione di reddito. Possono chiederlo infatti non solo le famiglie numerose con 3 figli o con più di 3 figli, ma anche le famiglie con un solo figlio e che hanno un ISEE oltre 40.000 euro.
Lo scopo è quello di venire incontro a tutte le famiglie in questa fase di emergenza, in cui le scuole sono chiuse e i figli sono a casa. Certo si tratta di una piccola somma, ma che può comunque essere utile per usufruire per esempio di servizi di baby sitting.