Ogni anno, il lavoratore subordinato matura la tredicesima mensilità, che il datore di lavoro gli corrisponde durante il mese di dicembre, in vista delle festività. Si tratta di un importo aggiuntivo oltre al solito spettante, che generalmente corrisponde al doppio dello stipendio.
In questa guida completa sul calcolo tredicesima colf e badanti ti spiego come funziona la tredicesima mensilità per i collaboratori domestici, quali formule usare per il calcolo, come funziona in caso di convivenza del collaboratore e infine come fare per chi ha un contratto di lavoro ad ore.
Come funziona
Nel mese di dicembre, i lavoratori dipendenti hanno diritto alla tredicesima, conosciuta anche come gratifica natalizia o doppio stipendio. La tredicesima è in effetti uno stipendio aggiuntivo: se un lavoratore prende per esempio 1.000 euro al mese, gli spettano altri 1.000 di tredicesima.
Il calcolo è semplice per chi lavora da più di un anno: se sei assunto da oltre un anno, hai maturato tutti i ratei di tredicesima, quindi ti spetta lo stipendio al doppio. Se invece lavori da meno di un anno, ti spetta una tredicesima proporzionata al periodo di lavoro maturato. Facciamo un esempio concreto per meglio comprendere.
Esempio
Supponiamo che lavori presso una famiglia, come badante, e il tuo stipendio sia di 1.200 euro mensili. Ti hanno assunto a partire dal mese di luglio. Quindi lavori da sei mesi (luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre). Di conseguenza, hai maturato tredicesima solo per sei mesi e non per dodici, dunque ti spetta solo metà tredicesima.
Se per esempio il tuo stipendio è di 1.200 euro al mese, dunque come tredicesima ti spettano altri 600 euro, per un totale di 1.800 euro per il mese di dicembre.
La formula per il calcolo della tredicesima spettante è questa:
Stipendio percepito /12 * i mesi di lavoro prestato.
Quindi, se per esempio lavori da soli tre mesi, il tuo stipendio è di 1.200 euro, allora hai diritto a una tredicesima pari a:
1.200 / 12 * 3 = 300 euro di tredicesima.
Per un totale di 1.500 euro di stipendio nel mese di dicembre.
La tredicesima matura anche in caso di assenza per:
- Ferie;
- Permessi personali retribuiti;
- Incidente sul lavoro;
- Malattia (entro i limiti del periodo di comporto previsto dal CCNL).
Lavoratore domestico convivente
Se sei un lavoratore domestico convivente, la tredicesima è pari a una busta paga + vitto e alloggio corrisposti nel loro valore in denaro.
L’importo da valutare per vitto e alloggio non lo decide autonomamente il titolare, ma la legge. Per il 2022, per esempio, l’indennità di vitto e alloggio è pari a 5,81 euro, di cui:
- 2,03 euro per pranzo;
- 2,03 per cena;
- 1,75 per l’alloggio.
In totale quindi, l’indennità giornaliera di vitto e alloggio è pari a 5,81 euro.
Al lavoratore domestico spetta un’indennità moltiplicata per 30 giorni, dunque, 5,81 x 30 = 174,3.
In conclusione, se il lavoratore domestico è convivente, oltre al doppio stipendio, gli spettano anche questi 174,3 euro di indennità sostitutiva di vitto e alloggio.
Retribuzione a ore
Come visto finora, quando il lavoratore domestico lavora con paga mensile, il calcolo della tredicesima è semplice: basta darli lo stipendio al doppio, e aggiungere l’indennità sostitutiva di vitto e alloggio, se il lavoratore è convivente. Se la retribuzione è a ore, il calcolo è differente.
Tredicesima mensilità per colf e badanti con retribuzione a ore
Per calcolare la tredicesima, occorre usare la seguente formula:
Paga oraria x il numero di ore di lavoro a settimana x 52 (settimane in un anno)/ 12.
Se il rapporto di lavoro prevede premi pagati in modo costante, bisogna inserirli nel calcolo della tredicesima.
Esempio
Paga oraria è di 13 euro e ore di lavoro settimanali sono 25, ecco il calcolo della tredicesima dovuta:
13 x 25 x 52 / 12 = 1.408,33 euro di tredicesima.
Se per esempio il rapporto di lavoro prevede un premio mensile, per esempio di 100 euro, allora a questi 1.408,33 euro devi aggiungere anche 100 x 12 = 1200 / 12 = 100 euro. Quindi ai 1.408,33 devi aggiungere 100 euro. In tutto sono 1.508,33 di tredicesima da aggiungere allo stipendio di dicembre.
Il calcolo della tredicesima ad ore dunque, è un po’ più complicato rispetto a quello per chi lavora con stipendio mensile. Nulla di estremamente complicato effettivamente, ma occorre essere al corrente di alcuni aspetti particolari, come ad esempio l’obbligo di considerare i premi costanti e l’indennità di vitto e alloggio in caso di convivenza del lavoratore.