Quando si parla di banca, assegno circolare, si fa spesso riferimento al benefondi: che cos’è il benefondi informativo? Di cosa si tratta? Innanzitutto dobbiamo chiarire una cosa: il benefondi non può essere richiesto per un assegno circolare, può essere richiesto soltanto per un assegno bancario tradizionale e scopriamo subito perchè.
Durante l’emissione di un assegno circolare la banca o poste italiane o altro istituto di intermediazione, si impegnano incondizionatamente a pagare a vista la somma al beneficiario, ecco perché si dice che un assegno circolare é più sicuro, non può essere “scoperto”, i soldi in banca ci sono sicuramente e al momento della riscossione non rimarremo con un palmo di naso.
Cosa fare se invece abbiamo ricevuto un tradizionale assegno bancario? In questo caso non c’è certezza che l’assegno sia “coperto”, ovvero che il beneficiario abbia realmente quella somma depositata in banca. In questo caso possiamo avvalerci del “benefondi”, ovvero possiamo contattare la nostra banca e chiedere che verifichino, a loro volta contattando la banca dell’emittente l’assegno, se sono realmente disponibili le somme relative.
Il benefondi rappresenta una prassi interna ed informale della banca, per cui non ne discende un obbligo immediato di erogazione del denaro: la banca é responsabile solo in caso di colpa o dolo (per esempio afferma falsamente che il denaro sia disponibile). Tuttavia, una banca seria solitamente a fronte di benefondi, esegue una prenotazione di addebito: in questo modo il suo cliente non potrà prelevare la somma.