Cos’è la cassa integrazione in deroga, cosa significa e a chi spetta? Istituita nel 2004, la cassa integrazione in deroga, è un’indennità pagata dall’INPS ai lavoratori dipendenti il cui orario di lavoro è stato ridotto, a causa di una crisi aziendale. Solitamente, le aziende che versano in situazioni di difficoltà economica, possono accedere a due tipologie di aiuto:

  1. La cassa integrazione ordinaria;
  2. La cassa integrazione straordinaria.

INPS

In determinati casi, quando non è possibile accedere nè a quella ordinaria nè a quella straordinaria, l’azienda ha la possibilità di usufruire, per i suoi dipendenti, di quella in deroga (CIG in deroga).

Per esempio, spetta ai dipendenti di aziende industriali con meno di 15 dipendenti, oppure alle aziende industriali con più di 15 dipendenti ma che hanno già terminato la CIG ordinaria e straordinaria, ma versano ancora in condizioni di difficoltà. La cassa integrazione in deroga spetta a tutti i lavoratori dipendenti, anche apprendisti, ai dipendenti che lavorano a domicilio oppure con contratto di somministrazione.

La domanda deve essere presentata dall’azienda, quindi dal datore di lavoro e non dal dipendente.

Il dipendente, per poterne usufruire, deve però avere un’anzianità lavorativa di almeno 90 giorni ed essersi iscritto presso il Centro per l’impiego, nelle liste di disponibilità al lavoro o a corsi di riqualificazione.

Importo e tempi di pagamento

A quanto ammonta la CIG in deroga e come e quando arrivano i soldi? L’importo arriva direttamente in busta paga, oppure viene pagato direttamente dall’INPS con bonifico (a seconda della domanda del datore di lavoro). Di solito, dalla domanda effettuata dal datore di lavoro, alla percezione dell’importo, passano, a seconda dei casi, dai due ai cinque mesi.

Per quanto riguarda l’importo spettante, è pari all’80% della retribuzione che il lavoratore avrebbe guadagnato per le ore di lavoro non effettuate. Se quindi per esempio è passato da 40 ore a 22 ore, le restanti ore verranno pagate dall’INPS, non totalmente, ma solo all’80%. A questo link un esempio numerico, un più preciso calcolo della cassa integrazione in deroga spettante.