Le aziende, che siano pubbliche o private, che hanno alle proprie dipendenze almeno 15 lavoratori, sono obbligati ad assumere una certa percentuale di lavoratori iscritti alle categorie protette (Legge 68/99) e, nello specifico:
– le aziende che occupano da 15 a 35 lavoratori, devono assumere almeno uno appartenente alle categorie protette;
– le aziende che occupano da 36 a 50 lavoratori, almeno 2;
– le aziende che occupano più di 50 lavoratori, devono assumere almeno il 7% di forza lavoro appartenente alle categorie protette.
Come reperire questo personale? Si può procedere con selezioni private oppure è obbligatorio rivolgersi ai centri per l’impiego? E come assumere il dipendente? Ci sono particolari contratti previsti per le categorie protette? Quali sono le agevolazioni previste per le aziende che assumono categorie protette?
Come reperire il personale
L’azienda obbligata ad assumere appartenenti alle categorie protette, per reperire gli aspiranti al posto, può usare due metodi:
1. la chiamata nominativa, ossia individuando autonomamente (tramite annunci, inserendo offerte di lavoro su internet, etc.) la persona da assumere;
2. la chiamata numerica, ossia rivolgendosi ai Centri per l’impiego, che si occupano di tenere liste e graduatorie e che fanno da intermediario tra datori di lavoro e personale iscritto alle categorie protette. Il centro per l’impiego, sulla base delle esigenze del datore di lavoro e delle graduatorie, si occupa di contattare l’iscritto alla categoria protetta che risponda ai requisiti previsti nell’offerta di lavoro (collocamento mirato).
Si può scegliere liberamente tra chiamata nominativa e numerica? No:
– le aziende con forza lavoro tra i 15 e i 35 dipendenti possono scegliere;
– quelle tra i 36 e i 50 dipendenti, per almeno un lavoratore devono avvalersi della chiamata numerica.
– Infine, le aziende con più di 50 dipendenti, devono assumere almeno il 40% con chiamata numerica.
Cosa fare
Le aziende che devono adempiere all’obbligo di assunzione di lavoratori iscritti alle categorie protette, devono presentare la propria richiesta presso il Centro per l’Impiego del proprio territorio. La richiesta va presentata entro 60 giorni dal momento in cui sorge l’obbligo. Per esempio: se un’azienda che prima aveva 35 dipendenti, arriva ad averne 36, scatta l’obbligo di avere due dipendenti dalle liste protette, quindi, entro 60 giorni, deve rivolgersi all’ufficio per l’impiego.
Il datore di lavoro, insieme al centro per l’impiego, può definire delle convenzioni, volte a individuare e stabilire un programma di assunzione del personale delle categorie protette.
Ogni anno infine, entro il 31 gennaio, il datore di lavoro invia al centro per l’impiego un prospetto informativo dove deve risultare, il numero totale dei lavoratori dipendenti, quelli appartenenti alle categorie protette, le mansioni disponibili per le categorie protette. Se da un anno all’altro non avvengono cambiamenti, rimane valido il prospetto dell’anno precedente e non occorre presentarne uno nuovo.
Trattamento economico e contrattuale dei lavoratori disabili
Non ci sono contratti speciali per i disabili: essi devono essere assunti con contratti (a tempo determinato o indeterminato) secondo il CCNL previsto per tutti gli altri lavoratori, ovviamente tenendo conto della propria disabilità (il lavoro deve essere compatibile con la sua minorazione). In caso di peggioramento della disabilità, il lavoratore o il datore di lavoro, possono chiedere un accertamento e verificare se, alla luce del peggioramento, può continuare a lavorare o deve essere ricollocato in altra mansione.
Il contratto di lavoro può permette al disabile di lavorare da casa, tramite telelavoro, se la mansione lo permette.