L’imposta di bollo è un tributo che si paga su ogni fattura emessa, indipendentemente dal fatto che sia cartacea o elettronica. Essa è dovuta su tutte le fatture id importo superiore a 77,47 euro, tramite compilazione del modello F24 e con apposito codice tributo.

In questa guida completa sul codice tributo 2501 ti spiego cos’è e a cosa si riferisce, come calcolare l’importo dovuto, entro quale scadenza procedere al pagamento, come compilare il modello F24 nella sezione Erario, come compensarlo con eventuali credito di altre imposte ed infine come pagare in caso di ritardo grazie al ravvedimento operoso.

Cos’è e a cosa si riferisce

Il codice tributo 2501 si riferisce all’imposta di bollo dovuta su libri, registri e fatture elettroniche. Nello specifico i codici tributo da utilizzare sono i seguenti e corrispondono:

  • Codice tributo 2501 si riferisce all’imposta di bollo;
  • Codice tributo 2502 si riferisce alla sanzione nel caso in cui non rispetti la scadenza per il pagamento e quindi ti avvali del ravvedimento operoso);
  • Codice tributo 2503 si riferisce agli interessi, sempre nel caso in cui non rispetti la scadenza per il pagamento e quindi ti avvali del ravvedimento operoso).

Sulle fatture cartacee, l’imposta di bollo si può semplicemente comprare in tabaccheria e quindi apporre sulla fattura. Per quanto riguarda invece le fatture elettroniche, l’imposta va pagata telematicamente, quindi tramite Fiscotel, Entratel oppure semplicemente tramite il proprio commercialista.

Attenzione

L’imposta di bollo è dovuta solo per le fatture di importo superiore a 77,47 euro.

Esempio

Mario Bianchi ha emesso 30 fatture, di cui 15 fatture di importo superiore a 77,47 euro. In tal caso deve compilare entro il 30 aprile (scadenza per il pagamento dell’imposta di bollo) un modello F25 con importo pari a 30 euro (2 x 15), indicando il codice tributo 2501.

Importo

L’importo dovuto è pari a:

  • 16 euro per la bollatura dei libri contabili e dei libri sociali;
  • 2 euro per l’imposta di bollo su fatture elettroniche.

Per fare il versamento, devi contare il totale dei bolli dovuti su ogni fattura emessa nel corso dell’anno e pagare quindi l’importo con modello F24, indicando il codice tributo 2501.

Attenzione

L’imposta è dovuta anche dalle imprese che operano in regime forfettario, sempre che l’importo della fattura sia superiore a 77,47 euro.

Scadenza

Puoi pagare l’imposta di bollo sulle fatture emesse entro quattro mesi (esattamente entro 120 giorni dal termine dell’esercizio), tramite modello F24 (art. 6 del DMEF 17/06/2014). Solitamente quindi, la scadenza è fissata al 30 aprile di ogni anno. L’imposta va versata in un’unica soluzione.

Esempio

Hai emesso nel corso dell’anno 20 fatture, quindi devi pagare 20 bolli, pari a 2 + 20 = 40 euro. In totale devi quindi compilare un modello F24 con codice tributi 2501 e importo 40 euro.

Per quanto riguarda i registri contabili tenuti con modalità informatiche, l’imposta di bollo si paga ogni 2.500 registrazioni indipendentemente dalle righe contenute. Quindi non si paga ogni 100 pagine come avviene per il cartaceo (D. MEF 17 giugno 2014).

Attenzione

L’imposta di bollo va pagata solo per le fatture elettroniche con importo da 77,47 euro, per importi minori non è dovuta alcuna imposta di bollo.

Ravvedimento

La scadenza prevista per il pagamento dell’imposta di bollo è intorno al 30 aprile. Se superi la scadenza, puoi comunque provvedere al pagamento di quanto dovuto avvalendoti del ravvedimento operoso e pagando quindi sanzione e interessi, che aumentano all’aumentare del periodo di ritardo. In questo caso devi compilare il modello F24 con i seguenti codici tributo (Agenzia delle Entrate, risoluzione n. 32/E/2015):

  • 2501 per imposta di bollo;
  • 2502 per la sanzione;
  • 2503 per gli interessi.

F24

Sezione Erario

Ecco come compilare il modello F24 in caso di pagamento entro la scadenza, e poi in caso di pagamento oltre la scadenza, quindi con sanzione e interessi per ravvedimento operoso.

Esempio

  • Imposta dovuta: 1.000;
  • Anno di riferimento: 2019. È l’anno per cui paghi l’imposta.

 

Esempio

Oltre la scadenza

  • Imposta dovuta 1.000 euro;
  • Sanzione: 20 euro;
  • Interessi: 5 euro;
  • Anno di riferimento: 2019.

Compensabile

Il codice tributo 2501 si può compensare: se hai altre imposte per le quali risulti a credito, puoi usare quel credito per pagare l’imposta di bollo.

Esempio

Per esempio, risulta un credito IRPEF pari a 1.000 euro e devi pagare 400 euro di imposta di bollo, puoi usare il credito IRPEF (che quindi poi schederà a 600 euro).

Normativa

L’imposta di bollo è disciplinata dall’art. 6 del D.M. 17 giugno 2014, che sottolinea:

  1. Il pagamento esclusivamente tramite modalità telematica. Non è quindi possibile pagare il modello F24 tramite cartaceo;
  2. La scadenza entro cui pagare l’imposta è fissata a quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio;
  3. Le fatture emesse devono riportare apposita dicitura, ossia “Imposta di bollo assolta telematicamente ai sensi dell’articolo 17 del D.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241);
  4. Sui libri contabili tenuti in modalità informatica, l’imposta di bolla è dovuta ogni 2.500 registrazioni;
  5. Le fatture di importo minore di 77,47 euro sono esenti dall’imposta di bollo;
  6. L’importo dell’imposta di bollo è pari a 2 euro per singola fattura elettronica;
  7. Su libro giornale e su libro degli inventari si paga un’imposta di bollo pari a 16 euro (spa, sapa e srl); Ditte individuali, snc, ss e sas pagano invece 32 euro.