É arrivato il momento di fare un passo importante, per esempio quello di acquistare l’auto dei tuoi sogni, oppure la casa che hai sempre desiderato. O forse semplicemente vorresti concederti una piccola vacanza. Ma al momento non hai la liquidità necessaria, pur avendo una busta paga, uno stipendio stabile.

In questa guida completa ti parlo della busta paga minima che ti serve per un finanziamento, quali sono le condizioni e i requisiti che le banche considerano prima d concedere un prestito, cosa puoi fare se hai un lavoro precario, a tempo determinato, come funziona la possibilità di presentare un garante.

Quanto serve per ottenere un prestito

Hai un lavoro stabile e hai uno stipendio, ma in questo momento hai bisogno di liquidità e i soldi che hai da parte non sono sufficienti. Stai pensando di chiedere un finanziamento.

Ti chiedi quale sia la busta paga minima per ottenere un finanziamento. Ti rispondo subito: non esiste uno stipendio minimo per ottenere un finanziamento, nel senso che non c’è una legge o una regola che alle banche imponga di richiedere un reddito minimo.

Subentra quindi il “buon senso” e, le banche, solitamente prendono come riferimento il reddito minimo di sussistenza, al di sotto del quale non scendere. tale reddito minimo di sussistenza si aggira attorno ai 750 euro mensili. Cosa significa tutto questo? Ti faccio alcuni esempi concreti.

Se per esempio prendi uno stipendio di 1.000 euro al mese e chiedi un finanziamento, la banca ti concede un prestito per un massimo di 250/300 euro di rata mensile. Così ti rimangono almeno 700/750 euro al mese per vivere. Questo è il “ragionamento” che fa la banca.

Considera comunque che sulla durata sono molto più flessibili. Se sei giovane e hai un lavoro a tempo indeterminato, puoi anche chiedere un finanziamento con piano di restituzione di 10 anni con 300 euro al mese, quindi si tratta di un prestito di circa 25.000 euro. Se allunghi la durata a 20 anni, puoi arrivare addirittura a chiedere un prestito di 40.000 euro.

Tutto quindi dipende da:

  1. Quanto è alto il tuo stipendio;
  2. Quanto dura il piano di rimborso del tuo prestito. Se hai bisogno di una somma importante, puoi chiedere un prestito da restituire in 5 anni per esempio. Se hai bisogno di più soldi, puoi chiedere un prestito da restituire in 10 anni. Insomma, maggiore è l’importo che ti serve, maggiore è la durata di rimborso del mutuo, a fronte di una stessa rata mensile.

Se dunque hai uno stipendio basso, l’unica cosa su cui puoi puntare è la durata. Se il tuo stipendio è di 1.000 euro al mese, possono concederti un prestito con un piano di restituzione massimo di 300 euro al mese circa. Quindi l’unica cosa su cui puoi puntare, per ottenere somme più ingenti. è la durata: ossia pagare 300 euro al mese, per cinque, dieci, quindici anni, a seconda dell’importo di cui necessiti.

Oltre il livello minimo di sussistenza

Ora bisogna considerare un altra questione, Oltre il livello minimo di sussistenza, non è sempre detto che la banca ti conceda tutto. Supponiamo che tu abbia una famiglia da mantenere, siete in quattro persone e al momento l’unico reddito è il tuo. Prendi 1.200 euro al mese.

Difficilmente la banca ti concederà un prestito con rata di restituzione di 500 euro al mese. E’ vero che ti rimangono 700 euro al mese circa (reddito minimo di sussistenza), ma hai una famiglia e la banca questo lo considera.

In genere quindi, considerando il livello minimo di sussistenza e non solo, la banca concede prestiti con rate fino a 1/3 del proprio stipendio. Se quindi hai uno stipendio di circa 1.200 euro al mese, potresti ottenere un prestito con un piano di restituzione di 400 euro al mese.

L’importo del prestito, come sempre, è flessibile, perché come ti ho detto poc’anzi puoi “giocare” sulla durata: se hai bisogno di un prestito più importante puoi sottoscrivere un finanziamento con durata maggiore: cinque, dieci, quindici anni.

Altri prestiti in corso

Finora ti ho esposto la situazione considerando che tu non abbia altri prestiti in corso. Ma se non è così, la situazione cambia. E non di poco. Se hai altri prestiti in corso, la rata di questi ultimi incide sulla rata che puoi ottenere ora. Mi spiego meglio con un esempio.

Supponiamo che tu abbia uno stipendio di 1.500 euro al mese e hai già in corso un finanziamento di 500 euro mensili. Difficilmente una banca ti concederà un altro prestito, soprattutto se hai famiglia. La banca considera infatti che, con una famiglia e avendo già un prestito sulle spalle di ben 500 euro al mese, non ti rimanga molto per vivere. Figuriamoci per poter pagare le rate di un altro prestito.

Lavoro a tempo indeterminato o no

Se hai un lavoro a tempo indeterminato, un impiego stabile, le banche sono più propense a concedere prestiti: hai un lavoro “sicuro”, quindi rappresenti il loro cliente “ideale”. Diverso è il discorso se hai un lavoro a tempo determinato.

Se per esempio hai un lavoro a tempo determinato, una banca non è propensa a concederti prestiti o, al massimo, te li concede con un piano di restituzione entro la scadenza del tuo contratto di lavoro. Ti faccio un esempio. Supponiamo che tu abbia un lavoro che ti paghi 1.500 euro al mese, ma il contratto ti scade tra due anni.

La banca ti concederà un prestito con un piano di restituzione massimo entro due anni, perché dopo non si sa se lavorerai ancora, non c’è certezza e le banche generalmente non concedono facilmente prestiti oltre tale soglia.

Garante

C’è un modo per ovviare ad alcuni limiti, sia di importo che temporali: la possibilità di fornire alla banca un garante “sicuro”. Supponiamo che tu abbia un contratto di lavoro a tempo determinato ma necessiti di un prestito importante.

Se alla banca presenti un garante, ossia una persona con un reddito stabile, allora è più disposta a concederti il finanziamento. Il garante praticamente, firma per prendersi la responsabilità che, in caso di tuo mancato pagamento, la banca potrà rivalersi su di lui.