Con l’entrata a pieno titolo nell’Unione Europea, la Romania ha dovuto attuare una serie di riforme, volte a liberalizzare il commercio estero, allo sviluppo del settore economico privato e alla modernizzazione del sistema bancario e fiscale. Quest’ultimo, unito soprattutto alla liberalizzazione del mercato, attrae sempre più gli investitori stranieri.

Ti stai chiedendo come aprire una ditta in Romania, come avviare un’impresa e far partire la tua attività? Quali sono le aliquote fiscali? Ci sono dei vantaggi e delle agevolazioni per gli investitori esteri? Di seguito un vademecum irrinunciabile se intendi investire aprendo un’attività economica in questo Paese.

Se vuoi investire in Romania, innanzitutto devi sapere che gli stranieri possono solamente aprire/partecipare al capitale di società, per cui non é possibile aprire ditte individuali, ma solo società. Non é obbligatorio avere soci romeni.

In Romania sono previsti cinque tipi di società:

1. Società per azioni (SA)
2. Società a responsabilità limitata (SRL)
3. Partnership
4. Filiale
5. Ufficio di rappresentanza

La SA ormai si ha solo per le ex industrie di stato, è più complicata e richiede più adempimenti. La società a responsabilità limitata (SRL) invece, é la forma societaria che presenta meno formalità amministrative da adempiere, é infatti la più diffusa e su questa ci soffermeremo.

Il capitale sociale minimo per aprire una Srl é pari 200 Ron (sono circa 60 Euro) e deve essere interamente versato. Per aprire la SRL occorrono, come in Italia, un atto costitutivo redatto con un avvocato o un notaio, le fotocopie dei documenti d’identità dei soci, il contratto d’affitto (o l’atto di proprietà) della sede dove avrà luogo l’azienda, il nome dell’azienda e la ricevuta di versamento del capitale sociale presso una banca.

Tasse. In Romania l’aliquota normale dell’imposta sulle società è pari al 16% dell’utile. Per le microimprese, ossia le aziende con un fatturato annuo minore di € 100.000 e con meno di dieci dipendenti, é prevista invece un’imposta pari al 3% del fatturato (quindi indipendentemente dalle spese sostenute). Con queste premesse, é facile capire come la Romania sia uno dei Paesi più interessanti e convenienti per gli investitori italiani ed europei.