Ottenere il permesso di soggiorno in Italia non è semplice: è necessario rispettare requisiti stringenti, sbrigare molte pratiche alla Questura e attendere tempi molto lunghi. Nei casi in cui un membro della famiglia abbia già ottenuto il permesso di soggiorno, è più facile ottenerlo per tutti gli altri membri, grazie alla coesione familiare.
In questa guida completa sulla coesione familiare ti spiego che cos’è e come funziona, quali sono i familiari che ne possono fare richiesta, quali sono i requisiti da rispettare, quali sono i documenti necessari, qual è la procedura da seguire per fare la domanda alla Questura della tua città.
Cos’è e come funziona
Sei uno straniero con regolare permesso di soggiorno in Italia. Con te, vive un tuo familiare, non in regola, quindi clandestino. Siccome vive già con te e tu hai il permesso di soggiorno, la legge italiana gli offre la possibilità di regolarizzare la sua posizione: con il procedimento di “coesione familiare” può ottenere anch’egli il permesso di soggiorno.
La richiesta va presentata direttamente in Italia e non sono necessari:
- Il nulla osta dallo Sportello unico;
- Il visto.
La procedura diventa diventa quindi più snella e veloce, considerando che non occorrono più questi documenti. Con la coesione, il tuo familiare ottiene un permesso di soggiorno di durata pari al tuo.
Esempio
Tizio è in Italia, è africano e ha il permesso di soggiorno che gli scade fra un anno. Vorrebbe un suo familiare accanto a sé (per esempio sua moglie). Chiede la coesione: la moglie ottiene a sua volta un permesso di soggiorno pari a un anno.
C’è un’importante differenza tra ricongiungimento e coesione familiare: il ricongiungimento si chiede per i familiari che non vivono in Italia. La coesione, al contrario, si può chiedere solo se il familiare è già in Italia, seppur clandestinamente.
Familiari
I familiari che possono chiedere la coesione sono:
- Coniuge maggiorenne;
- Figli minorenni non coniugati. Possono chiedere la coesione anche i figli adottati, tenuti in affido, nati fuori dal matrimonio oppure i figli del proprio coniuge (purchè si ottenga il consenso di quest’ultimo);
- Figli maggiorenni a carico a causa di invalidità totale; il figlio maggiorenne quindi., può ottenere la coesione solo se versa in gravi condizioni di salute che lo rendono invalido totale;
- Genitori a carico e che non hanno altri figli nella nazione di provenienza;
- Genitori a carico e over 65 e di cui gli altri figli non possono prendersi cura poiché a loro volta versano in gravi condizioni di salute.
Requisiti
I requisiti necessari per ottenere il ricongiungimento tramite coesione familiare, sono i seguenti:
- Il familiare deve avere regolare permesso di soggiorno in Italia (coniuge, figlio o genitore); il permesso di soggiorno può avere qualsiasi motivazione (turismo, lavoro, ecc.); la parentela deve essere dimostrata con apposito certificato;
- Il permesso di soggiorno del familiare regolare deve avere una scadenza superiore a 12 mesi;
Esempio
Oggi è il 15 ottobre 2018. Hai il permesso di soggiorno che scade il 30 aprile 2020. Tua moglie può a sua volta chiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari, prima del 30 aprile 2019.
- L’ospitante deve avere reddito sufficiente a garantire un’accoglienza dignitosa all’ospite;
- L’ospitante deve avere un alloggio idoneo all’accoglienza.
Documenti necessari
Per chiedere il permesso di soggiorno per coesione familiare, devi consegnare in Questura:
- Permesso di soggiorno del familiare regolarmente residente in Italia;
- Fotocopia del passaporto dell’immigrato irregolare;
- Documenti che attestano la parentela. Devi chiedere il certificato direttamente nel Paese di provenienza e devi farlo tradurre e validare dal consolato italiano in quel Paese. Non puoi quindi rivolgerti al consolato del tuo Paese in Italia;
- Per i genitori over 65, occorre sottoscrivere un’assicurazione sanitaria, oppure iscriverli al SSN;
- Certificato di conformità igienico sanitaria dell’alloggio (puoi richiederlo in Comune);
- Dichiarazione dei redditi o CUD che attesti un reddito minimo e in base al numero dei familiari da accogliere:
Attenzione
Il reddito si riferisce a quello complessivo familiare.
Procedura
Una volta in possesso dei documenti necessari, puoi recarti in Questura e presentare la domanda. In alternativa, puoi presentare la domanda tramite un servizio messo a punto da Poste Italiane: il kit postale.
Si tratta di una busta, che ritiri in Posta, in cui c’è già il modulo di domanda da compilare e a cui devi allegare i documenti richiesti. Consegna quindi il kit presso un ufficio postale Amico. L’impiegato dell’ufficio ti consegnerà una ricevuta con la data di appuntamento in Questura, per rilevare le impronte e le foto. In ogni momento puoi verificare lo stato di avanzamento della tua domanda sul sito PortaleImmigrazione.it.
Fratello
Non si può chiedere la coesione familiare per fratelli e sorelle. Tuttavia, se uno straniero ottiene la cittadinanza italiana o comunitaria (e quindi non il semplice permesso di soggiorno) e nella sua abitazione convivono dei familiari (anche clandestini), costoro non possono essere espulsi, anzi, possono chiedere il permesso di soggiorno “per motivi familiari” (D.L. 286/98 noto come “Testo Unico sull’Immigrazione”).
La richiesta va presentata alla Questura, che non può rifiutarla, purchè lo straniero irregolare possegga entrambi i seguenti requisiti:
- Sia parente entro il II grado dello straniero divenuto cittadino italiano o comunitario;
- Conviva con lo straniero divenuto cittadino italiano o comunitario.
Se sussistono queste due condizioni, la Questura è obbligata rilasciare il permesso di soggiorno. Può rifiutare la domanda solo se il clandestino rappresenta una grave minaccia per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Procedura e documenti
La richiesta di permesso di soggiorno “per motivi familiari” va presentata direttamente in Questura. Il richiedente deve presentare i seguenti documenti:
- Certificato di parentela; in originale e rilasciato dallo Stato straniero (non si accettano certificati rilasciati dalle ambasciate presenti in Italia); il certificato straniero, deve essere tradotto, legalizzato e validato dal consolato italiano presente nel paese di origine.
Esempio
Tizio è di origini peruviane, ha ottenuto la cittadinanza italiana e con lui vive il fratello Caio, purtroppo senza permesso di soggiorno, quindi irregolare. Caio può richiedere il “permesso di soggiorno per motivi di famiglia”. Quindi, deve ottenere il certificato di stato di famiglia dal Perù e, sempre nel Perù, deve farlo tradurre, legalizzare e validare dal consolato italiano presente in Perù. Il certificato valido quindi, dovrà presentarlo alla Questura italiana.
- Dichiarazione di convivenza e presa a carico da parte del fratello cittadino italiano, in cui dichiara la disponibilità a ospitare il parente.
Una volta ottenuto il permesso di soggiorno, il clandestino ottiene il permesso di soggiorno, diventa un immigrato regolare e acquisisce il diritto:
- All’assistenza sanitaria italiana;
- A essere assunto presso un datore di lavoro.
Attenzione
In questo caso non è accettato il kit postale. Per la domanda quindi, occorre andare in Questura.