Hai deciso di assumere una badante, ma non sai qual è il percorso burocratico da intraprendere? In realtà é più semplice di quanto tu possa pensare: basta un’ora del tuo tempo. D’altra parte, le famiglie che impiegano in nero badanti (italiane o straniere), rischiano sanzioni salate, a livello amministrativo, civile e persino penale.
Vediamo quindi insieme i passaggi in cui si articola l’assunzione di una colf o badante: dalla presentazione dei documenti del lavoratore fino alla comunicazione di assunzione e l’inizio del lavoro.
Come assumere una badante
FASE 1. L’accordo
Le parti dovranno accordarsi sulla categoria contrattuale di assunzione, l’orario di lavoro, le ferie, la retribuzione. Il vitto e alloggio se compresi, se la badante sarà convivente. Il contratto deve rispettare il CCNL di riferimento e, se in assenza, deve rispettare il Contratto Collettivo Nazionale per il Lavoro Domestico delle associazioni sindacali.
FASE 2. Documenti da chiedere al lavoratore da assumere (articolo 4 del CCNL 2013):
– documento di identità;
– codice fiscale:
– documenti assicurativi e previdenziali (se il soggetto è già iscritto all’INPS, se possiede già un codice lavoratore).
– Eventuali diplomi, attestazioni specifiche, attestazioni di servizio.
Se il lavoratore é extracomunitario, occorre anche il permesso di soggiorno in Italia.
FASE 3. Stipula: la lettera di assunzione
La lettera di assunzione, per una badante o un lavoratore domestico, non é obbligatoria, ma consigliabile, perchè in caso di controversia, tutto è scritto. Nella lettera di assunzione, in carta libera, si scriveranno le condizioni contrattuali di cui alla fase 1.
La lettera di assunzione, firmata dal lavoratore e dal datore di lavoro in duplice copia, dovrà essere scambiata tra le parti. A questo link un fac simile modello lettera di assunzione.
FASE 4. Comunicazione assunzione
I datore di lavoro, almeno 24 ore prima dell’inizio del lavoro, dovrà darne comunicazione solo all’INPS, poichè tale comunicazione vale anche per l’INAIL, il Ministero del lavoro e la Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo.
Se la badante é convivente, entro due giorni dall’inizio del lavoro, il datore dovrà farne comunicazione anche all’autorità locale di pubblica sicurezza (Questura/Commissariato o, se mancano questi uffici, in Comune).