Avere un posto di lavoro è una conquista molto importante per tutti, ma purtroppo una persona disabile potrebbe avere delle difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro. Proprio per questo motivo, la legge italiana pone particolare attenzione alla tutela delle persone con disabilità.
In questa guida completa sul collocamento mirato ti spiego cos’è e come funziona, quali sono i benefici e i vantaggi dell’iscrizione, quando è obbligatorio per un’azienda assumere un disabile, quando scatto quest’obbligo, chi ne ha diritto e quali sono le percentuali di invalidità minime e infine come iscriversi alla lista.
Indice
Cos’è e come funziona
Cosa vuol dire. Il collocamento mirato è un servizio dedicato agli invalidi, che consiste nella predisposizione di un progetto di inserimento lavorativo specifico per quella persone e le sue problematiche. Se quindi hai già ottenuto il certificato INPS di invalidità, ossia quello che ottieni dopo la visita della commissione INPS e desideri entrare nel mondo del lavoro, puoi recarti presso il Centro per l’Impiego e iscriverti nelle apposite liste.
Il Centro per l’Impiego, una volta ricevuta la tua domanda, valuta la tua capacità lavorativa e in base ad essa, ti propone un lavoro che risponda al tuo caso specifico, dopo aver analizzato non solo la tua situazione, ma anche il posto di lavoro a te proposto, affinché sia adatto e adeguato alle esigenze della tua invalidità.
Obbligatorio
Obbligo assunzione disabili. La legge italiane obbliga le imprese che hanno più di 14 dipendenti, di assumere una percentuale di lavoratori in condizioni svantaggiate (categorie protette). Nello specifico devono assumere:
- 1 disabile, se il numero di dipendenti va da 15 a 35;
- 2 disabili, se il numero di dipendenti va da 36 a 50;
- il 7% della forza lavoro, se i dipendenti sono più di 50.
Quando scatta l’obbligo
L’obbligo scatta nel momento in cui l’azienda raggiunge il numero di dipendenti minimo indicato nel paragrafo precedente.
Esempio
L’azienda ha 14 dipendenti. Se assume il 15esimo dipendente, scatta l’obbligo di assumere un disabile. Se poi col tempo l’azienda cresce sempre di più e assume il 36esimo dipendente, a quel punto scatta l’obbligo di assunzione del secondo disabile.
Da questo momento, l’azienda ha 60 giorni di tempo per presentare richiesta di assunzione di un disabile, presso il CpI (Centro per l’Impiego).
- Con contratto a tempo indeterminato di durata minore di 6 mesi;
- Assunti con contratto di inserimento, reinserimento oppure di formazione-lavoro;
- Impegnati in LSU;
- A domicilio;
- Dirigenti;
- Disabili;
- Soci di specifiche cooperative.
Qui trovi maggiori informazioni sul computo dei lavoratori.
Benefici
Quali sono i vantaggi, i benefici dell’iscrizione al collocamento mirato? Il beneficio risiede nell’inserimento nella lista di collocamento mirato, ossia una graduatoria unica che comprende tutte le invalidità e da cui il Centro per l’Impiego attinge i lavoratori ogni volta che riceve domanda da un’azienda.
Possiamo quindi dire che nella ricerca di lavoro risulti agevolato: appena un’azienda invia al CpI la richiesta di un lavoratore disabile, l’ufficio ha già la lista pronta e in base alla graduatoria chiama i disabili, chiaramente se quel lavoro è idoneo per quella disabilità.
Chi ha diritto
Chiaramente, per essere iscritto nelle liste di collocamento mirato, devi essere disoccupato. Mantieni l’iscrizione, anche se occupato, solo se ti trovi in uno dei seguenti casi:
- Hai un contratto a tempo determinato non superiore a sei mesi;
- Hai un reddito da lavoro subordinato o parasubordinato, con reddito minore di 8.000 euro lordi annui;
- Hai un reddito da lavoro autonomo, con reddito minore di 4.800 euro lordi annui;
- Svolgi un lavoro che rientra in progetti particolari. In questo caso non ci sono limiti di reddito.
Percentuale
Puoi iscriverti alle liste speciali se appartieni a una di queste categorie (legge 68/99):
- Soggetti disabili con minorazioni fisiche o psicologiche con diminuzione della propensione lavorativa oltre il 45%;
- Invalidi da lavoro con invalidità oltre il 33%;
- Invalidi a causa di guerra;
- Orfani e coniugi a causa di guerra o lavoro;
- Figli e coniugi di invalidi a causa di guerra o lavoro;
- Ceci oppure con visus inferiore a 1/10;
- Sordomuti;
- Invalidi civili (dunque che percepiscono l’assegno di invalidità) con diminuzione della capacità lavorative oltre i 2/3;
- Invalidi al 100% ma solo se conservano ancora una capacità lavorativa.
Iscrizione
Ecco la procedura da seguire per iscriverti alle liste di collocamento mirato:
- Innanzitutto devi avere il certificato di invalidità dell’INPS. Una volta ricevuto questo certificato, che dovrebbe arrivarti per posta dopo un mese dalla visita medica INPS, devi recarti presso il Centro per l’Impiego della tua zona (precisamente all’Ufficio Servizi per l’Inserimento Mirato). Qui puoi leggere come richiedere l’invalidità e il relativo certificato all’INPS;
- L’ufficio ti fa un colloquio per raccogliere tutte le informazioni utili alle tue esperienze lavorative;
- L’apposita commissione integrata redige una relazione finale, ti convoca per parlarti del percorso da intraprendere;
- L’ufficio del CPI infine, anche sulla base della relazione della commissione, redige insieme a te il progetto di inserimento lavorativo ed infine ti iscrive nella graduatoria unica.
Graduatoria
La posizione in graduatoria dipende, oltre che dall’invalidità, anche dalle seguenti tue condizioni:
- Anzianità di iscrizione alla graduatoria;
- Carico familiare;
- Locomozione problematica;
- Situazione economica;
- Ulteriori eventuali elementi utili individuati dalle Regioni.
Documenti per iscrizione
Per iscriverti alle liste di collocamento mirato quindi, devi portare al CPI i seguenti documenti:
- Documento d’identità; se sei straniero extracomunitario devi portare il permesso di soggiorno;
- Codice fiscale;
- Certificato INPS rilasciato dalla commissione medica attestante la tua percentuale di invalidità.
Senza interventi di supporto
Il Centro per l’Impiego individua il percorso di inserimento lavorativo più idoneo alle tue esigenze. Nello specifico sono previsti quattro tipi di interventi:
- Collocamento mirato senza supporto: per i disabili che possono inserirsi nell’ambiente lavorativo in modo autonomo;
- Collocamento mirato con mediazione: dedicato ai disabili più gravi che necessitano di un intermediario tra essi e il datore di lavoro per individuare le mansioni più adeguate e un percorso specifico di inserimento;
- Collocamento mirato con mediazione e uso di strumenti informatici: dedicato ai disabili che hanno bisogno di agevolazioni al fine di superare, sul luogo di lavoro barriere architettoniche o comunicative o di apprendimento;
- Percorso formativo precedente al collocamento mirato: dedicato ai disabili che hanno bisogno di fare esperienza lavorativa tramite stage o tirocini.