Abbiamo sentito dire che esiste una prassi per poter richiedere un rimborso del pagamento dell’affitto di una casa. Di cosa si tratta? É proprio così: chi stipula un contratto di affitto può usufruire di ben due agevolazioni: quelle determinate dal Fisco, sotto forma di detrazioni di imposta e quelle comunali, sotto forma di “Contributo ad integrazione del canone di locazione”.
Per quanto riguarda le detrazioni di imposta, queste possono essere fatte valere in sede di dichiarazione dei redditi, mentre per quanto riguarda il contributo ad integrazione del canone di locazione, occorre partecipare a un concorso indetto annualmente al comune. Vediamo nello specifico queste due forme di agevolazioni.
Detrazioni di imposta
Le detrazioni di imposta sul canone di locazione, possono essere fatte valere in fase di dichiarazione dei redditi (con modello Unico o modello 730). Le detrazioni sono riconosciute a chi ha un reddito non superiore a determinati limiti, a chi stipula contratti di locazione a canone convenzionato, ai lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo.
Contributo ad integrazione del canone di locazione
Ogni anno molti comuni indicono un bando di concorso rivolto a tutti gli inquilini che non superano un determinato valore ISE indicato nel bando. La domanda di partecipazione deve essere presentata entro i termini stabiliti dal bando, presso i comuni di residenza (solitamente c’è uno “Sportello affitto” dedicato) oppure presso i Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale (CAAF). Questo contributo viene calcolato sulla base di diversi parametri, quali il reddito, la composizione del nucleo familiare e ovviamente, l’importo del canone di affitto sostenuto.