La maggior parte dei dipendenti ha un numero fisso di ore lavorative a settimana. Tuttavia, ci sono momenti in cui le aziende hanno maggiore bisogno di forza lavoro e quindi chiedono ai dipendenti di fare qualche turno in più o di allungare la giornata lavorativa.

In questa guida completa ti spiego come calcolare il guadagno netto di un’ora di straordinario, per capire come funziona il calcolo e decidere quante ore di straordinario ti conviene fare al mese, come partire dal lordo e arrivare al netto, la tassazione prevista e infine in quali casi puoi rifiutarti di svolgere lo straordinario.

Come funziona

Il lavoro straordinario deve essere retribuito con una maggiorazione rispetto al lavoro ordinario. Bisogna però considerare che il lordo è diverso dal netto: se quindi questo mese hai fatto tot ore di straordinario, ma ti ritrovi in busta paga una cifra minore di quella attesa, ti conviene fare qualche calcolo.

Alla retribuzione delle ore straordinarie devi infatti togliere le tasse e altri contributi che non fanno altro che ridurre l’importo netto a tuo favore. Una volta fatto il dovuto calcolo, puoi avere la tua idea su quante ore di straordinario conviene fare in un mese.

Retribuzione maggiorata per il lavoro straordinario

Come detto in apertura, la legge prevede che il lavoro straordinario sia retribuito con una maggiorazione rispetto alle ore di lavoro standard.

Per conoscere nel dettaglio qual è la maggiorazione prevista per il tuo lavoro straordinario, devi controllare il tuo CCNL. Quindi se per esempio sei un metalmeccanico, devi controllare cosa prevede il CCNL metalmeccanici alla sezione relativa agli straordinari.

Facciamo alcuni esempi.

Il contratto collettivo Cooperative sociali prevede:

  • 15% in più sulla retribuzione ordinaria in caso di straordinario diurno;
  • 30% in più sulla retribuzione ordinaria in caso di straordinario durante la notte e diurno festivo;
  • 50% in più sulla retribuzione ordinaria in caso di straordinario durante le notti di festivi.

Esempio: supponiamo che la tua paga oraria base sia pari a 15 euro all’ora. Nell’arco del mese, svolgi 10 ore di lavoro straordinario, così distribuite:

  • 3 ore di straordinario diurno;
  • 7 ore di straordinario notturno festivo.

La paga oraria dello straordinario sarà pari a:

  • Per le 3 ore di straordinario diurno => 15 euro + 15% di 15 euro = 17,25 euro è la paga oraria => 51,57 euro è il totale per le 3 ore di straordinario;
  • Per le 7 ore di straordinario notturno festivo => 15 euro + 50% di 15 euro = 22,50 euro è la paga oraria => 157,5 euro è il totale per le 7 ore di straordinario.

In tutto quindi, questo mese, hai diritto a 209,07 euro, come paga per lo straordinario. Si tratta del lordo, a cui bisogna sottrarre tasse e contributi.

Vediamo cosa prevede un altro CCNL.

Il CCNL Commercio e terziario prevede il:

  • 15% in più sulla retribuzione ordinaria, se fai uno straordinario dalla 41esima fino alla 48esima ora settimanale;
  • 20% in più sulla retribuzione ordinaria, per le ore dalla 49esima in poi;
  • 30% in più sulla retribuzione ordinaria, per lo straordinario festivo;
  • 50% in più sulla retribuzione ordinaria, per lo straordinario notturno (ossia quello svolto dalle 10 di sera alle 6 di mattina).

Esempio: supponiamo che la tua paga oraria base sia pari a 14 euro all’ora. Nell’arco del mese, svolgi 10 ore di lavoro straordinario. Dunque l’azienda ti pagherà lo straordinario così:

  • Dalla 41esima alla 48esima ora di straordinario, 14 euro + 15% di 14 euro => 16,1 è la paga oraria dello straordinario => essendo 8 ore, hai diritto a un totale di 128,8 euro;
  • Dalla 49esima fino alla 50esima ora di straordinario, 14 euro + 20% di 14 euro => 16,8 è la paga oraria dello straordinario => essendo 2 ore, hai diritto a un totale di 33,6 euro.

In tutto quindi, questo mese, hai diritto a 162,4 euro, come paga per lo straordinario. Si tratta del lordo, a cui bisogna sottrarre tasse e contributi.

Calcolo netto dal lordo

Come visto sopra, per calcolare la retribuzione lorda delle ore di straordinario, devi partire dalla retribuzione base oraria. Se non conosci esattamente la tua retribuzione base oraria, ecco come calcolarla:

RAL (reddito annuo lordo) /12 / ore lavorate in un mese.

Quindi, supponendo che la tua RAL sia pari a 28.000 euro, ecco qual è la tua paga oraria base:

28.000 /12 / 176 = 13,25 euro è la tua paga oraria base.

Una volta conosciuta la paga oraria base, puoi calcolare la maggiorazione prevista per il lavoro straordinario, come spiegato nei passi precedenti.

Tassazione

Alla paga oraria lorda, devi sottrarre ritenute e tasse:

  • Contributi INPS. Se la tua cassa di previdenza è l’Inps bisogna allora devi sottrarre il 9,19% per contributi previdenziali;
  • IRPEF. All’importo devi sottrarre anche l’IRPEF, che non è uguale per tutti, ma varia in base allo scaglione di reddito. A questa pagina trovi tutti gli scaglioni IRPEF. Nell’esempio precedente, se la tua RAL è pari a 28.000 euro, appartieni al secondo scaglione IRPEF, pari al 27%.

Come puoi immaginare quindi, tolti tutti questi balzelli, l’importo finale è decisamente minore rispetto a quella di partenza.

Rifiuto del lavoratore

Il dipendente non è obbligato ad accettare di lavorare oltre il suo classico orario lavorativo, se si trova in una delle seguenti situazioni:

  • E’ un lavoratore studente;
  • Ha un comprovato motivo di una certa importanza, che non gli permette di effettuare la prestazione lavorativa;
  • Il datore di lavoro non ha effettuato la richiesta secondo correttezza e buona fede.

Alternative

Non sempre le aziende pagano gli straordinari. Di sicuro, l’azienda non può non pagarli o prevedere un trattamento alternativo: sarebbe contrario alle leggi sul lavoro. I trattamenti alternativi sono dunque permessi.

Se effettui per esempio 8 ore di straordinario, l’azienda può:

  • Pagartele, secondo quanto stabilito dal tuo CCNL di riferimento;
  • Oppure offrirti dei riposi compensativi, ossia delle giornate in cui stai a casa, e che l’azienda ti paga ugualmente. L’alternativa è possibile se consentita dal CCNL applicato.