L’emergenza COVID 19 ha avuto ripercussioni non solo sotto il profilo sanitario, ma anche economico: dalla chiusura delle attività, delle aziende, alla riduzione delle commesse, del lavoro, degli stipendi. Le famiglie si sono trovate a dover fare i conti con minori disponibilità economiche.
In questa guida completa sui buoni spesa ti spiego cosa sono, come averli, cosa si può comprare con i buoni spesa del comune, cosa non si può comprare, quali sono i requisiti per averne diritto, l’importo spettante, il bando da consultare e infine gli importi previsti per i comuni di Milano, Torino e Napoli.
Cosa sono
I buoni spesa sono un aiuto economico dedicato alle famiglie in difficoltà. Il COVID 19 ha infatti messo in ginocchio vari settori economici, di conseguenza si sono ridotti i profitti delle aziende e l’occupazione. Le famiglie che ne hanno diritto, con i buoni spesa possono comprare cibo e altri beni di prima necessità.
Il Decreto Ristori ha previsto questi aiuti economici, attraverso l’istituzione di un nuovo Fondo per i Comuni, nelle cui casse sono andati 400 milioni di euro. In parole semplici: i soldi li eroga lo stato ai comuni, poi sono i comuni a gestire questo denaro, le modalità di assegnazione, le procedure e ogni altro aspetto relativo ai buoni spesa.
Lo stato ha dunque dedicato 400 milioni di euro a questa iniziativa, e li distribuisce ai comuni in base al numero di abitanti e all’indice di povertà registrato in quel comune. La somma che lo stato assegna a ogni comune, è diversa, in base appunto a questi parametri.
Cosa si può comprare
Puoi usare i buoni spesa per comprare beni di prima necessità. Ciascun comune pubblica:
- La lista degli esercizi commerciali aderenti presso cui puoi spendere i buoni;
- Una lista esemplificativa dei beni che puoi comprare, con esempi concreti.
Per sapere cosa puoi comprare con i buoni spesa del comune quindi, devi consultare il bando della tua città o il sito internet. Solitamente comunque, i comuni permettono di spendere i buoni spesa per:
- Alimenti di prima necessità, quali pane, passata di pomodoro, tonno, pasta, formaggio, acqua, uova, farina, biscotti, latte, sale, zucchero, frutta, verdura, carne, pesce;
- Medicinali;
- Prodotti per l’infanzia: cibo per bambini (latte in formula, omogeneizzati) e pannolini.
Attenzione
Non tutti i comuni permettono di spendere i buoni in medicinali: consulta le indicazioni del tuo paese.
Cosa non si può comprare
Con i buoni spesa non puoi comprare beni che non sono di prima necessità, quindi:
- Alcolici; non solo quelli costosi (<come lo champagne), ma anche vino economico o birra;
- Prodotti di bellezza; come lacca, trucchi, tintura per capelli;
- Alimenti che non sono di prima necessità, come patatine o dolciumi o caramelle;
- Prodotti e cibi per animali;
- Elettrodomestici;
- Sigarette;
- Cellulari.
Il taglio dei buoni è deciso dal comune: di solito sono previsti buoni da 10 e da 25 euro. Se per esempio spendi 24 euro, non hai diritto a 1 euro indietro: i buoni spesa non danno diritto a resto.
Modalità di utilizzo
Quando sei in negozio, puoi comprare ciò che ti serve: sia beni di prima necessità (pagabili con i buoni), sia beni non di prima necessità (non pagabili con i buoni). Per esempio puoi comprare pane, latte, frutta (di prima necessità) e una tinta per capelli (questo non è un bene primario, quindi non pagabile con i buoni).
Nel momento in cui vai alla cassa, devi dire subito al cassiere che intendi pagare con i buoni e se hai preso sia beni di prima necessità che non, allora ti farà due conti: i primi li potrai pagare con i buoni spesa, i secondi con denaro tuo (contante, carta, ecc.).
Attenzione
Prima di riporre i tuoi acquisti sulla cassa, ricorda di avvisare il cassiere che intendi pagare con i buoni spesa.
