Sono ancora tante le famiglie che non hanno accesso a internet e altri mezzi informatici: il governo ha deciso di lanciare delle misure volte a ridurre questo digital divide, ossia la differenza tra chi ha accesso ai mezzi digitali e chi invece non la ha, a causa di una situazione economica difficile.
In questa guida completa sul bonus telefonino (che tecnicamente si chiama “kit digitalizzazione”) ti spiego cos’è e come funziona, a chi è destinata la misura, come farne richiesta, quali sono i requisiti per ottenerlo e infine qual è lo scenario sperato conseguente il lancio di questa opportunità rivolta alle famiglie meno abbienti.
Come funziona
Il nome tecnico di questa misura è “kit digitalizzazione” ed è rivolta alle famiglie meno abbienti. Negli ultimi tempi sono tanti i ragazzi che hanno dovuto studiare a casa, internet è divenuto necessario per collegarsi in remoto con compagni e insegnanti.
Lo stesso vale per chi lavora: qualcuno si è confrontato per la prima volta con lo smartworking, altri invece lavoravano già in aziende che avevano questo approccio flessibile.
La Legge di bilancio ha introdotto questa possibilità: un cellulare in comodato d’uso con un abbonamento internet per un anno. Il governo ha stanziato 20 milioni di euro da destinare agli smartphone, quindi non lo riceveranno tutti, ma solo coloro che si trovano in particolari situazioni economiche difficili.
Requisiti
Il bonus telefonino è dedicato alle famiglie che risentono maggiormente della crisi economica. Ne sono stimate all’incirca 2 milioni, ma purtroppo con il fondo stanziato non sarà possibile accontentare tutti.
Facendo qualche calcolo infatti, il governo ha stimato la possibilità di comprare circa 200.000 smartphone con i relativi abbonamenti internet, che aiuteranno altrettante famiglie. Le altre purtroppo rimangono escluse. In conclusione quindi, tra gli aventi diritto, solo una famiglia su dieci ottiene il cellulare in comodato.
Hai diritto al bonus telefonino solo se possiedi i seguenti requisiti:
- Hai un ISEE familiare non superiore a 20.000 euro. Nel calcolo quindi, rientrano redditi e possedimenti di tutto il nucleo familiare, non solo quello del richiedente.
- Non hai attivo alcun contratto con gestori telefonici, né di telefonia mobile né di linea fissa internet. Quindi se per esempio a casa hai già un abbonamento internet (Telecom, Fastweb, Infostrada o qualsiasi altro), non hai diritto al bonus.
Il campo di azione del bonus quindi si restringe molto: si potrebbe pensare che ormai quasi nessuno è privo di un abbonamento internet. Invece non è così: come detto in precedenza, sono quasi due milioni le famiglie che non possiedono un abbonamento internet e si trovano quindi in difficoltà soprattutto con la didattica a distanza per i figli.
Attenzione
Il governo mette a disposizione solo un cellulare per famiglia, non uno per persona. Lo scopo della misura è quello di aiutare le singole famiglie e quante più possibile.
Come richiederlo
Per quanto riguarda le modalità di richiesta del kit, ancora non ci sono informazioni: continua a seguire questo post, avremo cura di aggiornarlo appena ci saranno dettagli precisi.
Quello che si sa è che, una volta ottenuto il tuo smartphone, troverai già attiva l’iscrizione a due giornali e a “IO”, l’applicazione ufficiale governativa con la quale puoi inoltrare domande alla pubblica amministrazione, ricevere bonus, consultare richieste. Un modo insomma per essere sempre più digitalizzati, interagire con la Pubblica Amministrazione ed evitare lunghe code agli sportelli.
Per ottenere il bonus devi possedere lo SPID, ossia il Sistema Pubblico di Identità Digitale, ossia un username e password riconosciuti dallo Stato (trovi maggiori informazioni sul nostro post SPID: cos’è e come funziona). Puoi chiedere lo SPID recandoti presso un ufficio di Poste Italiane.
Si tratta però di un contro senso, perché per attivare lo Spid è necessario avere un cellulare moderno. E questa misura è dedicata a persone in difficoltà economica, che un cellulare moderno potrebbero non averlo (proprio per questo decidono di chiedere il bonus).
Come detto in apertura, lo stato ti concede lo smartphone in comodato d’uso per un anno. Ciò significa che il cellulare non diventa di tua proprietà, ma rimane sempre dello stato: tu puoi utilizzarlo per un anno.
Non è ancora chiaro cosa succede allo scadere dei dodici mesi. In teoria, essendo un comodato d’uso, alla scadenza l’apparecchio va restituito. Tuttavia, se il governo rinnova la misura, potrai rinnovarla per un altro anno e quindi continuare a tenere lo smartphone. Sempreché tu mantenga i requisiti di accesso al bonus.
Altro dettaglio importantissimo, ma che ancora nessuno pare aver precisato: il comodato sarà gratuito oppure ci sarà da pagare qualcosa? E’ lecito pensare che sia gratuito, considerando che la misura si pone l’obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà.
Tuttavia non ci sarebbe da meravigliarsi se ci sarà da pagare piccolo contributo, irrisorio. Staremo a vedere i dettagli che conterrà il decreto attuativo contenente tutte le informazioni anche su come presentare la domanda e in arrivo nelle prossime settimane.