La TASI è la tassa sui servizi indivisibili, ossia su tutti quei servizi comunali di cui usufruiscono i cittadini in misura indivisibile, per cui l’illuminazione, la cura dei giardini pubblici, delle strade. Ogni cittadino usufruisce di questi servizi ma non si può quantificare quanto ognuno, ecco perché si parla di servizio “indivisibile”.

In questa guida completa sul codice tributo Tasi ti spiego cos’è e a cosa si riferisce, chi deve pagare, anche in caso di inquilino e locatore, quali sono le scadenze da rispettare, come calcolare l’importo dovuto, come compilare il modello F24 ed infine cosa fare in caso di ravvedimento operoso.

Cos’è e a cosa si riferisce

Cosa significa

La TASI è un tributo da pagare su:

  1. Prima casa, ma solo se di lusso;
  2. Seconda casa;
  3. Negozi e uffici;
  4. Immobili e fabbricati a uso impresa.

I codici tributi che corrispondono alla TASI sono i seguenti:

TASI
Tipo di immobileCodice tributo
Abitazione principale e pertinenze3958
Immobili rurali3959
Aree fabbricabili3960
Altre tipologie di immobili3961
Interessi per ravvedimento operoso3962
Sanzione per ravvedimento operoso3963

Prima casa

Il codice tributo da usare per il versamento della TASI per la prima casa è quindi 3958. Come già detto, la TASI è dovuta per la prima casa solo se l’immobile è di lusso.

Seconda casa

Il codice tributo da usare per il versamento della TASI per la seconda casa è 3961.

Chi la deve pagare

La Tasi è un’imposta che entra nelle casse del Comune e serve a coprire i cosiddetti “servizi indivisibili” (illuminazione, rifacimento strade e giardini, vigili urbani, servizi comunali, ecc.).

In caso di affitto, il proprietario deve pagare la sua TASI e anche l’inquilino deve pagare la sua parte di TASI, ma quest’ultimo la paga solo se quella casa non rappresenta la prima abitazione. La TASI da pagare è una: una quota la paga l’inquilino e una quota la paga il proprietario.

Se l’inquilino non paga la sua parte, il proprietario non ne è responsabile e lo stesso vale per la situazione contraria: se il proprietario non paga, l’inquilino non è responsabile. Ognuno paga ed è responsabile solo per la sua quota di TASI.

Inquilino

La TASI non è dovuta sulla prima casa (se non è di lusso) e quindi, se per l’inquilino rappresenta l’unica casa e abitazione principale, non deve pagare nulla. Se quindi l’inquilino adibisce la casa affittata a sua abitazione principale non paga TASI (Legge n. 208/2015), ma la paga solo il proprietario. Se invece per l’inquilino, quell’immobile non rappresenta abitazione principale, allora la TASI è dovuta:

  • Una parte dall’inquilino (una quota che va dal 10% al 30% della TASI a seconda del regolamento comunale;
  • La restante parte dal locatario.

L’inquilino, in caso di abitazione principale, è tenuto solo al pagamento della TARI, che sarebbe l’imposta per la gestione dei rifiuti, in tal caso dovuta dalla persona che utilizza l’immobile e non dal proprietario. Per il locatario rappresenta una seconda casa (o terza, quarta, ecc.) e in tal caso il codice tributo corrispondente è 3961.

Importo

L’aliquota base della TASI è dell’1 per mille. Il singolo Comune però, può prevedere un aumento o una riduzione della TASI e può persino non prevederla (TASI = 0%). Il calcolo dell’importo dovuto segue lo stesso procedimento previsto per l’IMU:

  1. Si prende la rendita catastale e la si aumenta del 5%;
  2. Si moltiplica il risultato per un coefficiente (vedi tabella seguente);
  3. Sul risultato si applica l’aliquota TASI.
Coefficienti TASI
Categoria catastaleCoefficiente
Abitazioni (eccetto A10)160
A1080
Da B1 a B8140
C155
C2, C6 e C7160
C3, C4 e C5140
Da D1 a D10 (eccetto D5)65
D580

Esempio calcolo

Supponiamo i seguenti dati:

  • Categoria catastale A10 (quindi coefficiente 80);
  • Aliquota TASI al 1%;
  • Rendita catastale 1.000;
  • Rivalutazione al 5% -> 1.050;
  • 1.050 * 180 = 189.000
  • 1 per mille di 189.000 => TASI dovuta = 189 euro.

Riduzioni

Hai diritto a delle riduzioni se hai dato in affitto una casa con contratto:

  1. Di comodato d’uso gratuito: riduzione della TASI al 50%;
  2. A canone concordato: una riduzione del 75%, quindi paghi solo il 25% di TASI;
  3. A studenti universitari: una riduzione del 75%, quindi paghi solo il 25% di TASI;
  4. Transitorio da 1 a 18 mesi: una riduzione del 75%, quindi paghi solo il 25% di TASI.

Scadenza

Devi pagare la TASI:

  • Se è dovuta in un’unica soluzione, quindi pagando il 100% dell’importo dovuto, si paga entro il 16 giugno;
  • Se il pagamento avviene in due rate, allora si paga il primo acconto entro il 16 giugno (pari al 50% della tassa) e il saldo entro il 16 dicembre (pari al restante 50%).

F24

Sezione IMU e altri tributi locali

Puoi pagare la TASI con il modello F24, sia con modello ordinario che semplificato.

  • Area fabbricabile, quindi codice tributo 3960;
  • Comune: Roma, qui trovi i codici relativi a ogni Comune italiano;
  • Imposta dovuta 2.000 euro, pagamento in acconto quindi pari a 1.000 euro;
  • Immobili per cui è dovuta l’imposta: 3 (per tutti gli immobili infatti puoi usare un solo modello F24);
  • Anno di pagamento: 2019.

Ravvedimento operoso

Se hai dimenticato di pagare la TASI, puoi usufruire del ravvedimento operoso e dunque pagare, oltre all’imposta omessa e agli interessi, una sanzione in misura ridotta:

  • Entro 14 giorni dalla scadenza: sanzione dello 0,1%;
  • Entro 30 giorni dalla scadenza: sanzione del 1,5%;
  • Entro 90 giorni dalla scadenza: sanzione del 1,67%;
  • Entro la scadenza di presentazione della dichiarazione dell’anno dell’omissione: 3,75%.