Più volte hai letto su qualche giornale che quella persona famosa è scampata al carcere, semplicemente pagando la cauzione. Versando una specifica somma di denaro, non ha dovuto più scontare il temp di carcere previsto. Anche in Italia abbiamo la cauzione, ma con funzioni completamente diverse: non bisogna assolutamente confondere i due istituti!

In questa guida sulla cauzione di buona condotta ti spiego cos’è e cosa significa, come funziona, quanto dura, in quali casi il giudice può imporla e infine l’importo minimo e quello massimo che il giudice può disporre.

Definizione e significato

Quante volte ti sarà capitato di leggere la notizia secondo cui, la tale star internazionale che doveva scontare X tempo di carcere, l’ha fatta franca pagando una cauzione. Sono le “fortune” di chi può permetterselo: in alcuni Paesi è possibile pagare una cauzione al posto di scontare una pena detentiva.

Forse non lo sapevi, ma anche in Italia esiste una cauzione di tipo economico. Non è la stessa cosa di quello che succede in alcuni paesi americani, ci sono delle differenze nette. Vediamo allora nello specifico cos’è, cosa significa e quando si può applicare la “cauzione di buona condotta”.

Cos’è e cosa significa

La cauzione di buona condotta attuata in Italia, è diversa dalla cauzione che siamo abituati a vedere nei film polizieschi. In Italia, la cauzione è una misura di sicurezza patrimoniale, che consiste nel depositare una somma di denaro presso la Cassa delle ammende (un ente pubblico istituito presso il Ministero della Giustizia).

L’importo di denaro da depositare non deve essere minore di 103,29 euro né maggiore di 2.065,83 euro. La durata della cauzione di buona condotta deve essere di almeno anno, e fino a un massimo di cinque anni.

Come funziona

Il funzionamento della cauzione di buona condotta è abbastanza semplice. Praticamente tu versi una cauzione (ossia una somma di denaro), alla Cassa delle Ammende. La Cassa detiene il tuo denaro per X tempo (almeno un anno e fino a un massimo di cinque anni). Supponiamo per due anni.

Se al termine dei due anni non hai commesso alcun reato, allora la Cassa ti restituisce il denaro. Se invece commetti un reato, allora la cassa non ti restituisce più alcunché. In questo modo sei decisamente molto motivato a non commettere altri reati: se dovessi farlo perderesti il tuo denaro!

Come vedi quindi, la cauzione di buona condotta vigente in Italia, è molto diversa da quella che siamo abituati a vedere nei film polizieschi, oppure a leggere sui rotocalchi di cronaca internazionale. In America si usa pagare la cauzione per uscire di prigione, qui in Italia ha tutto un altro significato.

La cauzione di buona condotta non la decidi tu, non sei tu a sceglierla, non puoi farla al posto della galera. Può importela solo il giudice, a sua discrezione. E’ il giudice che decide se devi dare una somma di denaro alla Cassa, e lo fa per incentivarti, motivarti a non commettere più reati.

Il giudice nello specifico può imporla a coloro che:

  • Hanno trasgredito gli obblighi di libertà vigilata;
  • Hanno trasgredito il divieto di recarsi presso osterie e spacci di bevande alcoliche;
  • Hanno finito il periodo di ricovero in casa di lavoro o in colonia agricola. In questo caso il giudice può ordinare la libertà vigilata, oppure imporre la cauzione di buona condotta.

Supponiamo che il giudice imponga, nel tuo caso, una cauzione di buona condotta pari a 2.000 euro, per tre anni. Significa che devi versare 3000 euro alla Cassa delle Ammende. Al termine dei tre anni, se la tua condotta è stata buona, il giudice ordina la restituzione delle somme. Se commetti reato in questi tre anni, perdi i 2.000 euro, non te li restituiscono più.

Durata

Il giudice può ordinare una cauzione di buona condotta, per un periodo minimo di almeno un anno e fino a un massimo di cinque anni. Ciò significa che, in base a quanto decide il giudice, il tuo denaro rimarrà fermo nella Cassa delle Ammende per X tempo, fino a un massimo di cinque anni.

Al termine di questo periodo di tempo, se la tua condotta è stata buona, ottieni indietro il tuo denaro. Se hai commesso dei reati, allora perdi la cauzione, la Cassa non te la restituisce più.