Come averli
Per ottenere i buoni spesa devi presentare domanda al tuo comune, tramite il sito istituzionale. Sempre tramite il sito puoi scaricare il bando, che contiene le modalità di compilazione della domanda online, i requisiti necessari per avere diritto ai buoni pasto e altre informazioni utili. Alla domanda devi allegare:
- Copia del documento d’identità;
- Copia della tessera sanitaria o del codice fiscale.
Nella domanda dichiari di possedere tutti i requisiti necessari. Per ogni famiglia, può presentare domanda una sola persona.
I comuni prevedono solo la presentazione online della domanda, ma se lo preferisci puoi farti aiutare da un CAF della tua città, abilitato appunto alla presentazione delle istanze per i buoni spesa.
Requisiti
I requisiti li decide il Comune e possono variare da città a città, quindi ti consigliamo di consultare il bando presente sul sito del tuo Comune. In generali i Comuni valutano i seguenti requisiti:
- Residenza presso il Comune;
- Componenti del nucleo familiare;
- Numero dei componenti familiari che lavorano;
- Redditi (derivanti da qualsiasi fonte: lavoro dipendente, autonomo, affitto, reddito di cittadinanza, NASPI, ecc.);
- Patrimonio mobiliare (denaro su conto corrente, case di proprietà…);
- ISEE.
Bando
Ogni Comune pubblica il bando buoni spesa seguendo tempi diversi: molti comuni hanno già provveduto a indire la gara, altri ancora non lo hanno fatto.
Per essere sempre informato consulta il sito del tuo Comune oppure recati presso un CAF della tua città: ogni paese attiva questa misura con tempistiche diverse.
Importo
I buoni spesa hanno un importo totale di 300 euro, in media, divisi in tagli da 10 e 25 euro. Questo importo può però variare: da un minimo di 100 fino a un massimo di 700 euro, a seconda del tuo nucleo familiare e della vostra situazione economica.
Tanto più è elevato il numero di componenti del nucleo familiare e più basso il reddito, tanto più alto è l’importo di buoni spettante. Vediamo alcuni esempi di buoni spesa.
Milano
A Milano i buoni spesa sono pari a:
- 300 euro, se la tua famiglia è composta da un massimo di tre persone;
- 700 euro, se la tua famiglia è composta da più di tre persone.
Maggiori informazioni sul sito del Comune di Milano.
Torino
A Torino i buoni spesa sono pari a:
- 120 euro, se la tua famiglia è composta da un massimo di due persone;
- 240 euro, se la tua famiglia è composta da tre o quattro persone;
- 360 euro, se la tua famiglia è composta da cinque o sei persone.
Maggiori informazioni sul sito del Comune di Torino.
Napoli
A Napoli i buoni spesa sono pari a:
- 150 euro, se la tua famiglia è composta da una persona;
- 200 euro, se la tua famiglia è composta da due o tre persone;
- 250 euro, se la tua famiglia è composta quattro persone.
- 300 euro, se la tua famiglia è composta da cinque persone;
- 350 euro, se la tua famiglia è composta da sei persone o più.
- 240 euro, se la tua famiglia è composta da tre o quattro persone;
- 360 euro, se la tua famiglia è composta da cinque o sei persone.
Maggiori informazioni sul sito del Comune di Napoli.
Come sapere se hai diritto
Dopo aver inviato la domanda, se risulti avente diritto, il Comune ti avvisa tramite email o lettera, a seconda di come era indicato nel bando. Molti comuni pubblicano anche una graduatoria sul sito, chiaramente senza indicare i nomi ma semplicemente il numero di protocollo della domanda.
Nella graduatoria c’è il numero della domanda, l’importo dei buoni spesa a cui hai diritto, il numero dei componenti familiari e la posizione in graduatoria.
Il Comune può decidere di consegnarti i buoni a domicilio, per posta oppure tramite email o altri mezzi web; così come può decidere se erogare i buoni tramite una carta prepagata, applicazione da cellulare, oppure un semplice buono da scaricare online e stampare.