Mancano pochissimi mesi e finalmente darai alla luce il tuo splendido bebè! Devi salutare il lavoro perché si avvicina l’ora del congedo per maternità: l’astensione obbligatoria per il parto e il periodo successivo.
In questa guida completa sul certificato di maternità obbligatoria INPS ti spiego quando fare domanda, chi lo rilascia, quando chiederlo al consultorio, al ginecologo privato, quanto costa, a chi presentarlo. Infine ti fornisco la procedura guidata passo per passo (con immagini) per presentare la domanda di maternità obbligatoria tramite il sito INPS.
INPS
Sei in dolce attesa e sei una lavoratrice. Ad oggi, puoi scegliere di lavorare fino al nono mese, praticamente fino al giorno del parto, in teoria! Se le tue condizioni di salute e il tuo ginecologo lo consentono, puoi lavorare fino all’ultimo giorno di gravidanza. Altrimenti, puoi scegliere di lavorare fino alla fine del settimo mese o fino alla fine dell’ottavo.
Qualunque data tu abbia scelto per andare in maternità, che sia al settimo, ottavo o nono mese, dovrai produrre il certificato di gravidanza e inviarlo all’INPS, in modo da smettere di lavorare e percepire l’indennità per astensione obbligatoria erogata dall’INPS.
Se sei una lavoratrice dipendente, hai diritto infatti a 5 mesi di astensione obbligatoria: durante questi 5 mesi percepisci una somma pari all’80% del tuo stipendio.
Esempio
Se normalmente prendi uno stipendio di 1.000 euro al mese, durante l’astensione obbligatoria per maternità prenderai 800 euro.
Quando fare domanda
Devi presentare domanda, due settimane prima dell’inizio dell’astensione, quindi:
- Verso i sei mesi e mezzo di gravidanza (ossia verso la 29/30esima settimana di gestazione) se hai intenzione di andare in maternità dalla fine del settimo mese;
- Verso i sette mesi e mezzo di gravidanza (ossia verso la 33/34esima settimana di gestazione) se hai intenzione di andare in maternità dalla fine dell’ottavo mese;
- Verso gli otto mesi e mezzo di gravidanza (ossia verso la 37esima settimana di gestazione) se hai intenzione di andare in maternità fino all’ultimo giorno di gravidanza, ossia la fine del nono mese.
Giorno più, giorno meno. E’ sempre meglio preparare e inviare all’INPS i documenti almeno due settimane prima, in modo che se dovessero sorgere imprevisti, hai tutto il tempo per risolverli. Ora vediamo chi lo rilascia, a chi devi rivolgerti e cosa devi fare per avere la tua indennità di maternità INPS.
Chi lo rilascia
Il certificato puoi chiederlo al ginecologo che sta seguendo la tua gravidanza, dunque:
- Al ginecologo del consultorio, se hai deciso di farti seguire dal consultorio della tua città;
- Al ginecologo di una struttura pubblica, di un ospedale;
- Al tuo ginecologo privato.
Consultori e ginecologi di strutture pubbliche, solitamente sono attrezzati per rilasciare il certificato di gravidanza. Anche i ginecologi privati spesso lo sono. Se il tuo ginecologo privato non emette certificati ai fini INPS, puoi rivolgerti al tuo medico curante (il medico di base).
Il certificato di gravidanza evidenza i seguenti dati:
- I tuoi dati anagrafici;
- La settimana di gravidanza a cui sei giunta;
- La data presunta del parto (DPP).
Il certificato documenta quindi il tuo stato di gravidanza.
A chi presentarlo
Il certificato di gravidanza devi presentarlo:
- Al tuo datore di lavoro, se sei una lavoratrice nel settore pubblico;
- All’INPS, se sei una lavoratrice nel settore privato. Dopo aver presentato domanda all’INPS (tramite il sito o un patronato), al datore di lavoro devi inviare due documenti: la ricevuta e il riepilogo della domanda, che scarichi dal sito INPS.
Inviare il certificato all’INPS è abbastanza semplice: si fa tutto online. Ecco come fare:
1. Collegati a questa pagina del sito INPS. E’ la pagina specifica per la richiesta dell’indennità per astensione obbligatoria. Clicca su Accedi al servizio, in alto a destra in rosso scuro:
2. Nella finestra che compare, clicca su “Servizio Desktop / Maternità e congedo parentale lavoratori dipendenti, autonomi, gestione separata”:
3. Loggati alla pagina, tramite il PIN INPS, lo SPID o altre credenziali di accesso (CIE o CNS). Se non sei registrata al sito INPS, procedi con la registrazione;
4. Una volta entrata, nella tendina a sinistra, clicca su Acquisizione domanda e poi su Congedo di maternità/paternità:
5. Sempre nel menu a tendina clicca su Dipendenti, metti la spunta su Cominciare una nuova acquisizione e clicca su Avanti:
Attenzione
Se per questa gravidanza hai già presentato qualcosa (per esempio la domanda di interdizione per gravidanza a rischio) allora devi spuntare la casella “Acquisire una nuova domanda con le stesse caratteristiche di una già presentata“, in modo da facilitare la procedura, visto che il sistema ha sicuramente già molti dati, che hai presentato con una domanda precedente.
6. Ora non devi far altro che confermare i tuoi dati presenti nel sistema dell’INPS, indicare la data presunta del parto e il sistema ti calcola automaticamente il periodo del congedo, cliccando su Calcolo congedo di maternità:
Come puoi notare, il sistema calcola il congedo di maternità solo fino alla data presunta del parto (e non anche i mesi dopo il parto). Questo perché, nel momento in cui nasce il tuo bebè, devi collegarti di nuovo al sito INPS e fare di nuovo la domanda di maternità obbligatoria, sempre tramite questa procedura, per comunicare la data effettiva del parto e quindi chiedere la maternità per i mesi successivi al parto.
In tal caso, a inizio procedura (passo 5 di questa guida), al posto di cliccare su Cominciare nuova acquisizione devi cliccare su Acquisire nuova domanda con le caratteristiche di una già presentata.
Il sistema infine ti chiede di allegare il certificato di maternità del tuo medico (puoi fotografarlo e inviare la foto).
Al termine dell’inserimento, conferma tutto. Alla fine, il sistema ti permette di scaricare:
- Il riepilogo della domanda;
- La ricevuta.
Questi due documenti devi scaricarli e girarli al tuo datore di lavoro.
In ogni momento, loggandoti al sito dell’INPS, puoi controllare lo stato di avanzamento della tua domanda: da inviata, in lavorazione, accolta. Al datore di lavoro non devi inviare altro, non devi girare altri documenti quando la domanda risulta in stato “accolto”. Bastano la ricevuta e il riepilogo che scarichi appena fai la domanda sul sito, dopo non devi dare più nulla all’azienda.
Costo
Il certificato medico che attesta la gravidanza è gratuito se lo fai presso il consultorio oppure tramite un ginecologo di struttura pubblica.
Solitamente anche i ginecologi privati non fanno pagare nulla (visto che paghi la visita come al solito). Se però il tuo ginecologo non lo rilascia e devi rivolgerti al medico di base, quest’ultimo potrebbe chiederti un compenso (sui 50 euro).
In ritardo
Puoi presentare la domanda anche in ritardo: entro un anno dalla fine del periodo indennizzabile.
Esempio
Supponiamo che tu partorisca il 20 aprile 2021: hai diritto a una maternità obbligatoria fino al 20 luglio 2021. Quindi, puoi presentare la domanda entro il 20 luglio 2022.
Se presenti la domanda oltre tale periodo, non hai diritto a nulla, a nessuna indennità.