Investire nella promozione della propria impresa è molto importante per far conoscere l’attività al pubblico. Scelte azzeccate rappresentano mosse concrete che possono portare al successo della tua azienda: ecco perché investire in pubblicità rappresenta un’opportunità.

In questa guida completa sul bonus pubblicità ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta, qual è la procedura per usufruirne, i documenti da presentare all’Agenzia delle Entrate, come effettuare la prenotazione, come presentare la domanda, come consultare la lista dei soggetti ammessi al bonus e infine i requisiti e le spese che rientrano nella detrazione d’imposta.

Come funziona

Il bonus pubblicità è un’agevolazione pensata dal governo per aiutare le imprese in difficoltà, la loro ripartenza dopo un periodo non propriamente roseo. La pubblicità è uno strumento utile per farsi conoscere dal pubblico e grazie a questa misura puoi avere uno sconto sotto forma di detrazione di imposta.

Per credito di imposta significa che, la spesa sostenuta in pubblicità, puoi detrarla dalle tasse che devi pagare. Nello specifico, il bonus pubblicità è del 50%, quindi se per esempio spendi 2.000 euro in pubblicità, significa che hai 1.000 euro di credito di imposta.

Nel momento in cui devi pagare le tasse dunque, con modello F24, puoi scaricare questi 1.000 euro. Ad esempio: devi pagare 5.000 euro di tasse e come al solito usi il modello F24 per il pagamento. Nello stesso modello F24 inserisci come importo a debito i 5.000 euro e come importo a credito i 1.000 euro del bonus pubblicità: paghi solo 4.000 euro di imposte, perché 1.000 euro l’hai usato come bonus.

Il decreto cura Italia aveva previsto un bonus pubblicità del 50%, ma il decreto Rilancio lo ha aumentato al 50%.

A chi spetta

Hanno diritto al bonus pubblicità i seguenti soggetti:

  • Imprese (ditte individuali, società);
  • Liberi professionisti;
  • Enti non commerciali.

Hai diritto al 50% della spesa sostenuta in pubblicità, purché effettuata su giornali iscritti al Tribunale come testate giornalistiche. oppure su radio e tv iscritte al ROC (Registro degli operatori di comunicazione). Vanno bene anche le pubblicità su giornali, tv e radio online, purché appunto iscritti al Tribunale o al ROC.

Prenotazione

Per usufruire del credito di imposta, devi seguire uno specifico iter. Te lo riassumo e poi entro nello specifico:

  1. Comunicazioni da inviare all’Agenzia delle Entrate in cui dichiari prima la spesa presunta in pubblicità e poi quella effettiva;
  2. Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria pubblica la lista dei soggetti ammessi al bonus;
  3. Uso del bonus come detrazione di imposta nel modello F24.

Vediamo nello specifico passo per passo.

Procedura

  1. Invia all’Agenzia delle Entrate la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” nella quale indichi le spese che hai già sostenuto + quelle eventuali che presumi di fare entro l’anno. Devi inviarla dal 1 al 30 settembre 2020;
  2. Invia, sempre all’Agenzia delle Entrate, la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” per dichiarare gli effettivi costi sostenuti durante l’anno. Nella comunicazione precedente infatti avevi inviato i presunti, ora con questa comunichi quelli effettivi. Devi inviarla dal 1 al 31 gennaio 2021.

La comunicazione va inviata online tramite l’applicazione dell’Agenzia delle Entrate con le credenziali Entratel e Fisconline, SPID o CNS. Puoi presentarla tu oppure rivolgerti al tuo commercialista.

Termini di presentazione: la prima comunicazione, con l’indicazione della spesa presunta, devi inviarla dal 1 al 30 settembre. La seconda invece devi inviarla dal 1 al 31 gennaio.

Come presentare la domanda

Come spiegato nel passo precedente, per usufruire del credito di imposta occorre seguire questo iter per le spese sostenute nel 2020:

  1. Tra il 1 e il 30 settembre 2020, inviare la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” dove indicare le spese presunte in pubblicità che effettuerai nel 2020;
  2. Tra il 1 e il 31 gennaio 2021 inviare la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” per dichiarare le spese effettive che hai sostenuto.

Tutte le comunicazioni devi inviarle tramite via telematica usando il servizio dell’Agenzia delle Entrate con le credenziali Entratel e Fisconline, SPID o CNS, oppure tramite il commercialista.

Dopo le comunicazioni devi attendere marzo 2021.

Elenco beneficiari

Entro marzo 2021 infatti, il Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblica l’elenco delle aziende ammesse al credito. Devi quindi controllare il sito e vedere se risulti nell’elenco dei soggetti ammessi. Dopodiché, puoi far valere il credito di imposta tramite modello F24.

Documenti da presentare

Alle comunicazioni da inviare all’Agenzia delle Entrate non devi allegare fatture o ricevute sostenute per le spese pubblicitarie. Devi solo ricordarti di conservarle, insieme agli eventuali contratti pubblicitari, in modo da esibirli in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Suggerimento

Se le comunicazioni le effettua il tuo commercialista, fatti rilasciare la copia della comunicazioni inviate.

Modalità di pagamento delle fatture. La legge non specifica le modalità di pagamento delle fatture in merito alle spese detraibili, dunque sono è consentito qualsiasi mezzo di pagamento.

Spese ammissibili

Hai diritto al 50% di credito d’imposta per le spese pubblicitarie effettuate su:

  1. Giornali nazionali e locali, web o cartacei purché iscritti al Tribunale come testata giornalistica;
  2. Tv e radio, anche web, purché iscritte al ROC.

Non spetta quindi il credito su spese pubblicitarie effettuate tramite banner su portali online (a meno che si tratti di testate giornalistiche oppure tv o web radio iscritte al ROC), volantini pubblicitari, affissioni su schermi del cinema, tramite social, pubblicità tramite cartelloni, ecc.

Uno sguardo al passato

Negli anni precedenti esisteva già il bonus pubblicità, ma era diverso: era pari al 30% (non il 50%). Inoltre potevi accedere al bonus solo se rispetto all’anno precedente avevi aumentato la spesa in pubblicità di almeno l’1%.

Quindi se per esempio nel 2018 avevi speso 1.000 euro, per avere il bonus nel 2019 dovevi spendere almeno 1.100 euro (ossia 1.000 incrementato dell’1%).

Per quest’anno le cose sono cambiate: il governo, per aiutare le imprese, ha voluto eliminare il limite incrementale e portare la detrazione dal 30 al 50%. Quindi hai diritto alla detrazione a prescindere da quanto hai speso l’anno prima, anche se l’anno prima hai speso di più di quest’anno non importa.

Hai sempre diritto al credito di imposta del 50% qualsiasi sia la spesa in pubblicità sostenuta. Non occorre che sia una spesa maggiore rispetto allo scorso anno.