Tempo di CUD, tempo di dichiarazione dei redditi. Ogni anno, i contribuenti tenuti alla dichiarazione dei redditi, conservano tutte le ricevute, le fatture, gli scontrini delle spese deducibili ai fini IRPEF in modo da ridurre il reddito imponibile e, se va bene, ottenere un qualche rimborso dall’Agenzia delle Entrate.
Ma come allegare gli scontrini, le fatture, le ricevute al 730, affinchè siano validi? Si può presentare una fotocopia, oppure occorre allegare gli originali? Vediamo insieme le regole da seguire in fase di dichiarazione dei redditi, per non incorrere in sanzioni o ammende di alcun tipo.
Come allegare gli scontrini al 730
A questo quesito risponde direttamente l’Agenzia delle Entrate. Nell’apposita pagina dedicata alla documentazione da presentare (a questo link Agenzia delle Entrate) è sottolineato che i vari documenti, tra cui scontrini, fatture e ricevute, possono essere allegate alla dichiarazione dei redditi, anche in fotocopia.
E’ inoltre chiarito che, sebbene si possano presentare i documenti in fotocopia, occorre comunque conservare la documentazione originale per ulteriori quattro anni rispetto a quello di presentazione del 730.
L’Agenzia delle Entrate infatti, in questo frangente di tempo, può sempre effettuare dei controlli e chiedere al contribuente che venga esibita la documentazione originale. In caso di assenza della documentazione originale, l’Agenzia potrebbe richiedere il rimborso del credito di imposta incassato e addebitare una sanzione per dichiarazione infedele (che può ammontare 1 a 2 volte la maggiore imposta dovuta).