Molte coppie non sposate optano per un approccio di base dove ognuno ha le sue cose, separatamente, almeno quando si conoscono da poco. Tuttavia, una coppia convivente a un certo punto potrebbe avere qualcosa in comune, per esempio un’auto per condividere i costi che ne derivano.

In questa guida completa su come cointestare l’auto ti spiego la procedura da seguire, come inserire un nuovo proprietario al momento dell’immatricolazione o dopo l’acquisto, il costo, quali sono i vantaggi per l’assicurazione, sia in caso di cointestatari non conviventi, oppure padre e figlio, marito e moglie, infine quali sono le opzioni per i disabili con legge 104.

Cosa significa

Cointestare un’automobile significa avere la proprietà comune, ossia che tu e un amico, un parente, un collega o il partner condividete la proprietà di quella macchina e, in genere, anche i costi che ne derivano.

La scelta della condivisione può essere vantaggiosa se non sei nella posizione economica per permetterti una macchina tutta tua, oppure non guidi regolarmente, la macchina non ti serve spesso e quindi preferisci condividerne le spese.

Come dunque hai già capito, cointestare un’auto si può: sebbene non sia una pratica diffusa in Italia, è una possibilità contemplata dalla Legge Bersani. Se le parti lo desiderano, sul libretto di proprietà si possono tranquillamente inserire due nomi.

Assicurazione

Stai pensando di cointestare l’auto, perché vorresti approfittare della classe di merito di tuo padre (con te convivente). Ma non c’è alcun bisogno! Grazie alla legge Bersani infatti, puoi ereditare la classe di merito di un familiare convivente, anche se l’auto è intestata solo a te.

Quindi, se per esempio sei neopatentato, non rischi di partire dalla classe di merito più bassa (e più cara): puoi tranquillamente ottenere la stessa classe di merito di tuo padre. Anche se l’auto e l’assicurazione sono intestate solo a te.

La questione diventa più complicata se invece si tratta di familiari non conviventi. Vediamo insieme.

Non conviventi

Stai pensando di cointestare l’auto con tuo padre, per poterti “agganciare” alla sua classe di merito. Non siete conviventi e stai pensando se esiste un modo per poter usufruire comunque della legge Bersani. Per esempio cointestando l’auto, ti chiedi se si possa prendere la sua classe di merito.

La risposta è negativa: non si può assegnare la classe più bassa tra i due proprietari. L’assicurazione quindi, in caso di due cointestatari, applica la classe di merito più rischiosa, ossia la più bassa e la più cara.

Residenze diverse

L’unico modo per poter “ereditare” la classe di merito di un familiare, è quello di stare nel suo stato di famiglia. Se siete non conviventi (ossia avete residenze diverse), non c’è nulla da fare: neanche la cointestazione può permettere di pagare un premio più basso.

Costo

Se desideri aggiungere un secondo proprietario, il costo è pari a: 85,20 euro (emolumenti, costi fissi) + Imposta Provinciale di Trascrizione (Ipt). L’IPT non è fissa, ma cambia in base ai Kw/cavalli della macchina e della città di residenza del proprietario.

Se invece vuoi fare l’operazione contraria, ossia eliminare un cointestatario dal libretto, va fatto un vero e proprio passaggio di proprietà: in pratica il proprietario uscente, trasferisce la sua quota di auto al proprietario rimanente. Dunque i costi sono gli stessi di un classico passaggio di proprietà.

Costo passaggio da auto cointestata a monointestata:

  • Emolumenti ACI (27 euro);
  • Bollo per iscrizione al PRA (32 o 48 euro);
  • Costo Motorizzazione Civile (10,20 euro);
  • Bollo per aggiornamento libretto (16 euro);
  • ITP che dipende dai cavalli dell’auto e dalla residenza del proprietario rimanente.

Per entrambe le procedure (aggiunta o rimozione comproprietario) puoi rivolgerti a un ufficio ACI-PRA o a un’agenzia di pratiche auto (in questo ultimo caso, al costo devi aggiungere la commissione di agenzia).

Dopo l’acquisto

In genere, quando due soggetti decidono di cointestare un’auto, lo fanno al momento dell’acquisto: è sufficiente indicare entrambi i nomi sul libretto di circolazione. Lo fa direttamente il concessionario in fase di immatricolazione.

Se invece desideri aggiungere un cointestatario dopo l’acquisto, tu e il nuovo cointestatario dovrete presentarvi presso gli uffici del Pra e chiedere l’inserimento di quest’ultimo sul libretto. In alternativa potete rivolgervi a un’agenzia di pratiche auto.

Legge 104

Sei una persona disabile e usufruisci della legge 104. Hai deciso di comprare un’auto e ti chiedi se sia possibile cointestarla, magari con un figlio, una persona che ti accompagnerà, che sarà con te in auto.

La cointestazione di un’auto, come abbiamo visto nei passi precedenti, in genere è permessa: sebbene sia una pratica poco diffusa in Italia, la legge non vieta di inserire due nominativi sul libretto di proprietà.

Se si vuole attivare un simile contratto con una persona disabile, invece, ci sono delle regole diverse, che hanno lo scopo di evitare abusi. In questa guida abbiamo spiegato se e quando è possibile cointestare un’auto con una persona disabile.

Padre e figlio

Come abbiamo spiegato nei passi precedenti, puoi usufruire della classe di merito di tuo padre, solo se siete conviventi. Se quindi vivi già per conto tuo, hai una residenza diversa, allora non c’è alcun modo per poterti agganciare alla classe di merito di tuo padre.

Se con te vive una persona che ha una classe di merito più alta e vantaggiosa, allora puoi ereditarla da questa persona: il requisiti imprescindibile è sempre quello della convivenza.

Marito e moglie

Quello che abbiamo detto finora, vale anche per marito e moglie: se uno dei coniugi vuole ereditare la classe di merito dell’altro, i due devono essere conviventi, appartenere allo stesso nucleo familiare, avere la stessa residenza. Se le residenze sono diverse, allora non si può ereditare la classe più vantaggiosa.

Una volta che l’auto è stata cointestata, marito e moglie sono entrambi solidalmente responsabili per tutti i debiti derivanti dalla proprietà del mezzo: non solo debiti fiscali, ma anche di tipo risarcitorio, quale ad esempio quello dovuto in caso di incidente.

Quindi, in caso di omesso versamento del bollo auto, entrambi i coniugi sono responsabili in egual misura e la Regione potrà esperire un pignoramento su entrambi. Lo stesso vale per le multe stradali: entrambi i coniugi sono solidalmente responsabili.